“ROCK THE BRUSSA”! PRIMA EDIZIONE DEL PORKY’S MUSIC FESTIVAL! @Castello di Brussa (Caorle)

the_pussywarmers_2_2015_by_peter_hauser[stampa]“ROCK THE BRUSSA” AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL PORKY’S MUSIC FESTIVAL!

5 gruppi dal vivo, ospiti stranieri, dj set, campeggio libero, vintage market e street food dal Capota al Castello di Brussa per un’intera giornata dedicata alla musica

Portogruaro, martedì 26 aprile 2016

Sabato 25 giugno si terrà la prima edizione del Porky’s Music Festival presso il Bar al Castello da Capota, nella splendida località della Brussa (vicino a Caorle).

Il progetto Porky’s International – Rock Party & Live Music, nato nel 2011 dalla passione musicale di Psyco Flower e Tommy Gun, dopo numerosi eventi di successo, dà il via al festival omonimo per celebrare l’estate e il rock&roll con 5 gruppi e 11 dj provenienti dalla scena locale!

 

Un’intera giornata di musica dal vivo, dj set, ottimo cibo e divertimento a due passi dall’incontaminata e meravigliosa spiaggia della Brussa.

Sul palco, a partire dalle ore 18.00, si alterneranno gruppi e djset fino a notte fonda:

Wasted Pido – One Man Band (Dirty & Wild Rock ‘n Roll – Venezia)

http://www.wastedpido.org/ –

https://wastedpido.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/wastedpido/

 

Lupetto (Punk Rock – Pordenone)

https://soundcloud.com/lupetto-3

https://www.facebook.com/Lupetto-348856581976123/

 

Neurox (New Wave – Portogruaro)

https://www.facebook.com/Neurox-198063160267920

https://myspace.com/myneurox

 

Diplomatics (Garage & Blues Rock – Vicenza)

https://www.facebook.com/diplomaticx/

http://diplomatics.bandcamp.com/

 

The Pussywarmers and Réka (Postcolonial Rock’n’roll – Svizzera & Repubblica Ceca)

http://thepussywarmers.com/

http://thepussywarmersandreka.tumblr.com/

http://thepussywarmers.bandcamp.com/

https://soundcloud.com/thepussywarmers

 

Dj (generi musicali: Indie, Punk, Pop, New Wave, Electro, Garage, Psychedelia, Soul, Funky and more )

Tommy Gun, Psyco Flower, Andy Chinasky, Nanni Selecta, Steve 77, Miss Elsa, Domenico, Ale Beat, Jo Division, Martini & Pess

 

Durante lo svolgimento della manifestazione ci sarà la possibilità di mangiare panini e piatti caldi, anche vegetariani, e di assaporare delle ottime birre originali tedesche. Per chi lo desiderasse sarà possibile anche accamparsi gratuitamente con le tende in una location adeguata e adiacente alla zona concerti. Ad arricchire la giornata, inoltre, è previsto un piccolo Vintage Market: bancarelle con oggetti di modernariato, dischi, occhiali, vestiti e molto altro ancora!

 

INGRESSO LIBERO E CONSIGLIATO!

SAVE THE DATE!

 

Indicazioni stradali: Bar al Castello Da Capota, Strada Brussa 501 (Località Brussa – Caorle)

Info line: Tel. +39 3917250370 – +39 3917250369

Email: porkysmusicfestival@libero.it

 

Facebook : https://www.facebook.com/PorkysRockParty/ – https://www.facebook.com/baralcastelloDACAPOTA/diplomatics_2015_stampa lupetto (3) neurox_005 pido (1)

Tre Allegri Ragazzi Morti – recensione – Venerdì 01 Aprile @ Il Deposito (Pordenone)

Recensione Massimo Adolph Nutini per TheGreatComplottoRadio – 03 04 16

I Tre Allegri Ragazzi Morti

 

 

Recensione in breve:
Sempre emozionanti, belle le nuove canzoni. Inserimento nuovo chitarrista forse superfluo?

Recensione:

La tournée 2016 INUMANI, dopo Ravenna, Torino, Padova, Napoli e Bari, raggiunge dunque Pordenone. Il Deposito è pieno; caldo e umidità aleggiano. I fan sono curiosi di sentire dal vivo le canzoni del nuovo omonimo album, e soprattutto di sentire l’apporto del chitarrista aggiuntivo,  il bravo e noto Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, nuovo membro della band.

Si parte, i primi brani sono tutti dell’ultimo album INUMANI. Stili e arrangiamenti diversi, ma che magicamente mantengono la caratteristica poesia e freschezza dell’immaginario TARM.

Tra queste canzoni, tutte affascinanti,  spicca come forse la più originale e armonicamente interessante “Ruggero”, cover di un bel brano dei Lupetto, pordenonesi anch’essi.

Poi, da Il Principe In Bicicletta in poi, si passa a una carrellata dei migliori brani sia di vecchia data, sia provenienti dagli ultimi album.

La cosa interessante. e anche leggermente misteriosa. è constatare che il loro spaziare da ritmi, arrangiamenti e stili musicali molto diversi (punk, pop, soul, reggae, folk, ritmi andini, etc.) non è mai velleitario o banale.

Per qualche ragione  il “nocciolo” dei Ragazzi Morti rimane sempre inalterato, originale e perfettamente riconoscibile.

Ed è proprio questa la loro “bellezza” artistica: la semplicità, la naturalezza e la grazia dei loro pezzi, sia dal punto di vista della musica che della parola. Con accordi semplici, che tutti abbiamo avuto tra le mani, riescono a confezionare immagini che incantano. Quindi lo stile in cui declinano questa piccola poesia, alla fine, è il fattore meno preponderante.

Proprio alla luce di ciò, l’apporto (di notevole livello artistico-strumentale) della nuova chitarra aggiuntiva di Viterbini, tende forse a “riempire” qualcosa che troverebbe la sua grazia, anche e soprattutto, in una visione un po’ più minimalista.

Gli interventi di chitarra sono belli, anche abbastanza sobri, ma non strettamente necessari all’economia del brano.

Certo che ora, con anche questo irrobustimento strutturale e professionale del suono della band, non ci sono più davvero scuse per una fruizione e un successo allargati anche a un pubblico più mainstream.

Recensione: Massimo Adolph Nutini per TheGreatComplottoRadio – 03 04 16

Prossimi concerti:

05 aprile Milano – Alcatraz
08 aprile Bologna – Estragon
09 aprile Roma – Atlantico
23 aprile Genova – Supernova Festival

Scaletta concerto:

Ad un passo dalla luna
La più forte
Libera
Persi nel telefono
C’era una volta ed era bella
Ruggero
Quasi adatti
Il principe in bicicletta
Occhi bassi
La poesia e la merce
Ogni adolescenza @Info[Davide Toffolo with Adriano Viterbini] Puoi dirlo a tutti
La faccia della luna
E invece niente
In questa grande città (La prima cumbia)
I cacciatori
La via di casa
La ballata delle ossa
I miei occhi brillano

Tubi innocenti
La mia vita senza te
Alle anime perse
Vivere fuggendo
Voglio
Il mondo prima
Di che cosa parla veramente una canzone?
La tatuata bella

 

 

Tre Allegri Ragazzi Morti – Venerdì 01 Aprile @ Il Deposito (Pordenone)

INUMANI – 2016

TARM Live al Deposito!

Venerdì 01 Aprile @ Il Deposito (Pordenone)

Tre allegri ragazzi morti hanno pubblicato l’11 marzo 2016 Inumani, il loro ottavo album in studio, con undici nuove tracce (prodotte da Paolo Baldini) che andranno ad arricchire la già corposa scaletta in vista dei prossimi concerti.

Sul palco con Tre allegri ragazzi morti ci sarà anche Adriano Viterbini, chitarrista dei Bud Spencer Blues Explosion che ha da poco dato alle stampe l’incredibile album solista Film|O|Sound. Adriano diventa così il quinto allegro ragazzo morto con Davide Toffolo, Enrico Molteni, Luca Masseroni e Andrea Maglia, avverando la profezia della storia a fumetti di Davide Toffolo in questi mesi in edicola: Cinque allegri ragazzi morti.

Venerdì 01 Aprile @ Il Deposito (Pordenone)

 

I Tre Allegri Ragazzi Morti

LIVE Calibro 35 @ Deposito Giordani (PN) – 04 12 15

calibro35

Venerdì 4 Dicembre 2015, Calibro 35 al Deposito, Pordenone.

Arrivo al Deposito incuriosito da un gruppo di cui ho sentito spesso parlare e di cui sinceramente conosco abbastanza bene solo il leader, Enrico Gabrielli, di cui ho molto apprezzato il lavoro solista. C’è gente, più di quella che mi sarei aspettato qui a Pordenone in una sera nebbiosa d’inverno. Dopo poco sento un rumore molto forte, ma non capisco bene cos’è… Sembra una motosega! Tutti si avvicinano al palco, dove stanno salendo tre ragazzi vestiti da meccanici vintage. Sono gli Ottone Pesante, gruppo composto da una batteria, una tromba e un trombone. La cosa pazzesca è che fanno metal!

Batteria metal doppia cassa, riff taglienti e potenti, ma eseguiti solo con i due fiati. Sulla carta una pazzia. Dal vivo una bomba! Per quasi un’ora siamo tutti investiti da un’onda di canzoni forti e complesse, che ci fanno vibrare nervi e stomaco. Tanto di cappello!

Verso le 23.30 arrivano i Calibro 35, anticipati da una registrazione audio, estratta probabilmente da qualche pellicola di fantascienza degli anni ’60. Infatti il loro ultimo album S.P.A.C.E. si orienta alle atmosfere e alle sonorità della musica da film di fantascienza degli ’60 e ’70. A differenza dei precedenti album, ispirati invece dalle musiche dei film polizieschi di quel periodo.  Il palco è molto equipaggiato: la strumentazione di Enrico Gabrielli (sintetizzatori, flauto, sassofono, violino!!! E voce!), Luca Cavina (basso), Fabio Rondanini (batteria), e Massimo Martellotta (chitarra e sintetizzatori). Inizia Enrico Gabrielli al synth e da questo momento entro in una bolla magica di suoni coinvolgenti, emozionanti, piacevoli. Ripetizioni e variazioni impossibili, dissonanze e melodie perfette. Tutte canzoni strumentali in grado di parlare una lingua universale interiore. I ragazzi, dai 18 ai 50 anni, sono rivolti verso il palco, in silenzio, ondeggianti. Mi sento quasi sotto piacevole shock. Non riesco a descrivere lucidamente la sequenza dei brani, ma posso solo consigliare a tutti di spendere una serata e di andare a sentirli dal vivo.

Calibro 35 – 4 dicembre @ Deposito Giordani – Pordenone

Calibro35

 

I Calibro 35 stanno tornano con il nuovo album “S.P.A.C.E.”uscito il 6 novembre : a supporto del nuovo album in studio, la band sarà impegnata in numerosi concerti in Italia sul finire del 2015, in alcune delle location più conosciute della scena indie. Il tour europeo dei Calibro 35 comincerà invece da Parigi a febbraio 2016 per toccare alcune delle principali capitali europee.

Dopo quattro dischi in studio dedicati alla ri-creazione di atmosfere da noir e poliziottesco anni Settanta, la band composta da Enrico Gabrielli, Fabio Rondanini, Massimo Martellotta e Luca Cavina cambia stile e genere per analizzare lo Spazio profondo, in un modo ancora tutto da svelare.

Finalmente al Deposito Giordani.

Da non perdere, per chi ama l’inconsueto anche nel stile di genere.

Poi Enrico Gabrielli è una delle più acute menti pensanti nel panorama musicale nazionale e internazionale (si ricorda la sua militanza negli Aftehours). Sempre un piacere sentirlo. Mi sento di garantirlo.

 

Massimo Adolph Nutini

Boy & Bear – Limit of Love

In breve: indie australiano con sonorità pop/folk, di piacevole ascolto e con suoni semplici ma interessanti.

 

 

I Boy & Bear (Ragazzo e Orso) sono una band australiana formatasi nel 2009, originari di Sidney, Australia.

Questo “Limit Of Love” è il loro terzo album, dopo  Moonfire (Agosto 2011) and Harlequin Dream, (Agosto 2013), ed è appena uscito in Europa e UK il 30 ottobre.

Molto seguiti in patria (i loro due precedenti dischi hanno entrambi raggiunto la top ten australiana), si presentano anche col video del loro single principale, che è la seconda canzone dell’album, “Walk The Fire”.

Lo stile è semplice, la struttura dei brani convenzionale. Gli arrangiamenti comprendono sempre strumenti elettrici ma soprattutto acustici (chitarre folk, piano) in un insieme sempre molto ben calibrato.

Non v’è nessun vezzo o ammiccamento alle sonorità più artefatte che, purtoppo, appesantiscono molti lavori di gruppi Indie, dove una certa affettata atmosfera è spesso sintomo di pochezza artistica.

Invece i Boy&Bear rimangono sempre coi piedi ben piantati per terra e ci offrono canzoni che per la maggior parte sono delle ballate di facile ascolto ma anche abbastanza interessanti.

La voce di David Hosking è intrigante e mai banale, un timbro piacevole che si staglia con precisione. Gli arrangiamenti sempre molto ben equilibrati e i brani risultano gradevoli anche ad ascolti successivi.

Quindi, finalmente un gruppo Indie non presuntuoso e artefatto, come purtroppo ce ne sono molti, e che non fa mistero di una vocazione pop declinata con un certo stile.

Massimo Adolph Nutini

 

Limit Of Love:

1 Limit of Love
2 Walk the Wire
3 Where’d You Go
4 Hollow Ground
5 Break Down Slow
6 Showdown
7 A Thousand Faces
8 Man Alone
9 Ghost 11
10 Just Dumb
11 Fox Hole

 

Boy&Bear:

David Hosking (vocals and guitar)

Killian Gavin (vocals and guitar)

Timothy Hart (drums and vocals)

Jonathan Hart. (vocals, banjo, mandolin and keyboards)

David Symes (bass)

 

http://www.boyandbear.com/2015/    sito ufficiale

Approfondimenti: cosa fanno assieme Pierpaolo Capovilla, Dante Alighieri, Caparezza e Filippo Argenti?

Pierpaolo Capovilla, Dante Alighieri, Caparezza, Filippo Argenti…

Ma che quartetto è? E, soprattutto… chi è Filippo Argenti?

Partiamo dall’inizio: Caparezza, sempre bravissimo, nel suo ultimo album Museica inserisce anche un brano dal titolo “Argenti Vive”.

Potente, duro, metal, cupo, rabbioso… E Caparezza parla/canta in prima persona come fosse tal Filippo Argenti, appunto l’Argenti che Vive nel titolo.

Confesso che i miei anni di liceo sono piuttosto lontani e così i miei tribolati studi sulla Divina Commedia. Quindi… Wikipedia. Ebbene, tal Filippo Cavicciuli, conosciuto anche come Filippo Argenti, è stato un vicino di casa di Dante. Un vicino di casa poco raccomandabile. Persona irosa, prepotente, boriosa e pericolosa. Usava, pensate, ferrare il suo cavallo con ferri d’argento, da qui il suo soprannome. Dante ebbe a che fare con lui, diverse volte, e sempre la cosa andò male. Argenti si oppose alla revoca del bando che Firenze aveva inflitto al sommo poeta, che da parte sua gli restituì la cortesia testimoniando contro di lui in un processo. Famosa fu poi la volta in cui il prepotente Argenti prese a sonori ceffoni l’Alighieri. Che evidentemente se la legò al dito….

Infatti nella divina Commedia, Dante lo pone nel Canto VIII, tra gli iracondi. Ma non solo, crea una delle scene più crudeli e spietate ai suoi danni. Da secoli lettori e commentatori cercano di spiegare la violenza con la quale sia Dante che Virgilio trattano questo dannato. E l’odio che egli provava per l’Argenti è la risposta. L’Argenti viene sbranato, fatto a pezzi dagli altri dannati e Dante chiede a Virgilio di potersi fermare a vedere lo scempio.

Così per secoli l’unica rappresentazione, l’unica voce, l’unica versione che abbiamo avuto è stata solo quella di Dante.

Caparezza finalmente invece fa parlare il cattivo, da la parola allo spaventoso Filippo. Che sputa in faccia a Dante quanto non siano poi così diversi, entrambi violenti, entrambi esecrabili.

Nel testo frasi notevoli come:

“….le tue terzine sono carta straccia, le mie cinquine sulla tua faccia, lasciano il segno.”

Non è vero che la lingua ferisce più della spada, è una cazzata,
cosa pensi che tenga più a bada, rima baciata o mazza chiodata?”

Insomma, un brano bello, potente, intelligente e leggermente inquietante.

Ok, ma… Pierpaolo Capovilla? C’entra, c’entra. E’ lui, il leader del Teatro degli Orrori, con la sua oratoria spaventevole e sublime, memore dello stile di Carmelo Bene, che introduce e chiude il video, leggendo i brani della Divina. Inquietudine che si aggiunge a inquietudine.

Insomma, una bella miscela. Buon ascolto e visione!

Massimo Adolph Nutini

Ecco il testo completo:

“Mentre solcavamo l’immobile pallude, mi si parò davanti uno spirito coperto di fango, allungò verso la barca entrambe le mani ma Virgilio pronto lo respinse dicendogli, “Via di qui, vattene a stare con gli altri maledetti!” Ed io :” Maestro sarei molto desideroso, prima di uscire dalla palude, di vederlo immergere in questa melma” Poco dopo vidi gli iracondi fare di lui un tale scempio, che per esso ancora glorifico e rendo grazie a Dio” Tutti insieme gridavano: A Filippo Argenti!”

Ciao Dante, ti  ricordi di me?

Sono Filippo Argenti,

il vicino di casa che nella Commedia ponesti tra questi violenti,

sono quello che annega nel fango, pestato dai demoni intorno.

Cos’è vuoi provocarmi, sommo?

Puoi solo provocarmi sonno!

Alighieri, vedi, tremi, mi temi come gli eritemi, eri tu che deridevi ieri?

Devi combattere, ma te la dai a gambe levate, ma quale vate? Vattene!

Ehi, quando quando vuoi, dimmi dimmi dove!

Sono dannato ma te le dò di santa ragione!

Così impari a rimare male di me, io non ti maledirei, ti farei male agli ***!

Non sei divino, individuo, se t’individuo, ti divido! 

è inutile che decanti l’amante, Dante, provochi solo carichi di Bido!

Il mondo non è dei poeti, il mondo è di noi prepotenti!

Vai rimando alla genti che mi getti nel fango, ma io rimango l’Argenti!

Argenti vive, vive e vivrà, sono ancora il più temuto della città, sono ancora il più rispettato, quindi cosa t’inventi? Se questo mondo è l’Inferno allora sappi che appartiente a…

Rit.

Filippo Argenti

poeta tu mostri lo sterco, 

ma tutti consacrano questo legno, 

le tue terzine sono carta straccia, 

le mie cinquine sulla tua faccia, 

lasciano il segno.

 

Non è vero che la lingua ferisce più della spada, è una cazzata,

cosa pensi che tenga più a bada, rima baciata o mazza chiodata?

Non c’è dittatore che abdichi perché persuaso,

pare che nessuno sappia che vuol dire abdicare, ma di che parliamo?

Attaccare me non ti redime, eri tu che davi direttive, per annichilire ogni ghibellino, Cerchio 7, giro primo!

Fatti non foste per vivere come bruti, ben detta,

sputi vendetta, dalla barchetta di Flegias, complimenti per la regia!

Argenti vive, vive, vivrà, alla gente piace la mia ferocità, persino tu che mi anneghi a furia di calci sui denti, ti chiami Dante Alighieri, ma somigli negli atteggiamenti a…

Rit.

Filippo Argenti

poeta tu mostri lo sterco, 

ma tutti consacrano questo legno, 

le tue terzine sono carta straccia, 

le mie cinquine sulla tua faccia, 

lasciano il segno.

 

Stai lontano dalle fiamme, perché ti bruci, 

guardati le spalle, caro Dante, è pieno di Bruti!

Tutti i grandi oratori sono stati fatti fuori

da signori, volenti e nerboluti.

Anche gli alberi sgomitano per un po’ di sole, 

il resto sono solo inutili belle parole, 

sono sicuro che in futuro le giovani menti, 

saranno come l’Argenti e l’arte porterà il mio nome!

Filippo Argenti!

Filippo Argenti!

Filippo Argenti!

Filippo Argenti!

 

“Poi lasciammo la palude, e non racconto altro.”

 

On An On – And The Wave Has Two Sides

In Breve: secondo album degli On An On, gruppo indie statunitense. Piacevoli ma poco originali, un po’ leziosi.

 

 

 

La band scrive questo nuovo disco nel 2013, durante il tour di Give In, il loro precedente album.

La formazione è composta da:

  • Nate Eiesland – vocals, guitar
  • Alissa Ricci – keyboards
  • Ryne Estwing – bass

con l’aggiunta di un altro chitarrista nei live.

 

Veniamo al disco:

La prima sensazione che si ha, al primo ascolto ma corroborata anche in seguito, è di un’indie rock “patinato”, un po’ manieristico.

Il disco si compone di 12 tracce, brani tutti di buona atmosfera e congeniati bene. Ma…

Si percepisce in maniera un po’ fastidiosa una certa “posa”, una mancanza di passione, annegata nell’ottima esecuzione. La voce soprattutto non convince pienamente, con toni già sentiti e poco incisivi. I brani poi trasmettono una certa ripetitività.

Non significa che non siano di piacevole ascolto, anzi. però ci si sente sempre un po’ come dinanzi a una copia, a una versione di qualcos’altro.

La prima traccia è Behind the Gun, soffusa, ciclica, di buona atmosfera. Manca però qualcosa che ce la faccia davvero ricordare.

Poi Icon Love: batteria minimalista, bel giro, rarefatta ma anche abbastanza pop orecchiabile.

Alright Alright, cori ben congeniati, scivola bene anch’essa con forse troppi riverberi e tappeti, cosa comune a tutto l’album.

I Cant Escape: mi ricorda echi degli Arcade Fire e addirittura dei Prefab Sprout, per chi se li ricorda. Manca anche qui qualcosa che “morda” un po’.

Poi le ballate come It’s Not Over, Drifting (brano messo anche in download gratuito in rete), Wait for the Kill, le più asciutte (almeno nella base) Stay The Same e You Were So Scared. Iterlude sconcerta un po’: solo un dimenticabile riff di sintetizzatore e basta (perché?).

Chiude, tornando allo stile di cui sopra, All At Once Standalone.

 

Conclusioni: forse è la voce e i cantati che deludono di più, senza carattere e un po’ poseur, e sempre un po’ troppo riverberati.

In definitiva: Piacevole? Sì. Noioso? Un po’. Necessario? No.

 

Massimo Adolph Nutini

 

 

On An On – And The Wave Has Two Sides

1 Behind the Gun
2 Icon Love
3 Alright Alright
4 I Can’t Escape It
5 It’s Not Over
6 Drifting
7 Wait for the Kill
8 Stay the Same
9 You Were So Scared
10 Secret Drone
11 Synth Interlude
12 All At Once

Recensione Peter Hook, 1 Agosto @ Fiera della Musica – Azzano X (PN)

download (1)La pioggia non ha fermato, sabato 31 luglio, i concerti in programma alla Fiera della Musica ad Azzano.
La defezione per problemi di salute dei Soviet Soviet, che avrebbero dovuto aprire la serata, è stata ben gestita con l’inserimento all’ultimo dei Warias, un progetto tribal-wave veneziano che ha dato fin da subito un antipasto di buona musica alla serata.
Peter Hook & The Light hanno portato, come detto sul palco dal frontman stesso “un po’ di Manchester” in territorio friulano, riferendosi evidentemente anche alle condizioni atmosferiche; probabilmente ignorava il fatto che anche in Friuli si è abituati a veder cadere spesso acqua dal cielo e non ci fa decisamente paura!
La scaletta ha smosso i cuori e i corpi delle centinaia di persone che sotto a una fitta pioggia hanno potuto ascoltare alcune tra le canzoni più famose di New Order e Joy Division, due band famosissime nella scena new wave e post-punk inglese e che ancora oggi hanno la forza di influenzare gruppi emergenti.
Il concerto, durato circa un’ora e mezza, è stato concepito in due tempi; un primo tempo su brani dei New Order, dove la carica è arrivata fin dall’inizio con pezzi come “True Faith” e “Blue Monday”.
Il secondo tempo del concerto, più fitto di brani rispetto alla prima parte, è stato interamente dedicato ai Joy Division. Sentire dal vivo “Isolation”, “She’s Lost Control”, “Transmission” e “Love Will Tear Us Apart”, interpretate direttamente da chi ha contribuito
a comporle è stata un’emozione palpabile a livello collettivo sotto al palco.
Peter Hook, bassista di Joy Division e New Order, non si risparmia e offre al pubblico delle interpretazioni personali di classici di culto, la voce è più grattata e ruvida di come la ricordiamo nei pezzi originali ma è giusto così, ha senso, come ha senso la chiusura e i saluti mentre si strappa la maglia e la lancia al pubblico rimanendo a petto scoperto…in stile decisamente più punk di quanto potessimo pensare!

Sara Di Maio

 

(Photo by Panorama)

Peter Hook – Sabato 1 Agosto @ Fiera Della Musica (Azzano Decimo – PN)

 

 

Peter Hook & The Light + Soviet Soviet + Yakamoto
Sabato 1 agosto 2015
Fiera della Musica 2015

Sul palco del festival pordenonese salirà Peter Hook, leggenda della music e membro fondatore dei Joy Division prima e dei New Order poi.
Con il suo basso cupo e avvolgente, ha caratterizzato tutta la produzione dei Joy Division.

Alla Fiera della Musica Peter Hook riproporrà il meglio del repertorio di entrambe le band che lo hanno reso celebre!
A completare la line up ci saranno Soviet Soviet, gruppo post punk pesarese, e Yakamoto Kotzuga, astro nascente della scena elettronica italica.

Info http://www.fieradellamusica.it/