Ultime Uscite: Gioele Valenti – HERSELF

novità disc-thCAHZFKOWGiunto al quarto disco ufficiale, dopo fortunati lavori usciti per Jestrai Records, e molti episodi minori per etichette straniere, Gioele Valenti aka Herself approda in casa DeAmbula Records, label indipendente che può annoverare in scuderia importanti artisti come Ulan Bator e Pineda (Umberto Giardini). Registrati in parte in studio e in parte a casa, i tredici brani dell’ultimo “Herself” coniugano la scrittura intimista folk lo-fi, che da sempre caratterizza il progetto, con le venature gothic di tradizione anglo-americana e con un suono dagli evidenti echi canterburiani e psichedelici – rilevante in tal senso l’apporto di Aldo Ammirata (bass, cello). Album diretto, nondimeno di lunga gestazione, “Herself” finisce per intrappolare un vasto spettro emotivo, tanto ampio quanto estesa sa essere la gamma cromatica esistenziale, tra abisso, stato di grazia e perdita, lungo le direttrici di un concept che parla del cambiamento e dei processi alchemici sottesi. Le consuete ballate acustiche in stile home-made-tapes, sbilenche e sporche di rumore ambientale, sposano suggestioni shoegaze, per una voce fragile che incide in case vuote, santuari sconsacrati e studi spersi nella campagna mediterranea (Vertigo Recording). Idealmente a metà tra Bill Callahan e Sophia, il suono di Herself stavolta si arricchisce della collaborazione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator) – che oltre ad aver suonato nei brani “Sugar Free Punk Rock” e “How You Killed Me”, ha curato il mastering del disco – e Marco Campitelli (The Marigold), intervenuto sui brani “Something In This House” e “Passed Away”.

BIOGRAPHY
Il lavoro di Herself viene salutato dalla critica come un armonico meeting tra Sparklehorse, Gravenhurst e Will Oldham. Con un pugno di dischi alle spalle (per etichette quali Jestrai Records e l’inglese Death Letter Tapes), Herself è la personale creazione di Gioele Valenti, songwriter di folk apocalittico a bassa fedeltà, ma anche l’espressione di validi collaboratori come Aldo Ammirata (basso, violoncello, samples). Herself arringa i propri personali fantasmi in dischi registrati con mezzi di produzione decisamente poveri, riflettendo interamente la personalità del fondatore. Ha suonato con Damo Suzuki e fatto molti warming up per gruppi quali Dinosaur Jr, Verdena, Giardini di Mirò, Jennifer Gentle.

http://www.youtube.com/watch?v=syal4e0ADzc

Ultime Uscite: KEITH TIPPET – GIOVANNI MAIER

novità disc-Tippet_Maier_coverTwo For Joyce – Live in Trieste

 Keith Tippett,Pilastro del pianismo jazz/avant inglese ed europeo da oltre quarant‘anni, e Giovanni Maier, tra i migliori e più rispettati bassisti jazz nostrani da più di due decenni, si conoscono da molto tempo. Hanno già suonato insieme in passato nell‘ensemble “Viva La Black” del trombettista Pino Minafra.Solo ultimamente però la loro stima reciproca è sfociata in un concerto in duo, nel maggio 2012 a Trieste, nell‘ambito della rassegna “Le Nuove Rotte del Jazz”.
Two for Joyce – Live in Trieste”,
nuovo cd su Long Song Records/Audioglobe è il felicissimo e riuscito resoconto della loro performance.

50 minuti di musica improvvisata, un’unica lunga traccia di musica che mostra meravigliosamente la gamma delle loro possibilità esecutive.Secondo alcuni Tippett dà da sempre il suo meglio da solo o in duo, malgrado i molti eccellenti lavori in vari ensemble più o meno numerosi.

Pianista profondo e inventivo, austero e grandioso insieme nelle cascate di note e suoni (note le sue “preparazioni” sul piano) che può creare, trova qui in Maier un partner ideale. Maier è, come noto, bassista corposo, denso, sostanziale e lucido sempre. Un vero maestro del suo strumento.La loro unione qui trasuda intelligenza, ironia; è stimolante senza mai far venire meno la tensione, e ci regala un‘avventura musicale di grandissimo spessore, un conversazione esemplare di incastri e azioni/reazioni.

“Two for Joyce – Live in Trieste”è, definitivamente, un nuovo tassello importante nella gloriosa tradizione della grande improvvisazione europea.

http://www.mindyourownmusic.co.uk/

http://www.giovannimaier.it

 

http://www.youtube.com/watch?v=hEay1z2DsFM

 

Ultime Uscite: Polar For The Masses – Italico

novità disc-polar for the masses

ITALICO, il quarto album dei POLAR FOR THE MASSES

Il tour parte il 15 Marzo da Bologna

http://www.facebook.com/polarforthemasses

In collaborazione con XL LA REPUBBLICA, solo per una settimana, ? possibile scaricare l’intero album gratuitamente qui:

http://videodrome-xl.blogautore.repubblica.it/2013/02/22/free-download-polar-for-the-masses-italico/

E’ possibile ascoltarlo qui

http://polarforthemasses.blogspot.it/

Se si desidera sostenere la band, ? possibile acquistare l’album qui

 http://polarforthemasses.bigcartel.com/product/polar-for-the-masses-italico

Le date del tour:

15 marzo – Arteria – Bologna

05 aprile – Deposito Giordani w/Appino Zen Circus – Pordenone

13 aprile – Meltin’pop – Novara

19 aprile – Zena Club – Salerno

26 aprile – Vinile Club – Vicenza

27 aprile – Carmen Town – Brescia

03 maggio – Blue Bemolle – Sarno

04 maggio – Fuga Music Room – Ascoli Piceno

Etichetta: La Grande V Records

Booking: Virus Concerti

http://www.youtube.com/watch?v=1QUy_8KOQ40

Ultime Uscite: SANANDA MAITREYA

A Marzo il nuovo colossale album “RETURN TO ZOOATHALON”novità disc-NSananda_Maitre

Un viaggio musicale che miscela vari stili per confluire nel Post Millennium Rock: RETURN TO ZOOATHALON, “the more you try to escape, the deeper you go into it”, più cerchi di scappare… e più ti ritrovi coinvolto.

L’artista multiplatino newyorkese Sananda Maitreya pubblicherà a Marzo 2013 il suo nuovissimo album RETURN TO ZOOATHALON composto da 22 brani inediti. Tutte le canzoni sono state scritte, arrangiate, prodotte ed interamente eseguite da Sananda Maitreya, il progetto è stato registrato a Milano, dove l’artista vive con la sua famiglia.

RETURN TO ZOOATHALON fotografa al meglio tutta l‘ispirazione musicale e umana di Sananda Maitreya, che rielabora nella sua visione personale di suono e di canzone le influenze e i generi più diversi: il Jazz, il Rock, Il Country, il Blues, il Gospel, ma anche il Reggae e la Classica. Il tutto sigillato dall‘espressività assoluta della sua voce: black e spirituale, energica e penetrante, marchio inconfondibile di un percorso musicale che con questo nuovo lavoro tocca uno dei massimi vertici espressivi.

L’artista ha iniziato la sua carriera come Terence Trent D’Arby, all’età di 33 anni ha cambiato nome in Sananda Maitreya, che dal 2001 è il suo nome artistico e legale.

RETURN TO ZOOATHALON è il 9° studio-album dell’artista ed il 18° album includendo i live-album usciti in questi anni. Tutte le sue produzioni musicali sono disponibili sul sito ufficiale al link: www.Sananda.org/ecommerce

LNRIPLEY – per gli amanti del DUBSTEP

NEWS.LNRIPLEYil 1 Marzo al Bloom di Mezzago per il Box Autunno Tour .

Dopo un tour estivo che ha toccato numerosi e importanti festival, come Home Festival, Sherwood Festival e Italia Wave e che ha riscosso notevole successo, gli LNRipley hanno chiuso l’anno con un Tour nei club, in cui hanno presentato sia i pezzi del loro ultimo lavoro (Bluroom Box 1) che i loro brani passati in una versione completamente rinnovata.

Uno spettacolo energico, molto curato in ogni dettaglio sonoro,in cui si mescolano tutte le sfumature della drum and bass e della dubstep interamente suonate dal vivo, tutto da ballare e che trova nei club una dimensione ottimale in cui il contatto con il pubblico è più diretto e vicino.

Nell’ottica del progetto LNRipley, il pubblico infatti è a tutti gli effetti “il sesto Ripley” e infatti il live è il punto centrale di tutto, con live set caratterizzati dal forte scambio di energie che si sviluppa tra il dancefloor e la band.Anche per questo motivo gli LNRipley distribuiscono gratuitamente al loro pubblico esclusivamente dopo i loro concerti le tracce che registrano in studio: basta avere un dispositivo USB per prenderle direttamente dalla band dopo il live.Parallelamente, oltre ad un secondo video tratto da Bluroom Box 1 uscito a Novembre, la band sta sviluppando le nuove tracce che comporranno il Bluroom Box2, la cui release definitiva avverrà nei primi mesi del 2013, ma che entreranno man mano nella scaletta dei live che si preannuncia quindi fonte di sorprese costanti.

Inoltre la band sta ultimando il primo innovativo esperimento di composizione collettiva, con un brano il cui testo è stato scritto a partire da zero direttamente dai followers della loro pagina Facebook.

http://www.youtube.com/watch?v=QOofP1uy0G4

 

ALÌ – La rivoluzione nel monolocale

News-Ali.jpegAlì non prende il nome dal leggendario pugile americano. Alì è semplicemente un cognome. Il cognome di Stefano.

Classe 1978, nato a Catania e cresciuto a Siracusa, da qualche anno “rifugiato” in un monolocale a Belvedere (frazione di Siracusa a pochi km dalla tomba di Archimede), fino a qualche mese fa Stefano vendeva fiori. Nei primi mesi del 2011 inizia a stilare i brani de La rivoluzione nel monolocale; la cifra stilistica è legata al metraggio della casa in cui vive: intima, calda e precaria. Nove brani inediti e una cover di Paolo Conte.

La complessa semplicità delle sue storie arriva dritta al cuore, come fosse un piccolo Carver siciliano. Il tutto fra occhi bassi e sogni, Wilco e Gin Lemon, colloqui andati a male, cd masterizzati dei National, curricula sempre più lunghi e aspettative sempre più corte. È completamente fuori moda, quindi semplicemente perfetto, come la sua Panda bianca di fine anni 80 senza finestrini elettrici. Caldo e intenso come un Nero d’Avola. Il Nero d’Avola de La Vigna Dischi.

La rivoluzione nel monolocale vanta la produzione artistica di Lorenzo Urciullo (Colapesce, Albanopower) ed è stato registrato e mixato da Toti Valente al Vertigo Studio di Siracusa (esclusa la traccia numero 1 registrata e mixata da Salvo Minnella presso l’Arsonica Studio di Siracusa).

Nel disco hanno suonato gli amici: Lorenzo Urciullo, Roberto Cappellani, Valerio Vittoria, Giuseppe Sindona, Carmelo Amenta, Pietro Giunta.

http://www.youtube.com/watch?v=bZQiqNBTGdA

KAFKA ON THE SHORE

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“Beautiful But Empty” è il nuovo album in uscito il 18 Gennaio 2013 per La Fabbrica
La storia dei Kafka On The Shore nasce quando Vincenzo Parisi decide di mettere il proprio pianoforte non più al servizio della classica da conservatorio ma del rock‘n‘roll più sanguigno. Dalla Sicilia emigra a Milano e uno dopo l‘altro conosce quelli che saranno i componenti di una band esplosiva: Elliot Schmidt, un cantante americano nato a Dusseldorf con il blues di Chicago nel sangue; Daniel Winkler, un tedesco in carne e ossa con un senso del ritmo decisamente nero; e Freddy Lobster, un chitarrista incendiario dal suono irriverente. Il nome del gruppo viene ripreso da un celebre romanzo di Murakami Haruki ed il gioco è fatto, ecco formata una band dalle origini improbabili ma dalle enormi possibilità.
Da lì in poi è tutto uno scrivere canzoni e muovere i primi passi nella scena musicale milanese e poi in quella nazionale con live ad alto tasso energetico dove non sai mai quelli che ti può capitare. Sì perché i Kafka On The Shore sono uno di quei gruppi sempre più rari in cui follia, perizia tecnica, spleen poetico e influenze fra le più disparate vengono rimescolati per ottenere un sound indefinibile eppure straordinariamente vicino a chi ascolta.
Le undici canzoni di “Beautiful But Empty” sono animate da pianoforti indiavolati alla Jerry Lee Lewis, elettriche veraci e sudate, visioni poetiche sulla scia dei Doors e pezzi da taverna che piacerebbero ai Gogol Bordello.
Ma i Kafka On The Shore dimostrano di aver ben imparato la lezione di Ziggy Stardust e sanno anche estrarre dal cilindro un tiro rock-soul che è di eredità Afghan Whigs, mentre nelle liriche guardano all‘America del mito (“Bob Dylan”, la mini-suite in due parti “Walt Disney”) e del presente (“Moon Palace” cita fin dal titolo un romanzo di Paul Auster).
Quando poi incontrano la voce ipnotica di Chiara Castello dei 2Pigeons nell‘ancora più allucinatoria “Venus” o iniettano un hammond gorgogliante nel beat che cresce insieme alle chitarre di “Lily Allen in Green” spandono nell‘aria suoni destinati a rimanere.
Come solo la musica che brucia di creatività, passione e pazzia riesce a fare

http://www.youtube.com/watch?v=Rd3OgQl9V2s

EDIBLE WOMAN – “Nation”

NEWS-edible woman.jpeg Il nuovo albumin uscita il 22 febbraio.

Gli Edible Woman “sono un gruppo di tori rabbiosi in un negozio di porcellane cinesi!!”; questa la folgorante definizione del loro fan Julian Cope e il 22 febbraio 2013 uscirà “NATION“ il loro quarto lavoro in studio.

Registrato in totale presa diretta da Mattia Coletti ai Vacuum Studio di Bologna e masterizzato da Rico (Uochi Toki), verrà pubblicato dalla fiorentina Santeria con distribuzione Audioglobe in Italia, mentre la mitica etichetta inglese Rough Trade si occuperà della distribuzione europea.

NATION è un disco che cerca di fotografare il momento esatto in cui qualcosa sta per esplodere. Parla della fine di un modo di vivere e di analizzare la realtà, nell’attesa di nuovi e alternativi modi di pensarsi e relazionarsi col mondo al di là dei propri personali confini.

Autori di tre album negli ultimi otto anni, il primo violentissimo “Spare Me/CALF” del 2004, il potente e sintetico “The Scum Album” del 2007 ed il vortice psichedelico di “Everywhere At Once” del 2010, gli Edible Woman hanno calcato palchi nazionali ed europei con compagni di viaggio eccezionali e disparati quali Jesus Lizard, Akron Family, Moon Duo, Placebo, Oneida, Marvin, Prinzhorn Dance School Wooden Shjips tra i tanti.

Il disco verra presentato il 22 febbraio 2013 al “Go Dai Fest” di Roma nella serata dedicata al fuoco curata da Roberta Sammarelli (Verdena) presso l’Angelo Mai Occupato Altrove (www.angelomai.org)

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THE MAINE – “Anthem For A Dying Breed”

 

news-tha-mainTHE MAINE – “Anthem For A Dying Breed” DVD released Worldwide / Cover Revealed today
The first-ever DVD documentary from Arizona rockers The Maine, “Anthem For A Dying Breed”, was released today physically and digitally via rude records worldwide. The cover, unvelieved yesterday night on the band’s social media, is visible below. The documentary chronicles the making of Pioneer, the band’s struggles to release the album in the USA and their subsequent fight to make sure it wouldn’t go unheard that led to the European release of PIONEER and THE GOOD LOVE. In addition, the DVD features a full-length performance of the band’s last headlining show in Sao Paulo, bootleg footage and on the road shots filmed and edited by the band. “Anthem For A Dying Breed” is available from today in both the Physical (AMAZON – PLAY) and the digital ( i Tunes) version.

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