Alone together, il nuovo tour dei Giardini di Mirò

Giardini di Mirò @La ClaqueLe notizie su questo ultimo tour dei Giardini di Mirò promettevano volumi sussurrati, suggestioni intimiste e una scaletta di pezzi poco o mai suonati prima.

Molte di queste promesse sono state mantenute: l’atmosfera era molto intima e e la scaletta ricca di chicche mai ascoltate nei live precedenti.

Per quanto riguarda i volumi… diciamo che i Giardini di Mirò hanno fatto il possibile.  I pezzi sono riarrangiati con una intenzione diversa rispetto al passato, ma la personalità della band è a volume d’impatto e non hanno potuto trascendere alla loro cifra post rock. Ancora in molti brani il procedere da bolero raveliano fatto di pochi accordi suggestivi e ipnotici, cresce e trionfa con tutti gli strumenti a un volume che dire sussurrato sarebbe quantomeno discutibile.

I Giardini di Mirò hanno esplorato nuove vie, ma non sono diventati altro (evviva!).

La novità del tour Alone Together è anche la presenza sul palco di Mimes of Wine, alias Laura Lorigia: lei apre la serata da solista e accompagna poi la band con voce, tastiera e shruti box (uno strumento di origine indiana, una modificazione dell’armonium, così mi ha spiegato lei stessa).

Mimes of wine e Giardini di Mirò sono uno splendido mix, per un effetto che magari siamo già abituati a sentire con i Toys Orchestra.

L’ambinete de La Claque di Genova è in sintonia con le intenzioni di Alone Together: ascolti da seduto, attorno a piccoli tavolini tondi di marmo, mentre bevi qualcosa.

Più volte Jukka ha ricordato che i Giardini di Mirò non suonavano a Genova da troppo tempo e che erano felici di uscire dal solito “circuito milanese”.

La predisposizione posata e tranquilla della sala non impedisce al pubblico di entusiasmarsi spesso e in particolare per Clayrvoiance, eseguita live per la prima volta dall’uscita in Dividing opinions del 2007 (etichetta Homesleep).

Jukka si lamenta che la band faccia troppi errori, perché non sono ancora pratici delle novità di Alone Together, ma posso rassicurarlo che quello che ha sentito il pubblico è stato un live entusiasmante.

I Giardini di Mirò guardano se stessi da un diverso punto di vista, esplorano la voce in primo piano, anche quella di Mimes of wine.

Sul palco sono concentrati e assorti, cambiano spesso strumenti (chitarre, basso, violino, tromba, batteria minimale, tastiere e shruti box).

Eseguono anche il pezzo scritto in occasione della raccolta Materiali resisenti (2010, a cura del Consorzio Suonatori Indipendenti) scritta in ricordo dei 5 morti a Reggio Emilia nel 1960, durante un assalto della polizia a un corteo della CGIL
<http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Reggio_Emilia>

Vale sicuramente la pena di vivere con loro una serata da soli, tutti insieme.
Qui la scaletta della serata:

Swimmng season
Rome
Cold perfection
Spurious
There is the placde
Memories
Flat heart society
Clairvoyance
Embers
Little victories
Bar Nasha
Time on time
Bufera
Wayfaring stranger

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