Cinema – American Hustle

american-hustle-posters-sonyE’ una storia vera e già questo intriga. perché l’affair a cui è liberamente ispirato il racconto del film fu uno dei più grandi scandali di corruzione negli Stati Uniti della fine degli anni Settanta. Nel 1978  per l’operazione “Abscam” l’FBI di Long Island assoldò il truffatore Melvin Weinberg chiamato ad aiutarli nella conduzione di un’indagine che portò all’arresto di un senatore e vari deputati del Congresso degli Stati Uniti usando come esca un fantomatico sceicco impersonificato da agenti federali, pronto ad investire negli States ed a comprarsi il favore dei politici per poterlo fare, che grazie alle mazzette loro offerte fu immediato.

Nel film, diretto con bravura da David O. Russel senza ricorso ad effetti speciali o chissà quale post-produzione digitale, basato su una sceneggiatura scritta da lui stesso insieme a Eric Warren Singer,   i personaggi hanno altri nomi rispetto ai fatti reali, ma il meccanismo della truffa che Weinberg mise in piedi è sostanzialmente lo stesso.

Irving Rosenfeld (Christian Bale con sorprendenti venti chili in più) e Sydney Prosser (una deliziosa Amy Adams) sono due truffatori di bassa lega che approfittano delle disgrazie economiche altrui per spillare ulteriormente denaro ai poveretti finché cadono nella rete di un agente del FBI Richie Di Maso (Bradley Cooper, non occorre ch’io sottolinei quanto bello riesce ad essere quest’uomo anche quando recita la parte di un imbecille), ambizioso e con pochi scrupoli pur di auto-affermarsi, che li costringe a lavorare per sè pena la galera.

Ben presto però i tre si trovano invischiati in un pantano che rivoluzionerà le loro vite.

La catena di imbrogli è di per sé avvincente e tiene sul filo lo spettatore che non indovina come andrà a finire. La resa del cast, compresa l’eccentrica, sbadata e poco acuta Rosalyn (o forse troppo?) moglie di Irving e sua palla al piede al contempo, è davvero molto buona. I costumi del cast sono strepitosi, la colonna sonora è perfetta. Un bel affresco americano anni ’70 con trama avvincente che non vi farà pentire dei soldi spesi per il biglietto. Candidato a 7 Golden Globe e tra i favoriti agli Oscar di Marzo. “People believe what they want to believe”.

Consiglio caldamente la visione in sala.

 

http://www.youtube.com/watch?v=ST7a1aK_lG0

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