Contaminazioni, sorprese, integrazioni: Allegro Moderato In Band e Duo Limbo con Pietro Ubaldi in concerto

NewsUltimeUscite-Stefano-Limbo2di Luca Baldan

Spesso in musica si tende a catalogare ciò che si sente secondo un determinato genere musicale, per dare al concerto cui stiamo per assistere una cornice definita, ed anche per rassicurare noi stessi: ascolteremo ciò che già sappiamo di voler ascoltare.

A disconferma di questa premessa, lo scorso 18 gennaio presso l’Auditorium San Remigio di Vimodrone (MI) la AllegroModerato InBandwww.orchestraallegromoderato.it – ed il Duo Limbowww.ferrarididoni.it – con la partecipazione del “cantattore” Pietro Ubaldi, hanno tenuto un concerto davvero particolare.

La prima parola che è saltata alla mente del pubblico presente è stata contaminazione. Molti sono stati gli intrecci sonori della serata, che ha visto esibirsi sul palco il duo pianoforte e mandolino (ma non solo, anche chitarra, basso, e voce!) composto da Emanuela Ferrari e Pier Didoni, insieme con la AllegroModerato InBand, gruppo formato da musicisti con disabilità psicocognitiva e da musicisti professionisti. Altra contaminazione, il repertorio proposto: da standard jazz a brani pop, da musica d’autore ad atmosfere etniche, dal folk al musical, da riarrangiamenti di brani classici fino al funk, praticamente ogni genere musicale è stato suonato, e ascoltato da un pubblico attento e partecipe.

Altro termine che emerge prepotente, è sorpresa. Sorpresa data dal fatto che, invece della “semplice” suddivisione dei momenti del concerto, quasi ogni brano è stato suonato dai due gruppi insieme, o da membri dei gruppi mischiati tra loro. Questo ha dato vita ad interpretazioni uniche, partecipazioni speciali ed esecuzioni del tutto nuove, moderne e mai sentite di brani già di loro famosissimi. Tra questi, spiccano le versioni di “The Chicken” di Jaco Pastorius, la “Danza dei Colori” e il particolarissimo riarrangiamento di “Pomp and Circumstance”, la celebre marcia di Edward Elgar, dove la voce recitante di Pietro Ubaldi ha fatto da perfetto complemento del crescendo strumentale.

Certo, a guardarlo dalla sala il palco si presentava quantomeno “strano”: un pianoforte a coda, uno digitale, una tastiera, chitarra e basso elettrico, batteria e percussioni, due sassofoni. Ma la visione più sorprendente era sicuramente data dalla presenza scenica e musicale degli speciali musicisti di AllegroModerato: Carlo Pensa, Alessandro Robbiati, Daniele Mocerino e Alexis Cerniglia hanno dimostrato grandi competenze tecniche, musicali, e soprattutto di grande autonomia ai rispettivi strumenti. Molti assoli e molte parti ritmiche sono state affidate a questi musicisti, che hanno saputo cavarsela in maniera eccellente. Se qualcuno avesse chiuso gli occhi durante il concerto, non avrebbe saputo cogliere nessuna differenza tra musicisti professionisti e musicisti “speciali”. Ancora una volta, la musica è stata in grado di annullare diversità e difficoltà.

E questo ci porta all’ultima parola guida di questa splendida serata, e la parola è integrazione. Il nome AllegroModerato InBand è stato scelto proprio per questo: “in” come inclusione, come “stare dentro”, come interazione ed integrazione. Integrazione di diversità, di difficoltà, di generi, di modi di essere e di porsi. Nessuno escluso, perché più e meglio ci si integra, maggiore sarà la qualità del risultato per chi suona, per chi ascolta, e per chi vuole lasciarsi sorprendere ed emozionare.

l.baldan@orchestraallegromoderato.it

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