Luca Bassanese al Cabaret Sauvage di Parigi

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su web video e immagini di una serata indimenticabile

Luca Bassanese si è esibito il 23 novembre presso il prestigioso Cabaret Sauvage di Parigi all’interno dell’evento “Le Bal Rital”, oltre 1000 persone ad accoglierlo per un concerto di due ore, sempre al massimo, accompagnato dalla sua Piccola Orchestra Popolare capitanata da Stefano Florio (suo produttore e coautore). Un’accoglienza straordinaria ed un pubblico in visibilio come potete vedere dalle immagini.
Ma veniamo al racconto di questa serata indimenticabile. Inizio itinerante con tanto di trombone e cassa da banda per poi accedere allo stage ed iniziare uno show spettacolare. Dopo la presentazione dei musicisti presenti sul palco con tanto di travestimento clowneristico entra il “vero” Luca Bassanese; tra le mani una bandiera Italiana per proclamare la sua “Qui si fa l’Italia o si muore” canzone sui principi cardine della Costituzione Italiana, rivolta in prima persona al Presidente della Repubblica senza se e senza ma. Si prosegue con “La Casta”, ballata al vetriolo sui vizi della classe politica per poi passare subito alla parte più eco-sostenibile con “La Leggenda del Pesce Petrolio” e di seguito “L’Acqua in bottiglia” ricordando il successo del referendum in Italia, le continue battaglie del “Forum dei movimenti per l’acqua pubblica” e come a Parigi da ben due anni l’acqua sia ritornata completamente nelle mani dei cittadini. Inizia l’interazione con il pubblico (tutto in piedi) che sul brano “Ay ay hora” si divide in “destra” e “sinistra” dando subito il meglio di sè ed aprendosi magicamente al centro nonostante le difficoltà dovute alla grandissima partecipazione. 

Ed è la volta di “Nel Paese di Teoria” dove il lillalà del refrain diviene corale, cantato a gran voce e ballato fino all’ultimo. Bassanese recita “Il ragno e la formica” racconto tratto dal suo primo libro “Soltanto per amore” per poi passare ad una “Santo Subito!” indimenticabile con tutto il Cabaret Sauvage che esulta. Qui di seguito due brani, per omaggiare in terra parigina due grandi artisti della canzone italiana, il brano siciliano del 1800 “Malarazza” portato al grande pubblico da Domenico Modugno e di seguito, dedicata “ad un artista che ha sempre avuto il coraggio di cantare gli ultimi in un mondo dove tutti devono essere sempre i primi, santi subito” finendo con testuali parole “sia sempre lodato Fabrizio De Andrè!”, parte “Bocca di Rosa”, mentre il pubblico esulta dalle prime note della canzone, canzone che in terra francese assume un significato ancora più particolare quasi a dimostrazione dell’amore eterno che lega da sempre il nostro “Faber” alla tradizione dei chansonnier francesi tra tutti Georges Brassens. Qui un fuori programma, Luca Bassanese coglie il sentimento del pubblico ed inizia a cantare una “Bella Ciao” (canzone molto cara anche al pubblico francese presente) con grande intensità e partecipazione alla quale si aggiungono sul palco, anticipando la scaletta, presi dall’entusiasmo e dall’emozione del momento i Telàmurè gruppo di musici italiani migranti con i quali Bassanese ha da poco registrato un nuovo singolo che farà parte a marzo 2014 del suo nuovo album prodotto da Stefano Florio per Buenaonda.

Il brano in questione è “La Ballata dell’Emigrante” con tanto di “invasione” di palco al ritmo incessante della Taranta di due splendide e tarantolate ballerine. Dopo una dovuta presentazione e ringraziamenti agli organizzatori ai tecnici e a “degli splendidi compagni di viaggio” da Francesco “Ciccio” Mastronardo al basso a Sir. Massimo Tuzza alla batteria, Thomas Riato al basso tuba e trombone e a “colui che dirige l’orchestra di cui si conosce una sola specie: musicista, compositore, autore, produttore, alla chitarra Stefano Florio”, continua un concerto senza sbavature, denso di energia e partecipazione, dove il pubblico oramai completamente abbandonato ed in balia della musica, entusiasta si muove, balla, canta, esulta sulle note di “Fuck Austerity! (Prima che questo tempo ammazzi l’allegria) – con invito a vedere l’ultimo videoclip girato a Viareggio con la Compagnia del Carnevale di Gilbert Lebigre e Corinne Roger nonchè “coordinata amorevolmente da Elodie Lebigre” – e di “Salta per l’indignazione” brano tanto caro a Bassanese e al suo pubblico fin dal suo esordio con l’album “Al Mercato” .

A questo punto Bassanese chiede alle oltre mille persone presenti, gremite all’interno dal locale, di ascoltare alcune parole che sono il senso profondo del suo viaggiare, ed è così che dopo un breve invito a mantenere il contatto tramite la rete web “…e mi raccomando o voi avventurieri che passate su www.lucabassanese.it, lasciate un messaggio così ch’io possa sempre tenervi nella mente e nel cuore” Luca Bassanese inizia a recitare, cantare, proclamare la sua “C’è un mondo che si muove!”manifesto scritto e dedicato a tutti coloro che lottano per l’acqua, per la terra, per la dignità della persona e dei Popoli, tutto quel mondo in viaggio verso il sole perchè come chiude Bassanese citando più volte assieme al pubblico una delle frasi oramai simbolo delle battaglie civili: “Se non ora, Quando?”.

Si chiudono così due ore di concerto spettacolo straordinarie che lasciano l’intero pubblico magicamente entusiasta.

Dire se ci sarà un seguito in terra parigina è superfluo, già a gennaio inizierà una nuova avventura. Complimenti a Luca Bassanese e al suo fare musica e parola con la mente ed il cuore come oggi ancora pochi sanno fare. La sensazione è che questo artista oramai divenuto uomo, abbia ancora tante, tante cose da vivere e da raccontare. Il prossimo appuntamento sarà il 10 dicembre al Teatro Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani dove sarà conferito a Luca Bassanese un attestato di merito per l’impegno civile (Premio Nazionale “Marcello Torre”), mentre, il 28 dicembre ci sarà il suo “Gran Concerto di Fine Anno” al Teatro Busnelli di Dueville (VI).

Per ulteriori informazioni
www.lucabassanese.it

https://www.youtube.com/watch?v=fWF21LHwQaA

http://www.youtube.com/watch?v=dow-G–wfPU&feature=youtu.be

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