Arrivati al New Age abbiamo avuto un pessimo presentimento: la serata buttava male; poca gente, poco movimento, poco di tutto. In tutto questo il gruppo di apertura, gli IRA, iniziano a suonare e il commento di Giulian dopo qualche pezzo è stato: “L’ira scatta a me se non la smettono” (credo non gli siano piaciuti particolarmente, ma a dire il vero non hanno entusiasmato neanche me…)
Il pessimo presentimento iniziale è stato presto spazzato via, il locale si è riempito a dovere nei minuti precedenti l’inizio del concerto degli Arch Enemy.
Partiamo dal presupposto che gli Arch Enemy live non avevamo mai avuto il piacere di vederli.
Il cambio di line-up non ha rovinato l’armonia preesistente e per due ore abbiamo goduto di uno show ben congeniato grazie anche all’ausilio di un wall dietro la band sul quale venivano proiettati immagini e video.
Il War Eternal tour, come suggerisce il titolo, fatto per promuovere l’uscita dell’omonimo nuovo disco, non ha comunque penalizzato la scaletta della serata nella quale hanno regnato i grandi classici degli Arch Enemy.
A questo punto però scatta la nota dolente: si sente che gli Arch Enemy non sono il gruppo di Alissa, non riesce ad esprimersi appieno. Come cantante dei The Agonist era molto versatile: riusciva a spaziare dal growl allo scream alla voce pulita emergendo sempre, mentre purtroppo in questo caso diverse volte viene sommersa dal resto della band.
Certo il confronto con Angela Gossow non è cosa facile, però bisogna dare ad Alissa il merito di essersi messa in gioco e comunque di aver dato prova di sapere quello che fa e di farlo bene (a prescindere da qualsivoglia confronto, la ragazza ha le palle e lo dimostra).
Momento divertente: ho notato che in diversi prima dell’inizio del concerto, vedendo i miei capelli blu come quelli di Alissa, mi scrutavano con aria perplessa .. Mi dispiace ragazzi, fossi figa come lei non mi sarei aggirata indifesa per il locale!