Data di uscita: 25 settembre 2015
Genere: Pop, hip hop, elettropunk
VOTO: 9, ma bisogna essere preparati!
Anche Rub è un album ricco di provocazioni sessuali e argomenti legati a questi ambiti. Peaches, come nel 2000, anche oggi canta di sesso, femminismo, orgasmi e atteggiamenti contrari alla morale della nostra cultura. Perché la questione è ancora controversa, dunque perché smettere di dibattere?! Nel 2015 il suo ruolo di provocatrice è più difficile da definire, anche se Rub fa del suo meglio per rimanere nella decenza, senza riuscirci. Già nella prima traccia “Close up”, Kim Gordon canta “Mettiti in ginocchio”. Ma una traccia come “Sick in the Head”, riporta subito l’attenzione alla musica e alla complessità di una composizione originale e di livello.
Da “I Feel Cream” del 2009, Peaches sta espandendo i suoi orizzonti artistici, apparendo in produzioni tra cui Peaches Christ Superstar, un’opera rock futuristica della sua ascesa alla fama. Oltre alla recitazione teatrale, Peaches si è dedicata alla regia dei suoi video clip. Per esempio nella traccia “Dick in the Air”, dove si vede anche protagonista insieme all’amica Cho. E anche nell’esplicita “Light in Paces” con Empress Stah, artista e funambola, che si ingegna acrobaticamente con un laser colorato del tutto inatteso. “Vaginoplasty” (feat. Simonne Jones) ha qualcosa di davvero speciale, difficile da descrivere a parole: forse tutti quei suoni così onomatopeici se pensiamo ai suoni dei videogame e sketch comici televisivi come Mr Bean, ci rapiscono in un trip psichedelico!
In generale l’album è di livello, per l’originalità, i testi, l’innovazione di composizione e il gusto melodico. Ma forse è troppo avanti per risultare apprezzabile ora, senza un’adeguata preparazione.
Tracklist:
01 Close Up [ft. Kim Gordon]
02 Rub
03 Dick in the Air
04 Pickles
05 Sick in the Head
06 Free Drink Ticket
07 How You Like My Cut
08 Vaginoplasty [ft. Simonne Jones]
09 Light in Places
10 Dumb Fuck
11 I Mean Something [ft. Feist]