4 Luglio – E.Sist Dj set : Nocturnal College @ PN Box

esist

 

Noctural Collage, un set per suoni e immagini a cura di E.Sist Selecter dove l’idea del ritaglio, del montaggio e del collage sarà il tema portante. Un percorso sonoro con suoni e musica notturna tra vari generi all’insegna dell’accostamento e del montaggio creativo e un piccolo viaggio di immagini dedicato alla cultura del collage.

www.pnbox.tv

Rumatera – Awanti coi ammicci

Rumatera AwantiÉ uscito AWANTI COI AMMICCI, il nuovo album della band più genuina e simpatica del Veneto (ma allargherei il campo a Triveneto, anzi Nord Italia, anzi Italia intera isole comprese).

L`album propone uno stile ed un prodotto che conferma i precedenti: canzoni in lingua veneta che celebrano l`importanza dell`amicizia, la poesia delle cose semplici: la festa, il vino, le ragazze, la musica, e la compagnia delle persone autentiche.

Non c`é nulla da fare: chi ama i Rumatera, continuerà ad amarli; chi li critica trovandoli banali o volgari, non cambierà idea.

I primi pezzi ripropongono il classico suono punk-rock con cui la band si é fatta conoscere fin dagli esordi; nella seconda parte tre brani dall’impronta più elettronica, tra cui il primo singolo Kilometro 01 prodotto da Cristian Milani e il brano Venenglish prodotto da un maestro della dance come Gigi Barocco (Ultra Records). Il risultato é ottimo: una sfida vinta, che denota la scelta coraggiosa di una band curiosa ed aperta alle sperimentazioni.

L`invito per tutti é di non mancare ai loro concerti: vere e proprie celebrazioni di spensieratezza e allegria, attraverso un approccio ed un contatto col pubblico ironico e diretto. Il coinvolgimento é assicurato, e le qualità delle loro esibizioni dal vivo sono garantite dalla notizia ufficiale della loro partecipazione, il prossimo agosto, al famoso Sziget Festival di Budapest, in Ungheria. Uno dei festival rock più importanti d`Europa.

 

http://www.youtube.com/watch?v=mKFhZ_LGHLI

Live – Arch Enemy @New Age Club (30.05.2014)

arch enemy new age LIVEArrivati al New Age abbiamo avuto un pessimo presentimento: la serata buttava male; poca gente, poco movimento, poco di tutto. In tutto questo il gruppo di apertura, gli IRA, iniziano a suonare e il commento di Giulian dopo qualche pezzo è stato: “L’ira scatta a me se non la smettono” (credo non gli siano piaciuti particolarmente, ma a dire il vero non hanno entusiasmato neanche me…)

Il pessimo presentimento iniziale è stato presto spazzato via, il locale si è riempito a dovere nei minuti precedenti l’inizio del concerto degli Arch Enemy.

Partiamo dal presupposto che gli Arch Enemy live non avevamo mai avuto il piacere di vederli.

Il cambio di line-up non ha rovinato l’armonia preesistente e per due ore abbiamo goduto di uno show ben congeniato grazie anche all’ausilio di un wall dietro la band sul quale venivano proiettati immagini e video.

Il War Eternal tour, come suggerisce il titolo, fatto per promuovere l’uscita dell’omonimo nuovo disco, non ha comunque penalizzato la scaletta della serata nella quale hanno regnato  i grandi classici degli Arch Enemy.

A questo punto però scatta la nota dolente: si sente che gli Arch Enemy non sono il gruppo di Alissa, non riesce ad esprimersi appieno. Come cantante dei The Agonist era molto versatile: riusciva a spaziare dal growl allo scream alla voce pulita emergendo sempre, mentre purtroppo in questo caso diverse volte viene sommersa dal resto della band.

Certo il confronto con Angela Gossow non è cosa facile, però bisogna dare ad Alissa il merito di essersi messa in gioco e comunque di aver dato prova di sapere quello che fa e di farlo bene (a prescindere da qualsivoglia confronto, la ragazza ha le palle e lo dimostra).

Momento divertente:  ho notato che in diversi prima dell’inizio del concerto, vedendo i miei capelli blu come quelli di Alissa, mi scrutavano con aria perplessa .. Mi dispiace ragazzi, fossi figa come lei non mi sarei aggirata indifesa per il locale!

arch enemy live

Dicono di Noi – Principali Notizie

Rassegna StampaThe Great Complotto Radio continua ad incuriosire in Italia e all’estero, vi riportiamo le ultime pubblicazioni che vanno ad aggiungersi alle precedenti in ordine cronologico. Grande successo per l’iniziativa della radio e grande interesse suscitato dall’operazione. Vista l’inaspettata risposta ottenuta, continueremo periodicamente ad aggiornare la lista di pubblicazioni.

 

 


17 SETTEMBRE 2013
radio24thegreatcomplottoradio.com
Intervista a Radio 24. Minuto 19,15.

http://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=2&idpuntata=gSLAfe19U&date=2013-09-07&idprogramma=giovani-talenti

 

 

 


news aise

17 SETTEMBRE 2013

thegreatcomplottoradio.com
Siamo stati pubblicati dall’Aise.

http://www.aise.it/italiani-nel-mondo/comunita/153674-thegreatcomplottoradiocom-online-la-radio-per-giovani-italiani-emigrati.html

PORDENONE\ aise\ – Riunire giovani italiani, emigrati all´estero, e dare loro voce in radio. Questa é l`idea nata e sviluppata da Stefano Diana, cuoco e DJ che vive a Stoccolma, eLuca Ceolin, direttore artistico e fondatore di “The Great Complotto Radio”, accessibile attraverso la rete all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.com.

Le prime trasmissioni sono iniziate lo scorso febbraio e sono andate in onda fino all’estate. Sette i programmi di questo primo ciclo: Stefano, come detto, da Stoccolma; Vincenzo, pittore emergente, a Londra, stessa città dove vive Francesca, cantante della band indie The Cellophane Flowers; Cristina, pianista professionista a Madrid; Floriana, laureata con lode a Dublino; Lara, fotografa a Parigi; ed infine Andrea e Linda, giornalisti e bloggers che da Beirut raccontano le movimentate situazioni del Medio Oriente, così delicate nell`equilibrio socio-economico mondiale.

“Le trasmissioni, tutte autogestite ed autoprodotte, offrono uno spazio settimanale indipendente, in cui ognuno può liberamente condividere le proprie esperienze ed esprimere il proprio punto di vista”, spiega Diana. “L’estate appena trascorsa è stata prolifica di contatti, e molti altri espatriati si sono avvicinati con entusiasmo al fine di partecipare alle attività della radio”.

Ecco allora che dal prossimo 1 ottobre il palinsesto accoglierà altre nuove voci di giovani emigrati: Alessandra, da 5 anni residente a Manchester; ”Gli Zii d`America” Luca e Carlo, ricercatori a New York e Philadelphia; Dario in onda dal Messico; Sebastiano, DJ, da Osaka; e Giuseppe, compositore e pianista di livello internazionale, trasferitosi da Napoli a Madrid.

Tra Italia ed estero, invece, si divide il gruppo del blog “Quattrogatti.info”, ricercatori universitari ed esperti di politica, già regolarmente ospitati da “Ilfattoquotidiano.it” e “Huffington Post”, che sperimenteranno il mezzo radiofonico per far conoscere i risultati delle loro ricerche su attualità, economia e società, presenti sul loro sito.

“Tante trasmissioni dall`estero – sottolinea Diana – per fare emergere un`Italia che vive fuori dall`Italia, quella emigrata negli ultimi anni, quella, principalmente, giovane e laureata, che sceglie l`estero per intravedere una prospettiva sul futuro, che si fatica a trovare in patria a causa di un sistema politico ed economico per cui il lavoro non c’è, o è precario, o è malpagato, e a causa di determinate logiche culturali di cui in tanti oggi stanno dibattendo”.

Dall’estero, certo, ma anche dall’Italia: “perché – spiega ancora Diana – l’idea è quella di offrire spazi liberi ed indipendenti a giovani motivati che responsabilmente condividano pubblicamente quanto di meglio possano esprimere”.

Protagonisti saranno Rosantique, pin-up DJ lombarda, reduce da un tour electro-swing europeo; Nicole da Bari; Aisha e Gloria da Padova; Matteo e Valentina da Milano; Sergio da Firenze; il duo Ferrari-Didoni, noti musicisti a livello nazionale con Pietro Ubalbi, attore e doppiatore.

Per finire, le trasmissioni da Pordenone, la città dove è nata la radio ed il Great Complotto (l’unico vero movimento punk sviluppatosi in Italia dalla fine degli anni Settanta).

Molti di loro sono DJ che regolarmente suonano nei locali, segno evidente della forte vocazione musicale del territorio: i suoni elettronici di AcidGuys, le selezioni musicali tematiche di E.Sist DJ, Enrico e Rocco di ”This Is The Place”, le nuove trasmissioni ”Diggin´ Deeper”, ”Raccolta Differenziata” e ”Tre Civette Sul Comó”, ed ”Alternative Nation”, il salotto radiofonico in onda dalla sede della radio, che invitiamo a contattare per partecipare alla diretta.

Il palinsesto completo è consultabile all’indirizzo web: http://www.thegreatcomplottoradio.com/wordpress/palinsesto/. (aise)


News- Radio3MondoAscolta:

      intervistaradio3mondo

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The Great Complotto Radio va in RAI. Lunedì 29 aprile, in diretta su Radio 3 Rai alle 11:00, Anna Maria Giordano intervista Stefano Diana. La trasmissione è la storica Radio 3 Mondo ed il tema principale che i nostri tratteranno è lavoro e giovani espatriati, ma Stefano parlerà  anche della radio e dei suoi importanti risultati raccolti in questi mesi dal lancio del nuovo progetto “Visto Da Fuori” e le trasmissioni mandate in onda da varie città Europee.


Giovani On Air – TheGreatComplottoRadio

Pubblicato da Unione Italiani nel Mondo su 27 Marzo 2013

http://uimagazine.overblog.com/giovani-on-air-thegreatcomplottoradio

diconodinoi-uimagazine

Live from Stoccolma, Parigi, Dublino, Londra, Madrid. Cinque diverse città, un unico obiettivo: far emergere l’Italia giovane, quella degli under 30 che hanno deciso di lasciare il nostro Paese per fare esperienza all’estero. Sono loro i protagonisti del fenomeno della c.d. nuova emigrazione, ogni anno infatti circa 50 mila italiani emigrano all’estero in cerca di un opportunità per il futuro. “Ma, la crisi e la mancanza di lavoro non sono gli unici motivi che spingono i nostri giovani ad emigrare”, ne parla Stefano Diana, speaker radiofonico nonché ideatore, insieme a Luca Ceolin – Station Manager – dell’iniziativa The Great Complotto Radio. ” Studiando meglio il fenomeno, ci si rende conto che il problema è la mancanza di un sistema per il quale, attraverso il lavoro, un ragazzo possa riuscire a programmare il proprio futuro”. Ed è proprio da questa fotografia che nasce l’idea di dare l’opportunità ai giovani emigrati, di avere uno spazio radiofonico entro il quale raccontare la propria esperienza, condividere le proprie passioni. Tra musica e letteratura, Cinema e Politica, i giovani si incontrano “on air” in totale libertà. L’iniziativa sta riscuotendo sempre più successo, tanto che, alle trasmissioni già attive, si aggiungeranno nuove collaborazioni da Canada, Australia, India e Brasile. Per chi volesse condividere la propria esperienza dall’estero l’indirizzo a cui scrivere è vistodafuori.stefano@gmail.com


 

10/4/2013

http://www.voglioviverecosi.com/index.php?storie-e-racconti-dal-mondo-racconti-inusuali-raccolte-sui-mezzi-d-informazione_54%2Fweb-radio-che-parlano-di-italiani-nel-mondo-the-great-complotto-radio_1376%2F

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THE GREAT COMPLOTTO RADIO, LA WEB RADIO CHE DÀ VOCE AGLI ITALIANI NEL MONDO

“The Great Complotto Radio”, il grande complotto messo in moto da Stefano Diana, un giovane italiano espatriato a Stoccolma. La sua idea? Riunire giovani italiani emigrati all’estero e dare loro voce in una web radio, offrendo l’opportunità di esprimere la propria creatività, in uno spazio autoprodotto ed autogestito. Un’idea vincente che ha raccolto una media di 18.000 visitatori al mese, un progetto che punta all’internazionalità, a diventare un punto di incontro per tutti i giovani, a dare “voce” agli italiani sparsi nel mondo.

Stefano, come e quando nasce l’idea di creare una web radio?
L’idea nasce nel 2007 per dare spazio ad artisti che non trovavano spazio nei network radiofonici nazionali italiani. Tutto mantenendo lo spirito libero e punk che aveva contraddistinto la fine degli anni ‘70, non a caso, la radio prende il nome proprio dal The Great Complotto pordenonese, la nostra città di origine.

Ma soprattutto come è nata l’idea di creare una radio in grado di “Riunire giovani italiani emigrati all’estero e dare loro voce in radio” ?
L’idea di riunire giovani italiani emigrati all’estero nasce semplicemente dalla mia esperienza personale, perché, prima di cominciare questo nuovo palinsesto da febbraio 2013 con diversi programmi dall’estero, già trasmettevo da Stoccolma, la città dove vivo e lavoro, e quindi ci é venuto in mente di dare l’opportunità anche ad altri ragazzi, nella mia stessa situazione, di avere uno spazio proprio attraverso il quale condividere le loro esperienze.

Decisamente una bella idea! Perché il nome “the Great Complotto radio”?
“The Great Complotto” é un movimento artistico giovanile, per lo più musicale, nato a Pordenone, la città dove abbiamo concepito la nostra radio, dalla fine degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta. L’unico vero movimento punk nato e sviluppatosi in Italia: un gruppo dei giovani di allora, che hanno respirato l’aria di cambiamento di quegli anni e ne hanno dato un’espressione attraverso la musica punk.

Chi c’è oltre te dietro questo progetto?
C’è un fantastico gruppo di giovani che, da Pordenone, ha dato vita ed ha sviluppato l’idea di un sito (www.thegreatcomplottoradio.com), da cui non solo si può accedere all’ascolto di una radio libera e indipendente 24 ore al giorno, ma che è anche un blog in cui i ragazzi, che desiderano collaborare, possono scrivere e recensire di musica, di arte, di cinema, di libri, di mostre, di eventi: uno spazio d’opinione culturale al quale invitiamo tutti a partecipare attivamente.

Quali sono gli argomenti trattati nelle vostre trasmissioni?
Siamo molto variegati, perché diamo l’opportunità di esprimere liberamente la propria creatività a tutti coloro che desiderano parteciparvi: abbiamo una trasmissione che ci offre l’ascolto della musica underground di Londra, abbiamo una pianista professionista che spesso e volentieri ci propone musica classica, c’è l’assiduo lettore che tratta di letteratura, c’è chi parla di politica, chi di cinema, una trasmissione sulla musica indipendente nazionale ed internazionale, un’altra riguardo il genere swing anni Venti, un’altra ancora sulla musica elettronica ed infine, essendo una radio accessibile attraverso il web in tutto il mondo, abbiamo anche una trasmissione in lingua inglese.

Sono tutte trasmissioni dall’estero?
Al momento abbiamo sei trasmissioni dall’estero (Stoccolma, Londra, Madrid, Dublino, Parigi) e questa rosa si amplierà da ottobre con nuovi inserimenti dall’India, dal Giappone, dall’Australia e dalle Americhe. L’internazionalità è sicuramente una direzione verso la quale vogliamo spingerci. Tuttavia non é necessario vivere all’estero per partecipare alla nostra attività, anzi nel nostro palinsesto già ci sono diversi programmi che trasmettono dall’interno dei confini nazionali. In un’Italia dove, purtroppo e spesso, i giovani sono visti come degli immaturi perditempo, fannulloni e frivoli, noi vogliamo dare loro l’opportunità, un’ora alla settimana, attraverso uno spazio libero in radio, di proporre il meglio di sé, condividendo le proprie idee e le proprie passioni, in uno spazio autoprodotto ed autogestito.
Da quando tutto ha avuto inizio ad ora, quali sono i riscontri ottenuti?
Non nascondiamo la nostra grande soddisfazione di avere saputo, nel giugno dell’anno scorso, di essere tra le web radio più seguite per contatti, una media di 18.000 visitatori al mese che ultimamente stiamo incrementando, grazie all’interesse di diversi media nazionali ed internazionali.

Quali sono gli obiettivi che intendete raggiungere?
L’obiettivo principale è quello di diventare un network, un punto di incontro tra giovani, italiani e non italiani, in Italia e all’estero, al fine di condividere le proprie esperienze, le proprie passioni, parlare principalmente di musica, ma anche di arte, letteratura, cinema e di tutto quello che è legato all’ambito culturale.
I vostri ascoltatori a quale target appartengono?
E’ difficile fare un identikit preciso. Siamo molto sorpresi, per esempio, di vedere che il 30% dei nostri visitatori vive negli Stati Uniti e circa il 25% nel resto del mondo (il resto, ovviamente dall’Italia). Non abbiamo mai investito in pubblicità o fatto piani di marketing precisi. Il passaparola è la nostra arma vincente.

Riuscite a creare contatti con coloro che hanno deciso di lasciare l’Italia per trasferirsi altrove?
Direi che nascono spontaneamente nuove relazioni di amicizia tra coloro che partecipano alle attività di thegreatcomplottoradio.com e questo è qualcosa di bellissimo e di inaspettato per tutti, indipendentemente dal fatto di essere in Italia o all’estero.

Da quel che ci hai raccontato sono tanti i progetti realizzati e molti ancora quelli da realizzare, ma l’entusiasmo di certo non manca. E noi di Voglio Vivere Così non possiamo che fare a tutti voi di The Great Complotto Radio un grosso in bocca al lupo!

Per contattare Stefano:
vistodafuori.stefano@gmail.com
Intervista a cura di Nicole Cascione

 


 

09/04/2013 http://scappiamo.net/una-radio-web-che-da-voce-agli-italiani-allestero-stefano-racconta/

news-articoloscappiamoinaustria

Una radio web che dà voce agli italiani all’estero, Stefano racconta
Stefano Diana organizza la programmazione di una radio web libera e cerca di dare voce agli italiani che si trovano all’estero. The Great Complotto Radio, questo il nome del progetto, sta già trasmettendo diversi programmi radio internazionali, rispettivamente da Londra, Parigi, Madrid, Dublino, e Stoccolma. Poichè l’Austria manca ancora all’appello, chiunque di voi fosse interessato a collaborare può saperne di più leggendo la nostra intervista con Stefano e utilizzando i contatti riportati a fondo pagina.

Stefano, come e quando nasce l’idea di creare una web radio?
L’idea nasce nel 2007 per dare voce agli artisti italiani che non trovano spazio nei network radiofonici nazionali. La radio ha lo stesso spirito libero e punk delle radio fine anni ’70, e prende il nome dal The Great Complotto di Pordenone, la nostra città d’origine.

Perché il nome The Great Complotto Radio?
The Great Complotto è un movimento artistico giovanile, per lo più musicale, che si è sviluppato a Pordenone dalla fine degli anni Settanta. Per noi è un riferimento importante non solo perché siamo pordenonesi, ma anche perché è stato l’unico vero movimento punk in Italia: un gruppo di giovani di allora ha respirato l’aria del cambiamento di quegli anni e ne ha dato un’espressione artistica attraverso la musica punk.

Come mai volete “riunire giovani italiani emigrati all’estero e dar loro voce in radio”?
L’idea parte dalla mia esperienza personale, perché prima di cominciare il nuovo palinsesto con i programmi dall’estero da febbraio 2013, già trasmettevo da Stoccolma, la città dove ora vivo e lavoro. Quindi ci è venuto in mente di dare un’opportunità anche ad altri ragazzi nella mia stessa situazione, affinchè avessero uno spazio artistico dove condividere le loro idee e produzioni.

Chi sono i vostri ascoltatori?
Difficile dirlo. Siamo molto sorpresi, per esempio, di vedere che il 30% dei visitatori del nostro sito vive negli Stati Uniti, il 25% si connette da altri Paesi esteri, ed il resto dall’Italia. Non abbiamo mai investito in pubblicità o fatto piani di marketing o divulgazione precisi. Il passaparola di quanto di buono facciamo è stato la nostra arma vincente.

Chi c’è oltre a te dietro questo progetto?
C’è un fantastico gruppo di giovani che ha dato vita e sviluppato un sito web attraverso cui non solo si può ascoltare una radio libera e indipendente 24 ore su 24, ma anche si può partecipare ad un blog in cui chi vuole può scrivere e recensire articoli di musica, arte, cinema, libri, mostre, eventi. Uno spazio d’opinione culturale al quale invitiamo tutti a partecipare attivamente!

Quali argomenti trattate nelle vostre trasmissioni?

Si parla un po’ di tutto, perché ciascuno possa esprimere la propria creatività come crede. Abbiamo una trasmissione sulla musica underground di Londra, un’amico pianista di professione ci propone spesso musica classica, c’è chi parla di letteratura, chi di cinema. Abbiamo anche una trasmissione sulla musica indipendente nazionale ed internazionale, un’altra riguardo il genere swing anni ’20, un’altra sulla musica elettronica. Dato che trasmettiamo attraverso il web in tutto il mondo, abbiamo anche una trasmissione in lingua inglese.

Trasmettete solo dall’estero?
Al momento abbiamo trasmissioni da Stoccolma, Londra, Madrid, Dublino, e Parigi, ma da ottobre avremo nuovi inserimenti dall’India, dal Giappone, dall’Australia e dalle Americhe. L’internazionalità è sicuramente una direzione verso la quale vogliamo spingerci. Tuttavia non è necessario vivere all’estero per partecipare alle nostre attività! Infatti, nel nostro palinsesto già ci sono diversi programmi che trasmettono dall’interno dei confini nazionali. In un’Italia dove purtroppo i giovani sono spesso visti come immaturi e perditempo, fannulloni o “bamboccioni”, noi vogliamo invece dare voce a questi giovani, attraverso uno spazio libero in radio di un’ora alla settimana. Uno spazio autoprodotto e autogestito.
Stefano, ci fai un bilancio del vostro successo ad oggi?
Non nascondo la grande soddisfazione di avere saputo, nel giugno dell’anno scorso, che siamo tra le web radio più seguite, con una media di 18.000 visitatori al mese, che ultimamente sta crescendo anche grazie all’interesse dei media nazionali e internazionali. Per esempio, su di noi è uscito un articolo dell’Associazione Italiana Stampa Estero e si è parlato dei nostri programmi perfino su una radio australiana!

I vostri obiettivi futuri?

L’obiettivo principale è quello di diventare un network, un punto di incontro tra giovani italiani e non, in Italia come all’estero, al fine di condividere le proprie esperienze, le proprie passioni, parlare e fare divulgazione culturale di musica, arte, letteratura, cinema.

Avete contatti con chi ha lasciato l’Italia per l’estero?
Sono nate e nascono molte relazioni di amicizia tra coloro che partecipano a The Great Complotto Radio e questo è bellissimo, a prescindere dal fatto di essere in Italia o all’estero. Vorrei a tal proposito cogliere l’occasione per dare riferimenti a chi dei vostri lettori volesse contattarci.

Ecco qui i contatti per chi è interessato a questo bel progetto di web radio:
Thegreatcomplottoradio.com – sezione Collabora con noi
Ascolta la diretta
Stefano Diana – vistodafuori.stefano@gmail.com


 

Articolo  07/04/2013

http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/Europa/Articoli/dalmondoecono/radioapr13

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The great complotto radio

«The great complotto radio» è da un paio di mesi polmone e gola dei giovani che vivono fuori dall’Italia. Dal 4 febbraio 2013 è accessibile via internet all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.com

Mentre l’Italia sembra perdere i pezzi, incapace di trattenere le nuove generazioni, altrove qualcosa si muove grazie all’iniziativa e creatività giovanile.

Migliaia di giovani diplomati o laureati, ricchi della loro età, sogni e progetti, di una o due lingue straniere, si spargono ai quattro venti. Un fenomeno non nuovo, a dire la verità, ma ciclico. Lo si rintraccia a ogni generazione e denuncia come il Bel
Paese non sia riuscito, dal 1600 a oggi, a regolare l’emigrazione, fenomeno sociale ed economico che risulta l’unica grande e pacifica rivoluzione italiana.

Giovani italiani sparsi nel mondo, unitevi! O uniamoci, senza isolarci dalla cultura e socialità del Paese in cui viviamo. È questo l’invito che sembra giungere da una stazione radiofonica avviata a Stoccolma da due giovani «espatriati» italiani.

«The great complotto radio» è da un paio di mesi polmone e gola dei giovani che vivono fuori dall’Italia: qui si raccolgono le esperienze dell’«espatrio giovanile» contemporaneo. L’idea di Luca Ceolin, direttore artistico o station manager, e di Stefano Diana, cuoco, deejay e organizzatore della programmazione da Stoccolma, è «dare voce ai giovani italiani all’estero». Dal 4 febbraio 2013 The Great Complotto Radio è accessibile via internet all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.com

Da Parigi a Madrid, Londra e Dublino, Italia e Germania giungono servizi su politica e musica classica, fotografia, rock e letteratura. L’iniziativa sta riscuotendo un grande interesse, non solo tra i giovani. Dal Canada alla Francia, Australia e India, Brasile e Giappone giungono le voci dei giovani italiani nel Mondo, di una generazione che in patria difficilmente trova ascolto e strutture che ne ospitino tensioni e creatività. Per non parlare di un’attività retribuita che permetta di programmare il proprio futuro.

Da non dimenticare: la realtà di www.thegreatcomplottoradio.com è completamente autofinanziata.

Indirizzi utili:
web: www.thegreatcomplottoradio.com
facebook: The great complotto radio
Mail: vistodafuori.stefano@gmail.com

a cura di Luigi Rossi (Bochum)
www.luigi-rossi.com


 

Articolo La Repubblica 24/03/2013

La Repubblica 24-03-2013


 

23 Marzo 2013 – INTERVISTA  RADIO COLONIA ITALMONDO  (visita il sito)

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 Ascolta :

      intervista_italmondo_radio

RADIO COLONIA ITALMONDO

Si chiama The great complotto radio e vuole dare voce a tutti i giovani italiani che hanno lasciato il loro Paese.

Trasmissioni da tutto il mondo per Great Complotto
L’idea nasce da Luca Ceolin, direttore artistico, e da Stefano Diana, cuoco e Deejay. Entrambi fanno da anni radio per pura passione e così, quando Stefano si trasferisce da Pordenone a Stoccolma per lavoro, decidono di invitare ragazze e ragazzi che emigrano all’estero a produrre trasmissioni autogestite da diverse città d’Europa. Da Madrid a Londra, da Dublino a Parigi i temi che si possono ascoltare sono tra i più diversi: dalla politica alla letteratura, dalla musica classica alla fotografia. Il progetto sembra aver riscosso molta attenzione ed interesse, tanto che sono sempre di più i giovani che vi vogliono aderire: dal Canada, dall’Australia, dall’India, dal Giappone e dal Brasile sono già in scaletta nuove collaborazioni. Il tutto è completamente autofinanziato.

Vedi Sito:

http://www.funkhauseuropa.de/sendungen/radio_colonia/rc_little_italy/2013/03/130312_great_complotto_radio.phtml


22 Marzo 2013 – INTERVISTA www.sbs.com.au

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La nuova emigrazione alza la voce sulla radio digitale

Il cuoco e speaker radiofonico, Stefano Diana, è una delle voci di una radio digitale con sede in Italia che trasmette 24 ore su 24, da diverse parti dell’Europa. The Great Complotto Radio cerca voci e storie della nuova emigrazione italiana anche in Australia.

Ascolta l’intervista: “Marina Freri, giornalista dell’emittente SBS, intervista Stefano Diana, responsabile della programmazione di The Great Complotto Radio”.

      intervista sbs italiano

 


 

22 Febbraio 2013 – INTERVISTA  PNBox (Visita il Sito)

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E’ da un po’ che le sue trasmissioni fanno rumore, che se ne parla… e se ne ascolta le numerosissime rubriche; e ultimamente The Great Complotto Radio, la radio che trasmette via web, sembra aver catturato anche l’attenzione delle testate giornalistiche nazionali. Accomodato nel salottino di Pnbox, Stefano Diana, uno dei fondatori, ci parla apertamente del funzionamento di The Great Complotto Radio… Sintonizzati sulla radio made in Pordenone!

http://www.youtube.com/watch?v=QW8LlmR544o


Il Comune di Padova sul sito dedicato a Progetto Giovani (Visita il sito)

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Riunire giovani italiani, emigrati all´estero, e dare loro voce in radio.
Questa é l’idea nata da Stefano Diana e Luca Ceolin.
Il primo é cuoco e DJ che vive a Stoccolma, il secondo é direttore artistico e fondatore di The Great Complotto Radio, accessibile attraverso la rete allindirizzo www.thegreatcomplottoradio.com.

“Il Sole 24 Ore scrive che sono almeno 50.000 gli italiani che lasciano il Belpaese ogni anno, per lo piú giovani, per lo piú laureati.
Siamo il secondo Paese in Europa per numero di emigrati, dietro la Romania.
Pensate, cittá intere come Matera, Siena, Venezia, che ogni anno si svuotano completamente proprio degli elementi su cui dovrebbe contare di piú, per dare la migliore prospettiva possibile ad una societá, quella italiana, in forte affanno nell´ultimo decennio.

Una prospettiva sul futuro, che i giovani che decidono di lasciare l’Italia, faticano a trovare in patria, a causa di un sistema politico ed economico per cui il lavoro non c’è, o é precario, o é malpagato, e a causa di determinate logiche culturali, secondo le quali se sei giovane, non sei all´altezza, inquadrato come un immaturo con scarse competenze.

Ecco che allora molti decidono di partire, destinazioni diverse, spesso alla cieca, ma con una volontá di ferro, che consente loro di trovare lavoro e ben inserirsi in terre piú o meno lontane.

Stefano, come detto, cuoco a Stoccolma,
Vincenzo, pittore emergente, a Londra,
stessa cittá dove vive Francesca, cantante della band indie The Cellophane Flowers,
Cristina, pianista professionista a Madrid,
Floriana, laureata con lode a Dublino,
Lara, fotografa a Parigi.

Ci saranno poi collaborazioni dal Canada, Australia, India e Brasile, ed infine, trattandosi di una web-radio, che trasmette in tutto il mondo, non poteva mancare anche un programma in inglese,
condotta da Simon, di Liverpool, concittadino della band che ha fatto piú di tutti la storia della musica: i Beatles.

Alcuni di loro sono pordenonesi, come gli altri DJ della radio, Enrico, Rocco, Andrea, DJ E.Sist, Acidguys, tutti nati a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, proprio il periodo in cui a Pordenone si sviluppava l’unico vero movimento punk in Italia: The Great Complotto, di cui la radio prende il nome non a caso.

Stiamo ancora cercando nuove voci che vogliano condividere la loro esperienza dall´estero, se volete partecipare alla programmazione scrivete avistodafuori.stefano@gmail.com

Informazioni:
sul web: www.thegreatcomplottoradio.com
Pagina facebook: The great complotto radio

Vedi il sito:

www.progettogiovani.pd.it/progettogiovani/index.php?option=com_content&view=article&id=1377%3Agiovani-italiani-emigrati-ecco-le-voci-di-the-great-complotto-radio&catid=2%3Alesegnalazioni&Itemid=537


Il sito del Comitato Giovani Veneti comitatogiovaniveneti.blogspot.it/

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Riunire giovani italiani, emigrati all´estero, e dare loro voce in radio.
Questa é l´idea nata da Stefano Diana e Luca Ceolin.

Il primo é cuoco e DJ che vive a Stoccolma, il secondo é direttore artistico e fondatore di The Great Complotto Radio, accessibile attraverso la rete all´indirizzowww.thegreatcomplottoradio.com.

continua come sopra…


Il sito della Fondazione Comunità Next www.comunitanext.org/2013/02/voci-e-storie-di-giovaniitaliani-allestero/

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Voci e storie di giovani
italiani all’estero

Stoccolma – Dal 4 febbraio la radio “The Great Complotto Radio”, accessibile via internet all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.com, dà spazio alle voci dei giovani italiani emigrati all’estero per studio o per trovare sbocchi professionali i cui margini sono in Italia sempre più esigui. L’iniziativa è frutto di un’idea di Stefano Diana, cuoco e dj italiano residente a Stoccolma, e Luca Ceolin, direttore artistico e fondatore della radio che porta il nome del movimento punk sviluppatosi a Pordenone nella seconda metà degli anni Settanta. Hanno già aderito al progetto Vincenzo, pittore emergente a Londra, insieme a Francesca, cantante della band indie The Cellophane Flowers, Cristina, pianista professionista a Madrid, Floriana, laureata con lode a Dublino, Lara, fotografa a Parigi, ma la radio è ancora alla ricerca di nuove voci che vogliano condividere la loro esperienza all’estero. Previste collaborazioni da Canada, Australia, India e Brasile da parte di pordenonesi e dj della radio, ed un programma in inglese condotto da Simon, residente a Liverpool, città dei Beatles. “Il Sole 24 Ore scrive che sono almeno 50.000 gli italiani che lasciano il Belpaese ogni anno, per lo più giovani, per lo più laureati – si legge nell’articolo che annuncia il nuovo progetto. “Siamo il secondo Paese in Europa per numero di emigrati, dietro la Romania. Pensate, città intere come Matera, Siena, Venezia, che ogni anno si svuotano completamente proprio degli elementi su cui dovrebbe contare di più, per dare la migliore prospettiva possibile ad una società, quella italiana, in forte affanno nell’ultimo decennio”. La nuova programmazione va in onda dal 4 Febbraio 2013, da lunedì al venerdì tra le 15 e le 17, repliche il sabato e la domenica dalle 12 alle 18. Per chi volesse collaborare è disponibile l’indirizzo e-mail: vistodafuori.stefano@gmail.com. (Inform)


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GIOVANI, ITALIANI, EMIGRATI, ECCO LE NUOVE VOCI DI “THE GREAT COMPLOTTO RADIO”
Riunire giovani italiani, emigrati all’estero e dar loro voce in radio. Questa è l’idea nata da Stefano Diana e Luca Ceolin.
Il primo, cuoco e DJ, vive a Stoccolma, il secondo, di Pordenone, è direttore artistico e fondatore di “The Great Complotto Radio”,
accessibile attraverso la rete all’indirizzowww.thegreatcomplottoradio.com

Continua come sopra…


Il sito Italiansinfuga

Banner - italiansinfugaRiunire giovani italiani, emigrati all’estero, e dare loro voce in radio.

Questa è l’idea nata da Stefano Diana e Luca Ceolin.

Il primo è cuoco e DJ che vive a Stoccolma, il secondo è direttore artistico e fondatore di The Great Complotto Radio, accessibile attraverso la rete all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.com.

continua come sopra…

www.italiansinfuga.com/2013/01/30/giovani-italiani-emigrati-ecco-le-nuove-voci-di-the-great-complotto-radio/


Siamo stati pubblicati dall´Agenzia Internazionale Stampa Estero!!!

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http://www.agenziaaise.it/italiani-nel-mondo/71-informazione/135530-the-great-complotto-radio-dallestero-le-nuove-voci-dei-giovani-italiani-emigrati.html

ROMA\ aise\ – Riunire giovani italiani emigrati all’estero e dare loro voce in radio. Questa è l’idea nata da Stefano Diana e Luca Ceolin, rispettivamente: cuoco-DJ residente a Stoccolma, il primo; direttore artistico nonché fondatore di “The Great Complotto Radio” (www.thegreatcomplottoradio.com), il secondo.

“Sono almeno 50mila gli italiani che lasciano il Belpaese ogni anno, per lo più giovani, per lo più laureati: – informano gli autori del progetto radio – siamo il secondo Paese in Europa per numero di emigrati dietro la Romania. I giovani che decidono di lasciare l’Italia faticano a trovare lavoro in patria, a causa di un sistema politico ed economico per cui il lavoro non c’è, o è precario, o è malpagato, e a causa di determinate logiche culturali, secondo le quali se sei giovane, non sei all’altezza, inquadrato come un immaturo con scarse competenze. Ecco che allora molti decidono di partire, destinazioni diverse, spesso alla cieca, ma con una volontà di ferro, che consente loro di trovare lavoro e ben inserirsi in terre più o meno lontane”.

Tra loro ci sono gli ideatori del nuovo progetto radio: Stefano (cuoco a Stoccolma),  Vincenzo, pittore emergente a Londra, Francesca, cantante della band indie The Cellophane Flowers a Londra, Cristina, pianista professionista a Madrid, Floriana, laureata con lode a Dublino, Lara, fotografa a Parigi.

Non mancheranno collaborazioni dal Canada, Australia, India e Brasile, ed infine, trattandosi di una web-radio, che trasmette in tutto il mondo, è previsto anche un programma in inglese, condotta da Simon, di Liverpool.

Alcuni dei protagonisti del nuovo progetto radio sono pordenonesi, come gli altri DJ della radio, Enrico, Rocco, Andrea, DJ E. Sist, Acidguys, tutti nati a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80, periodo in cui a Pordenone si sviluppa il movimento punk “The Great Complotto”, di cui la radio non a caso prende il nome.

La nuova programmazione va in onda dal 4 febbraio dal lunedì al venerdì tra le 15 e le 17, in replica il sabato e la domenica dalle 12 alle 18. (aise)


Primi in Italia!!
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CORDENONS. Con una media di 18 mila visitatori al mese (ma si arriva anche a 22 mila), The Great Complotto Radio si conquista l’Olimpo delle web radio italiane più ascoltate, trasmettendo dal rock indie alla vecchia e buona musica dei ’70, fino al metal o al reggae o alla drum’n’bass. Progetto multimediale nato nel 2006 a Pordenone, nell’ambito del Deposito Giordani, su iniziativa dell’associazione Sonic Pro, il suo decollo ha di fatto coinciso due anni fa con il trasferimento dello studio nei locali dello Spazio giovani di Cordenons.

Tutto merito di una squadra di giovani, rigorosamente autodidatti, che alla radio dedicano parecchio del loro tempo libero. «In due anni siamo cresciuti molto – riferisce Alberto Vedoato, trentenne di Cordenons, anima della radio –, e grazie ad un gruppo di collaboratori appassionati e preparati siamo riusciti a creare una realtà seguitissima». Assieme a lui ci sono Massimo Nutini, Alberto Gardonio, Letizia Cigagna e i fratelli Luca e Maurizio Ceolin: ragazzi dai 27 ai 35 anni che possono contare su un buon numero di giovanissimi per recensioni di cd e concerti. «Facciamo tutto in economia – afferma Vedoato –, e anche in questo sta la soddisfazione di esserci conquistati la fiducia degli ascoltatori, ma anche delle case discografiche, che ci inviano materiale da recensire e da promuovere, piuttosto che delle agenzie di organizzazione eventi. Non facciamo pubblicità – precisa Vedoato –, ma in cambio di una recensione, per esempio, riceviamo gli accrediti per i concerti». The Great Complotto Radio, all’indirizzo www.thegreatcomplottoradio.weebly.com, ragiona come un semplice blog, ma è soprattutto una radio on line che trasmette 24 ore su 24. «E’ il sistema più facile da gestire – spiega Vedoato –. In studio, in pratica una stanza dello Spazio giovani, prepariamo il palinsesto con i brani e gli stacchi, che poi gira automaticamente. La nostra filosofia è intervallare sempre ad artisti più o meno noti – sottolinea – gli emergenti, soprattutto locali». Tra le collaborazioni, quella con la Fiera della musica di Azzano, il cui contest verrà trasmesso anche quest’anno in diretta on line dalla radio cordenonese. (Milena Bidinost)


The great complotto radio: pubblicati anche in INDIA!!!!
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Recensione – Majakovich – Il primo disco era meglio

Recensione_Majakovich

Artista: Majakovich
Anno: 2014
Durata: 41 minuti

Una delle prime cose che salta subito all’orecchio ascoltando il disco di Majakovich è l’andamento di quest’album. Una varietà di ritmi e velocità che sembrano rappresentare un’onda. Cambiamenti di velocità che non addormentano o rallentano eccessivamente l’album, anzi  riescono a mantenere alta l’attenzione per chi, come me, non ha una gran passione nell’ascoltare un disco che mantiene sempre la stessa intensità. C’è un’alternanza quindi di riff veloci e forti, con tanta energia mista alla rabbia dei testi da voler esprimere (Devo far presto, La verità, Cristo), a brani più tranquilli (Colei che ti ingoia, Ufo, Ho già deciso) che danno il tempo di prendere fiato.

 

Il primo disco era meglio” è un album che scorre veloce, con parole chiare, a volte provocatorie (il titolo in primis), per la prima volta in italiano per Majakovich, e tante parti che richiamano ad un cantato di gruppo, voluto o meno, quasi a voler allargare il sentimento dei testi a chiunque li ascolti. Un disco che coinvolge ed invoglia ad essere riascoltato più volte, per cogliere a pieno i testi, che con un italiano diretto e semplice, uniti ad una coralità e cantabilità non da meno, non esitano ad essere facilmente ricordati anche sono dopo pochi ascolti. Il disco si chiude con Prodezze, brano di 5 minuti e 20 con un testo che potrebbe tranquillamente essere una poesia. Durante la traccia si vuole dare molto spazio ai suoni ed alla parte strumentale, che rappresenta una vera e propria conclusione di un lavoro. Prodezze accompagna l’ascolto verso la chiusura del disco in un modo più che appropriato.

In una malinconica Era meglio il gruppo canta:“Senza vestito eri meglio. Quando era meglio, era meglio. Il primo disco era meglio. Giovani dentro era meglio.” Sicuramente i Majakovich sono cresciuti, ma non sono sicuro che giovani dentro fosse meglio. A voi il giudizio.

Marco Mati e Stefano Morelli – SPLIT

UnknownSPLIT é un album diviso in due, che presenta due cantautori esordienti diversi per stile: Marco Mati e Stefano Morelli, che presentano sei pezzi ciascuno.

Marco Mati propone allegria e spensieratezza tra Reggae, Funk e Dub, pezzi di immediata empatia per un pubblico giovane e solare. Il suono della chitarra acustica é protagonista in un disco che viene arricchito anche da fiati e cori. Una prova decisamente positiva da parte del cantautore milanese, trasferitosi a Roma, che oltre ad avere scritto ed interpretato i pezzi, ne é anche arrangiatore. Dovesse confermare la personalità emersa da questo EP, anche dal vivo sul palco, siamo sicuri che risentiremo parlare spesso di questo giovanotto coi rasta. Cinque brani su sei sono cantanti in inglese, il passaporto necessario per tentare di proporsi anche fuori dai confini italici: il sound é quello giusto. Unica nota stonata, a dire il vero, é proprio il brano in italiano, fuori dallo schema.

Molto diversa la proposta di Stefano Morelli, più intima e calda: un songwriter pop, a tratti malinconico, da ascoltare durante quel tipo di notti in auto senza meta, riflessioni allo specchio sulla propria vita. Saremmo curiosi di ascoltarlo dal vivo, nel palcoscenico adatto al suo genere: piccoli club a luci soffuse. Emerge una ricerca su un proprio stile appena cominciata: di sei brani proposti, infatti, tre sono in inglese, due in italiano, ed uno in napoletano, che denota un forte attaccamento alla propria terra ed alle proprie origini. Una sperimentazione che porterà i suoi frutti, necessaria per un esordiente.

Un album, proposto dall`etichetta Lapidarie Incisioni, che coglie nel segno, e propone due voci convincenti.

 

http://www.lapidarieincisioni.bigcartel.com/product/split-marco-mati-stefano-morelli

2 CELLOS, QUANDO VIVALDI E MOZART INCONTRANO GLI AC/DC

DSC_0117_photo credit Simone Di LucaIl duo di violoncellisti prediletti di Sir Elton John conquista l’Italia con due concerti sold out a Trieste: 3.000 spettatori arrivati da tutta Europa

Dopo aver stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta, su tutti il grande Elton John, lo strepitoso duo di violoncellisti sloveno-croato, i 2 CELLOS, conferma dal vivo la sua bravura, registrando anche in Italia il sold out nei due show di venerdì 30 e sabato 31 maggio, al Politeama Rossetti di Trieste. Il duo, composto da Luka Šulić e Stjepan Hauser, ha letteralmente conquistato il pubblico accorso da tutta Europa (biglietti venduti in Francia, Spagna, Regno Unito, Austria, Germania e naturalmente nelle loro Slovenia e Croazia) e anche dagli Stati Uniti, partendo con un approccio più melodico, grazie a brani come Viva La Vida, The Book of Love e Human Nature, per poi colpire dritti all’animo rock delle persone grazie all’arrivo sul palco di un ritmatissimo Dušan Kranjc, batterista integrato al duo per le esibizioni live.  Da qui in poi le circa 1500 sedute del Politeama Rossetti non hanno più potuto contenere l’entusiasmo del pubblico che, alzatosi in piedi, ha ballato ininterrottamente sulle note di grandi canzoni come Welcome to the Jungle, Thunderstruck, Satisfaction e Smell Like Teen Spirit. Un successo meritato per due giovani musicisti che, che oltre ad aver dato prova della loro preparazione tecnica, hanno dimostrato di saper gestire il palco e la platea come due artisti ormai navigati.
(comunicato stampa)

2-9 Luglio – The Garden Festival

354x260The Garden Festival è il festival-icona della musica elettronica, dal 2 al 9 luglio in Croazia, a Tisno (Croazia), una delle località più belle località del Mar Adriatico! Una settimana di musica e mare splendido, con 8 concerti dal vivo e più di 50 dj set sia sui numerosi palchi fronte mare, sia nelle feste notturne in barca!

DATI UTILI
Dal 2 al 9 luglio 2014
Tisno (vicino Sibenicco) Croazia
Biglietti giornalieri: da 19 €*
Abbonamenti settimanali: da 130 €*

(*Prezzi indicativi)
Maggiori informazioni: www.thegardenfestival.eu

2 Luglio – Soundgarden in Italia!

Soundgarden_KingAnimalNati a Seattle 30 anni fa, i Soundgarden sono sul palco in Italia il 2 luglio, per un appuntamento live a Villafranca di Verona.
La band ha scritto assieme a Nirvana e Pearl Jam le pagine più importanti dell’alternative rock degli anni ’90 e in occasione del loro anniversario, Universal Music ha pubblicato la riedizione di Superunknown, pietra miliare del grunge in tutto il mondo.
Villafranca è l’unica data italiana del tour!

DATI UTILI
Mercoledì 2 luglio 2014
Castello Scaligero Villafranca (VR)
Biglietto: 46€
Prevendite su Live Nation

Steve Hackett – 24 Maggio al teatro Verdi – Pordenone

Che dire? Usare la parola “rispetto” in questo caso forse è l’unica cosa da fare, perché non ne trovo altre per descrivere il concerto a cui ho assistito Sabato.
Per chi è veramente appassionato di musica, non solo quella degli anni 70, ma di quella che ne ha segnato indiscutibilmente la storia, non può non emozionarsi sentendo il nome di Steve Hackett.
Stiamo parlando di uno dei più grandi, influenti ed importanti chitarristi viventi. Stiamo parlando di un uomo che ha gettato le fondamenta del progressive rock, diventandone uno dei maestri indiscussi. Parliamo dell’inventore di due tra le più note tecniche chitarristiche, quali il tapping e lo sweep-picking. Senza dimenticare la cosa più importante, chitarrista dei Genesis!
Si esatto, di quei Genesis! Quelli di Peter Gabriel e di Phil Collins, quelli che facevano canzoni da 15 minuti e che fondevano musica e teatralità.
Questo live è il riassunto del progetto Genesis revisited, ovvero la rielaborazione moderna degli spettacolari brani che ci hanno regalato in quegli anni.

Sul palco salgono 5 musicisti e un cantante, tutti evidentemente più giovani di lui, ma con una preparazione di livello eccellente. D’altronde per stare dietro a uno come Steve, non puoi essere uno bravo e basta.
Il concerto si apre con l’immortale Dance on a Volcano, ma la gente inizia a scaldarsi veramente solo quando attaccano con Dancing with the moonlit knight, pezzo che apre Selling England by the puond, l’album più importante dei Genesis anni 70.
Tutto è perfetto: è il concerto numero cento di questo tour, suono, atmosfere, luci, classe e il look del cantante che ricorda molto un lord inglese del medioevo e una voce che ricorda molto il Peter Gabriel dei tempi d’oro.
Steve da vero signore interagisce col pubblico, parlando uno stentato italiano e ringraziando il suo pubblico ad ogni occasione, dando cosi’ vita a due ore e mezza di grandissimo live, passando da canzoni di Selling England a quelle di Foxtrot, da quelle di The lab lies down on Broadway a quelle di A Trick of the tail. Insomma tutto il repertorio dal 71 al 77.
Due ore e mezza di puro progressive rock, di quello ormai quasi estinto, di quello che fra qualche anno non avremo più la possibilità di ascoltare in live e la reazione del pubblico è stata talmente spontanea da non lasciare nessun dubbio sulla magia di Hackett. Dieci minuti di standing ovation con la gente che è schizzata all’unisono in piedi e gli organizzatori del evento che hanno portato una rosa ad ogni membro del gruppo.
Sono d’avvero entusiasta di aver assistito ad un concerto di questo livello e di aver avuto l’opportunità di vedere dal vivo uno dei chitarristi che per anni ho ascoltato nei dischi di mio padre e del quale ho il massimo rispetto!

Setlist:

Dance on a Volcano
(Genesis song)
Dancing With the Moonlit Knight
(Genesis song)
Squonk
(Genesis song)
Fly on a Windshield
(Genesis song)
Broadway Melody of 1974
(Genesis song)
The Return of the Giant Hogweed
(Genesis song)
The Fountain of Salmacis
(Genesis song)
The Musical Box
(Genesis song)
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
(Genesis song)
Horizons
(Genesis song)
Firth of Fifth
(Genesis song)
Lilywhite Lilith
(Genesis song)
The Knife
(Genesis song)
Supper’s Ready
(Genesis song)
Encore:
Watcher of the Skies
(Genesis song)
Los Endos
(Genesis song)