Il duo romano, composto da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, sembra proprio essere cresciuto a pane e rock’n’roll e, arrivati ormai al terzo album, danno sfoggio di tutto quello che questa formidabile dieta ha prodotto. Bsb3 è esattamente ciò che ci si aspetta da un gruppo come il loro: un disco denso di suoni, riff intelligenti, tanta tecnica ma anche la passione e il divertimento di chi padroneggia il proprio strumento e sa come tirarne fuori il meglio.
La chitarra di Viterbini è camaleontica e riesce ad essere sognante come quella dei Doors, psichedelica come quella di Jimi Hendrix, ossessiva e allucinogena come quella di Jack White: non le serve altro se non una batteria all’altezza.
Nel disco tutte queste influenze emergono chiaramente ma sono bilanciate da una visione e da uno stile molto personale, dove originalità e tradizione convivono in armonia. Bsb3 scorre veloce e inteso, l’energia e qualità sono costanti e nessuno dei 10 brani (più una ghost track) risulta superfluo o poco riuscito. Anche gli assoli, presenti praticamente in ogni traccia, sono sempre ispirati ed equilibrati, il che dimostra un gusto ed un senso della misura che spesso è difficile trovare in artisti così dotati tecnicamente.
L’attitudine è sicuramente internazionale, ma la lingua rimane quella di casa: sentire un gruppo di questo livello cantare in italiano è bello e rende i Bud Spencer Blues Explosion davvero unici. Ascoltando la loro musica, si comprende il senso del loro nome: sono come un cazzotto in faccia, un’esplosione di blues, rock, grunge e punk.
Da non perdere!
https://www.youtube.com/watch?v=OIwlldEWT8o