SUICIDIUM- Il gioco per non morire di noia…

…oppure per morire mangiando orsetti gommosi.scorpacciata
Detta cosi capiamo che possa risultare macabro o confusionario ma in sostanza quel che vi vogliamo presentare è un gioco di carte intelligente e visionario che può essere definito un’opera d’arte.
Questo perché nella realizzazione delle carte che lo compongono abbiamo un parterre di disegnatori coi controfiocchi (badate che abbiamo usato controfiocchi perché siamo ancora in clima natalizio…altrimenti sarebbe stato con i controxxxxx): Marco Tonus ( il disegnatore ufficiale) assieme a molti ospiti come Tuono Pettinato, Davide La Rosa, Miguel Angel Martin, Felina … MA… anche perché la sua realizzazione è stata sorretta da un crowfunding fruttuoso (che dimostra, secondo noi, voglia di fantasia, evasione e di riderci sopra a sta vita immonda!anche tramite un gioco.) e dalla passione e volontà dell’associazione ludico-culturale KINDERKAMMER, che si è spinta in una produzione indipendente d’altissima qualità, sia per il prodotto, sia  per la professionalità nel darlo alla luce.
(senza rompervi l’anima con il copia/incolla del processo, delle regole del gioco, della sua genesi..ecc..vi invitiamo a dare un occhio al sito http://suicidiumgame.blogspot.it/….così da capire anche cosa intendiamo per “professionalità nel darlo alla luce”).
Per quel che riguarda NERO invece abbiamo voluto rompere le scatole e scomodare  Valentino Sergi  con le nostre domande (tutt’oggi non sappiamo che ruolo abbia nella vicenda ma pare molto informato a riguardo…ci potremmo spingere a considerarlo un capoccia del progetto!), al fine solito di avere uno spettro visivo delle pulsioni emotive che hanno spinto questa marmaglia (usiamo sto termine perché son palesemente simpatici) a realizzare SUICIDIUM, prima di fissare il colore delle nostre idee a riguardo.
(ci rivolgiamo anche a te che pensi che un gioco di carte, i fumetti, i giochi di ruolo, ecc..siano una scemenza: “palesemente simpatici” non esclude che abbiano anche consapevolezza del territorio socio-culturale dove mettono i piedi…solo che lo fanno con stile!)

anteprima_tuono1. Ma alla vostra età ancora pensate ai giochi?

Certo, sai che noia la vita altrimenti! Abbiamo necessità estrema di viaggiare con la mente, divertirci e alleggerirci…. anche perché per le droghe siamo davvero ormai troppo grandi!

2. Come mai in questi tempi così tecnologici confidate ancora nell’esigenza espressiva dell’editoria ed in un gioco di carte destinato ad un pubblico adulto?

Ci sono cose che non verranno mai superate con l’avvento di nuove tecnologie. Un libro, un gioco, una chiacchierata di persona. Sembriamo dei nostalgici, ma siamo fermamente convinti che a volte le cose semplici mantengano la loro importanza e la loro forza nonostante lo scorrere dei tempi. E il gioco, il gioco di carte in questo caso, ne è una prova. Non passerà mai di moda e non esclude la convivenza con altri passatempi più moderni. Ma questa non è solo la nostra personale opinione: ogni anno a Lucca Comics & Games, tra le prime fiere al mondo per volumi di pubblico, vengono staccati più di 200.000 biglietti. Parliamo anche di persone adulte che apprezzano e ricercano forme d’intrattenimento alternative a quelle offerte dal mercato videoludico. Ed è una domanda in crescita. In una serata con gli amici, la maggior parte dei videogame da console mette alla prova i riflessi e l’abilità digitale, più che strategica. Il gioco in scatola (o di ruolo) offre in generale soluzioni cooperative più varie e complesse, tendenzialmente meno alienanti. Al di là delle opinioni, il fatto che il crowdfunding di Suicidium si sia chiuso con successo è la dimostrazione che un pubblico c’è. E non siamo un caso isolato: di recente molti altri giochi da tavolo (e di carte) sono stati realizzati grazie al sostegno di utenti sensibili a queste forme di intrattenimento intelligente.

3. Vorremmo capire cosa vuol dire essere indipendenti.

In gergo editoriale, oggi significa semplicemente non essere l’ennesima etichetta diversificativa di qualche colosso. Fino a vent’anni fa, il termine indicava quel sottobosco di produzioni underground irriverenti che hanno caratterizzato il periodo d’oro del fumetto di fine ‘900. Parliamo di produzioni stampate col ciclostile e vendute in banchetti abusivi a qualche fiera o nei centri sociali più all’avanguardia. Talvolta alcune di queste arrivavano per caso alla grande distribuzione, ma ci pensavano le autorità a ritirarle di corsa dal mercato (riferimento non tanto ironico a Psychopathia Sexualis di Miguel Angel Martin, uno dei casi più controversi di censura avvenuti nel nostro paese). Con Suicidium abbiamo voluto recuperare quello spirito irriverente – non a caso Miguel è uno degli autori delle carte –, sfruttando le possibilità offerte dai moderni sistemi di crowdfunding, senza avere alle spalle un editore o un distributore e mantenendo la più totale libertà creativa. C’è andata bene, per fortuna! Quindi, essere indipendenti significa per noi rischiare se stessi, la propria idea, dare fiducia al pubblico, sfidare i meccanismi collaudati e granitici, essere liberi di fare le proprie scelte. Perciò chi veramente conta, nell’equazione, è soprattutto chi permette l’indipendenza: nel nostro caso tutte le persone che hanno sostenuto il progetto.

4. Visto tutto l’impegno messo in piedi (intendiamo crowfunding, contattare artisti, promozione serrata ecc…) possiamo affermare che siete convinti che l’innocenza ed il divertimento (sano!) possano culturalmente “salvare ‘sta italietta”?

Non siamo così ingenui, ma già poterci sperare ci rende un po’ più speranzosi. L’innocenza, il divertimento sano, ma anche il libero pensiero, l’immaginazione, la consapevolezza, la buona volontà… possono salvare le persone; ma “l’italietta” non vuole essere salvata. Chissà se una risata (o un mazzo di carte) la seppellirà!

 

ATTENZIONE!-[ per i temi trattati si consiglia l’utilizzo del gioco solo ad un pubblico adulto]…mentre il bianco delle ossa cercherà un’estasi mistica oppure un buono pizza per un anno….ma mai e poi mai si lascerà intenerire da un gattino puccioso oppure dalla ragazza caruccia dei free hugs!

sac

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