Astro festival @ Ferrara Sotto Le Stelle 2016

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Populous @ Astro Festival ’16

15-Populous - AstroFestival Ferrara - LightTrails - 20160616

 

Jolly Mare @ Astro Festival ’16

16-Jolly Mare - AstroFestival Ferrara - LightTrails - 20160616

 

 

Junior Boy @ Astro Festival ’16

Junior Boy
Junior Boy

 

Floating Points @ Astro Festival ’16

09-Floating Points - AstroFestival Ferrara - LightTrails - 20160616

 

Caribou @ Astro Festival ’16

12-Caribou - AstroFestival Ferrara - LightTrails - 20160616

 

Four Tet @ Astro Festival ’16

22-Four Tet - AstroFestival Ferrara - LightTrails - 20160616

 

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Daughter + Public Service Broadcasting: 9 Agosto 2016 @ Sexto ‘NPlugged

“Daughter + Public Service Broadcasting”

MARTEDÌ 9 AGOSTO 2016
SESTO AL REGHENA – SEXTO ‘NPLUGGED

Daughter-ARTWORK-per-sitoDaughter

A tre anni di distanza dall’uscita del loro album di debutto, If You Leave, i Daughter – trio di Londra composto da Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella – fanno ritorno in Italia questa estate con un nuovo album, Not To Disappear. L’album, registrato con il produttore Nicolas Vernhes (Deerhunter, War On Drugs, Animal Collective) nei suoi Rare Book Room studio a Greenpoint, Brooklyn, e pubblicato lo scorso 15 Gennaio tramite 4AD distribuzione SELF, contiene i singoli Doing The Right Thing, Numbers e How. Domanda: come si fa ad eguagliare o addirittura superare un album impareggiabile, totalmente coinvolgente, e così ampiamente acclamato dalla critica come If You Leave, album di debutto del 2013 dei Daughter? Semplice: puntando sempre più in alto.
Queste le premesse per il nuovo album del trio londinese composto da Elena Tonra (voce, chitarra), Igor Haefeli (chitarra) di origine svizzera e il francese Remi Aguilella (batteria). Profondamente audace e diretto, questo nuovo lavoro è ancora più coinvolgente del suo tanto lodato predecessore. Il record trasuda profondità, il suono è infinitamente più ricco. I cardini della band sono ben saldi, ma quello a cui si assiste è un vero senso di apertura a nuove idee.
Il lavoro del co-produttore Vernhes è stato fondamentale in questo processo. “Nicolas è stato meraviglioso”, dice Tonra. “Viviamo a Londra, e avevamo iniziato a scrivere le canzoni lì […] per noi è stato davvero utile andare in un altro luogo per registrare, solo per avere un cambio di scena. Lavorare con Nicolas è stata una vera e propria iniezione di energia”.
“Sono un maniaco del controllo, quindi è difficile lasciarsi andare”, aggiunge Haefeli, “ma ho trovato molto di me in lui. […] Ha portato una qualità di registrazione che non sarebbe stata possibile altrimenti”.
Not To Disappear  è un album drammatico, un caleidoscopio di emozioni, epico e molto più ambizioso del primo lavoro della band.
“Per me, la musica è come un Jenga molto fragile”, dice Haefel. “Se si sposta un pezzo, allora se ne deve spostare un altro per mantenere l’equilibrio. Elena è un’artista “pura” – lei riesce a catturare il ‘momento’. In questo siamo diversi, opposti, ma penso sia questo a portare un po’ di “magia””.
I testi – sempre opera di Tonra – sono più schietti, riflettono ancora più onestamente il suo pensiero. “Esprimere le proprie emozioni non è una debolezza, ma una vera e propria forza”, dice, “(In passato) ho usato la poesia per nascondere molti di miei pensieri, ma ora non c’è velo.”
Desiderosi di un nuovo approccio ai loro video musicali, i Daughter hanno chiesto a Iain Forsyth & Jane Pollard (registi del film di Nick Cave 20,000 Days on Earth) di creare tre video per Not To Disappear. L’autore Stuart Evers è stato incaricato di scrivere tre racconti – ‘Dress’, ‘Window’ e ‘5,040’ – basandosi su alcuni brani di Not To Disappear. I video di Iain & Jane sono l’interpretazione di questi racconti. ‘Doing The Right Thing’ (ispirato al racconto ‘Dress’) è il primo della trilogia video. Il video affronta il delicato tema della demenza e della sua reazione debilitante, e gli effetti che si riflettono sulla famiglia. Il video di Jane & Iain dei ‘Doing The Right Thing’ è un compassionevole ritratto.

“Deeper, moodier, bolder, in a world of its own”  – The Independent on Sunday ****
“Drips real class from every icy hook” –  Loud And Quiet 8/10
“Emotional dynamite”  – The Observer ****
“Powerful, affecting, confident”  – NME ****
“Groundbreaking beauty”  – DIY *****
“Gloriously epic” – Guitar & Bass 9/10

 

PSB_Space_8394_sPublic Service Broadcasting

Lo scorso febbraio il duo funk-interstellare Public Service Broadcasting ha conquistato i palchi italiani con tre date invernali, registrando anche il sold out a Roma, ed ora si prepara a tornare in Italia martedì 9 agosto al Sexto’nplugged Festival di Sesto al Reghena (PN), come main support dei Daughter. I biglietti sono disponibili sui circuiti TicketOne e VivaTicket.

I Public Service Broadcasting hanno una missione: “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”. Per farlo, J. Willgoose, Esq. e Wrigglesworth utilizzano sample audio e video tratti da filmati storici e pellicole di propaganda d’archivio, accompagnandoli con la strumentazione live. Con l’album di debutto del 2013 Inform – Educate – Entertain hanno esordito al #21 della classifica inglese, ottenendo ottime critiche da testate come MOJO, The Guardian e The Independent; nel 2015 hanno presentato il secondo album The Race For Space, arrivato alla posizione #11 nel Regno Unito assestandosi come uno degli album indie più venduti dell’anno.

www.sextonplugged.it
Piazza Castello n. 4, Sesto al Reghena (PN)
Biglietto: 20 euro + d.p.
Prevendite disponibili da Lunedì 7 Marzo 2016, ore 11.00 su www.ticketone.it

QUEEN: A NIGHT IN BOHEMIA – Live at Hammersmith Odean 1975

Il trailer recitava <<La prima esibizione live registrata di Bohemian Rhapsody>>

ed io della generazione di Innuendo non potevo che andare e vedere le origini di un gruppo che volenti o nolenti sostenitori o detrattori ha scritto un pezzo di storia della musica.

La proiezione del concerto Live at Hammersmith Odean 1975 è preceduto da una buona mezz’ora di interviste, dove scopro che Brian May avrebbe voluto studiare Fisica e se non si fosse messo con i Queen sarebbe diventato un collega di @mathsara, che Freddy Mercury grafica, Roger Taylor odontoiatria e John Deacon ingegneria. Le interviste sono interessanti e svelano come seppur agli iniz fossero già delle star, molto sicure e determinate nel loro percorso anche se ancora alla ricerca di una propria identità considerato anche ciò che il destino gli avrebbe riservato gli anni a venire. We will rock you uscirà solo nel 1977.

Il concerto inizia tra fuochi d’artificio Brian May sempre con la solita pettinatura e il mantello da Mago Zurlì e racconta la storia dei Queen raccontata attraverso uno storico concerto Live registrato dalla BBC in diretta televisiva la notte di Natale del 1975, il suono (surround 5.1) restaurato è bellissimo e non fa pesare il fatto che siano trascorsi oltre 40 anni. Le canzoni si accompagnano a coretti della sister che mi ha accompagnato al cinema, ma non siamo le sole.

Alla fine considerato tutto il documentario del live rende l’atmosfera della serata considerata anche la tecnologia di quegli anni. Alla fine del concerto il pubblico in video urla “WE WANT MORE, WE WANT MORE…” io e la sister ci accodiamo al coro consapevoli di quello che sarebbe accaduto dopo.

 

locandina

Queen

Kings Of Convenience: 16 Luglio @ Sexto ‘Nplugged

Il duo scandinavo si appresta a tornare in Italia per un tour celebrativo della loro carriera, ripercorrendo tutti i più grandi successi dei loro primi 15 anni di musica.

KINGS OF CONVENIENCE
2001-2016 CELEBRATING 15 YEARS OF MUSIC

16 LUGLIO 2016 – ore 21.15
Piazza Castello – Sesto al Reghena (PN)
Biglietto unico Euro 30+d.p
www.sextonplugged.it
Prevendite da giovedì 17 marzo ore 12.00 su www.ticketone.it ewww.mailticket.it.

Il duo norvegese, formato da Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe, celebre per aver incantato il pubblico di tutto il mondo e raggiunto le vette delle classifiche con indimenticabili melodie, torna in Italia per tre live in cui eseguirà integralmente lo strepitoso album di debutto del 2001 QUIET IS THE NEW LOUD, in occasione della pubblicazione del libro del giornalista norvegese Ørjan Nillsson dedicato al making of di quest’opera.

Gli spettacoli si articoleranno in una prima parte in cui un giornalista intervisterà Erlend e Eirik, poi il duo eseguirà la prima metà di Quiet Is The New Loud, a seguire ancora intervista ed infine l’esecuzione della seconda parte del disco.

Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe sono nati entrambi a Bergen nel 1975 ed hanno dato vita ai Kings of Convenience nel 1998;  in seguito a delle apparizioni in alcuni festival europei, il duo trova un contratto con la casa discografica americana Kindercore. Dopo un breve periodo di lavoro a Londra con l’allora produttore artistico dei Coldplay Ken Nelson, nel 2000 i KOC pubblicano il loro primo album, Kings of Conveniencediretto al solo mercato statunitense e canadese. Il loro debutto su scala mondiale avviene invece l’anno successivo, con Quiet Is the New Loud : l’album riprende molte delle tracce già presenti in Kings of Convenience, con l’aggiunta di alcune nuove canzoni. Con quest’album il gruppo raggiunge un notevole successo, tanto da dare vita ad una vera e propria nuova scena musicale underground: new acoustic movement, che prende ispirazione dallo stile di Simon & Garfunkel puntando su melodie intricate, sofisticate e molto delicate.

Tale è il successo del loro album che nel 2001 viene pubblicato Versus, un album di remix delle tracce diQuiet Is the New Loud.

Il secondo album di inediti viene pubblicato nel 2004. Riot on an Empty Street suscitando un enorme ed inaspettato successo di pubblico, mostrando anche una forte evoluzione nello stile del duo: mentre le sonorità complesse e delicate rimangono, viene utilizzata una maggiore varietà di strumenti, con un forte apporto di pianoforti e di archi accanto alle irrinunciabili chitarre. Il primo singolo Misread diviene una delle canzoni più popolari dell’estate 2004- Anche il secondo singolo, I’d Rather Dance with You, accompagnato da un videoclip  molto ironico che gioca sull’aspetto “da secchione” di Øye, viene trasmesso frequentemente dalle televisioni musicali arrivando a vincere gli Mtv Music Awards del 2004 nella categoria miglior video. L’album del 2004 vede anche la collaborazione della cantautrice canadese Leslie Feist in due canzoni: (Know-how e The Build-up).

Nel 2005 il gruppo, stordito dal planetario successo, decide di prendersi una pausa. Durante questo periodo di inattività come Kings of Convenience entrambi i compositori si dedicano a progetti paralleli: Erlend dopo essersi trasferito a Berlino nel 2004 fonda The Whitest Boy Alive, mentre Eirik con gli ex componenti degli Skog dà vita ai Kommode, intraprende gli studi di architettura e diventa padre.
Il 7 marzo 2007 tornano a calcare il palco, grazie a due strepitosi concerti tenutisi a Città del Messico: in quell’occasione annunciano l’inizio dei lavori per il loro nuovo album che si svolgono a Puerto Vallarta in Messico, a Bergen e nell’appartamento di Erlend. Nel giugno del 2008 infine i due si recano all’Esagono Studio di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, città del loro produttore artistico Davide Bertolini, per completare le registrazioni dell’album. Il 25 settembre 2009, cinque anni dopo il precedente, esce quindi l’album: Declaration of Dependence.

Il 22 febbraio 2010 esce un loro EP intitolato Kings of Convenience’s Live Acoustic Sessions – Milan 2009 –registrato l’anno prima alla Fnac di Milano. L’EP comprende 4 tracce: Winning a Battle, Losing the War (Acoustic Session), Boat Behind (Acoustic Session) e Love Is No Big Truth (Acoustic Session).

Evento FB: https://www.facebook.com/events/1067273813337051/

Astro Festival: 16 Giugno @ Ferrara Sotto Le Stelle 2016

DNA CONCERTI E DNA DANCE DEPARTMENT PRESENTANO

ASTRO: CARIBOU, FOUR TET DJ, FLOATING POINTS, JUNIOR BOYS, JOLLY MARE, POPULOUS DJ

GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016 | PIAZZA CASTELLO E CORTILE DEL CASTELLO ESTENSE

DAL 21 APRILE ALLE 11 AL 22 APRILE ALLE 11: 30€+DP
DAL 22 APRILE ALLE 11: 35€+DP
ALLA PORTA: 40€ | INIZIO ORE 19.30

 

Stelle che guidano verso il futuro, verso nuovi territori da esplorare: è così che a Ferrara Sotto Le Stelle, il prossimo 16 giugno 2016, “atterra” ASTRO.

Una giornata specialissima, un viaggio tra alcuni degli act che più hanno contribuito a livello mondiale a rendere visionario il pop contemporaneo e ad abbattere steccati stilistici, tra indie ed elettronica, tra forma-canzone e sperimentazione. Caribou, Floating Points, Junior Boys, Four Tet, Jolly Mare e Populous si presenteranno infatti tutti in una sera, ciascuno con la propria particolare cifra stilistica per un evento indimenticabile.

Le appassionanti strutture emozionali di Caribou, il viaggio interstellare di Floating Points nei territori jazz e funk, le traiettorie dei Junior Boys attraverso un elettro-pop 2.0 in perfetto equilibrio tra innovazione e stile; e a “legare” il tutto, in versione dj, uno dei più illuminati artisti dell’ultimo decennio, Four Tet, pronto a disegnare uno dei suoi set sempre più epici, visionari, sorprendenti nel fotografare terre inesplorate in cui il dancefloor si unisce alla sperimentazione.

Astro però ha anche altre frecce nel suo arco. Frecce che raccontano come anche in Italia esistano progetti di altissima qualità, pronti a intraprendere vie non convenzionali e rivolte decisamente verso il suono della contemporaneità, portando un certo tipo di radici storiche nell’iper-presente: da un lato Jolly Mare in assetto live, con la sua italo-disco rivisitata ed incredibilmente piena di spessore e rimandi, così come di novità e soluzioni inedite; dall’altro Populous, nel suo bellissimo incrocio tra carnali futurismi afro-tropicali e sospensioni legate a dubstep, hip hop astratto, sperimentazione. Queste le costellazioni di Astro, a Ferrara, nella cornice di Ferrara Sotto Le Stelle.

Costellazioni dove è d’obbligo essere visionari, dove è d’obbligo immaginare il futuro – qui e adesso.

CARIBOU | DATA UNICA IN ITALIA

 

Sito ufficiale
Our Love | Best New Music su Pitchfork
Monografia | da Sentire Ascoltare
Merge Records

 

FOUR TET | DJ | DATA UNICA IN ITALIA

 

Sito ufficiale
Morning Evening | Recensione da Pitchfork
Monografia | da Onda Rock

 

FLOATING POINTS

 

Sito ufficiale
Elaenia | Best New Music su Pitchfork
Elaenia | Recensione da Onda Rock

 

JUNIOR BOYS

 

Sito ufficiale
Big Black Coat | Recensione da Pitchfork
Big Black Coat | Recensione da Sentire Ascoltare

 

JOLLY MARE

 

Mechanics | Recensione da Sentire Ascoltare
Mechanics | Recensione da RockIt

 

POPULOUS | DJ

 

Night Safari | Recensione da Sentire Ascoltare

 

PREVENDITE

Early Bird dal 21 aprile alle 11:00 al 22 aprile alle 11:00: 30€ +dp
Da venerdì 22 alle 11:00: 35€ +dp
Alla porta: 40€

Prevendite disponibili :
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
Vivaticket – www.vivaticket.it – 892.234
Ticket 24 Ore – www.ticket24ore.it – 02.54.271
Ferrara sotto le stelle – via della Cittadella, 18/A – 0532.241419

 

Infoline:
+39 0532 241419 – contact@ferrarasottolestelle.it

Black Mountain: 5 Luglio @ Padova – Parco della Musica

Dopo aver conquistato i palchi invernali di Torino e Bologna, i Black Mountain si preparano a tornare nel nostro Paese per tre date estive con il nuovo album “IV”, pubblicato il 1 aprile, e martedì 5 luglio saranno al Parco Della Musica – Padova! Special guest saranno i Mondo Naif, impetuoso trio trevigiano tra i fondatori del collettivo underground padovano Sotterranei. I biglietti per i concerti sono disponibili su circuito Ticketone e nei punti vendita Vivaticket.

BM_PD_A3-guestI Black Mountain nascono dalle ceneri dei Jerk With A Bond, di cui facevano parte il leader Stephen McBean e Joshua Wells. Ben presto il gruppo si trasforma in un vero e proprio collettivo chiamato Black Mountain Army, che promuove anche side-project paralleli dei componenti del gruppo (ad esempio, i Pink Mountaintops dello stesso McBean). Il primo album della band è il self-titled “Black Mountain” (Jagjaguwar, 2005), che sorprende la critica grazie all’abile miscela di hard rock e psichedelia. Nel secondo lavoro “In The Future” (Jagjaguwar, 2008) la band aggiunge al proprio sound elementi di rock progressivo e folk; la scelta viene premiata, e l’album ottiene una nomination come Best alternative album ai Juno Awards 2009. Il terzo lavoro “Wilderness Heart” (Jagjaguwar, 2010) si spinge verso una maggiore rivalutazione del sound folk americano, sempre affiancato al loro classico suono psichedelico di matrice hard. Il 1 aprile 2016 hanno pubblicato il quarto album in studio “IV”.

I Black Mountain sono Stephen McBean (voce e chitarra),Amber Webber (voce), Jeremy Schmidt (tastiere), Jonny Olsin(basso, tastiere) e Joshua Wells (batteria).

 

Evento FB: https://www.facebook.com/events/1062063297187122/