Le Luci della Centrale Elettrica @ Astro Club (PN) – 16 marzo

 

Le Luci della Centrale Elettrica si esibiranno sul palco dell’Astro Club giovedì 16 marzo, in occasione del tour dell’album “Terra”. Il disco, uscito il 3 marzo 2017 per la Tempesta Dischi, è il quarto lavoro di Vasco Brondi e arriva a tre anni di distanza dal precedente album, “Costellazioni”, uscito nel settembre 2013. Il cantautore ferrarese descrive così “Terra”:

“È un disco etnico ma di un’etnia immaginaria (o per meglio dire “nuova”) che è quella italiana di adesso. Dove stanno assieme la musica balcanica e i tamburi africani, le melodie arabe e quelle popolari italiane, le distorsioni e i canti religiosi, storie di fughe e di ritorni.”

The Niro @ Astro Club

Venerdì 14 ottobre l’Astro Club di Fontanfredda (PN) ospiterà il concerto di The Niro, cantautore e polistrumentista romano, che in passato ha diviso il palco con nomi illustri del panorama musicale mondiale come Deep Purple, Lou Barlow, Badly Drawn Boy, Amy Winehouse, Carmen Consoli, Zephyrs, Okkerville River, Isobel Campbell, Sondre Lerche, Tom Hingley degli Inspiral Carpets, TKO, Kings of Convenience.

Davide Combusti esordisce nel 2007, con l’album in inglese, “The Niro”, mentre l’anno seguente viene premiato come Artista Rivelazione dell’Anno al Meeting delle Etichette Indipendenti. Nel 2010 viene pubblicato l’album “Best Wishes”, di nuovo cantato interamente in lingua inglese. Negli anni seguenti alterna la carriera di cantautore a quella di autore di colonne sonore (“Disoccupato in affitto” di Pietro Mereu e Luca Merloni, “Mr. America” di Leonardo Ferrari Carissimi). Il terzo album, “The Ship”, esce nel 2012, mentre l’ultimo disco di inediti, intitolato “1969”, risale al 2014 ed è il primo interamente scritto e cantato in italiano.

 

Deradoorian – 30 Ottobre @ Astro Club (PN)

Deradoorian

 

Atteso per anni arriva finalmente l’opera prima di Deradoorian, ovvero Angel Deradoorian ex voce, bassista e tastierista degli americani Dirty Projectors.

L’esordio ‘The Expanding Flower Planet’ è uscito il 4 settembre per Anticon records/goodfellas. Gli amanti di Bjork, dei Portishead, della world music e delle atmosfere minimali troveranno una nuova eroina nelle vesti di Deradoorian.

La voce e il viso di Angel Deradoorian sono inconfondibili, bassista, tastierista e cantante dei Dirty Projectors (il suo volto era sulla copertina di ‘Bitte Orca), una delle band più note e acclamate della scena indipendente statunitense. Angel è stata anche membro degli Avey Tare’s Slasher Flicks (band di Avey Tare degli Animal Collective), feat. voice su ‘Sirens Song’ dell’ultimo disco di Flying Lotus e ha collaborato attivamente con artisti del calibro di Vampire Weekend, Bjork, Matmos, The Roots e Animal Collective.

Il primo solo work a nome Deradoorian è stato l’Ep ‘Mind Raft’ del 2009, a cui sono seguite partecipazioni a raccolte e compilation varie. Solo oggi, a sei anni di distanza dal primo Ep è in uscita l’esordio discografico ‘The Expanding Flower Planet’, pubblicato dall’attenta Anticon records (Anathallo, Baths, Daedelus, Serengeti, Son Lux, Tobacco, WHY? e Young Fathers).

Molti artisti cercano di imitare il passato, altri di percepire il cambiamento e il futuro e in pochi sono capaci di coniugare insieme i due flussi temporali. Deradoorian sembra aver raggiunto l’illuminazione e carpito il segreto per decifrare passato e futuro e dar loro una forma terrena. Deradoorian sintetizza il jazz di Alice Coltrane con la sperimentazione dei Can, il minimalismo contemporaneo di Terry Riley con le partiture per arpa di Dorothy Ashby e Joanna Newsom. Quella della ex Dirty Projectors è una dimensione lontana che arriva dalla musica tradizionale indiana, dal Medio Oriente e dal Giappone, passando per i ritimi sciamanici dei nativi americani, il tutto allineato nell’orbita dell’universo Deradoorian.

‘The Expanding Flower Planet’ è elegante e minimal, con i synth e la drum machine di Angel pronte a disegnare melodie ineccepibili. Un album da consumare con il repeat, iniziando dal mantra lirico del primo singolo ‘A Beautiful Woman’.