16 Luglio – Bombino, Nomad Tour

Mercoledì 16 luglio a Villa Manin, Passariano Codroipo (UD)

Ingresso unico € 16,00 + d.p. Prevendita online: Mailticket.it

Project3Il suono del deserto del Sahara ed il rock di Nashville con elettrizzanti groove desert blues che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione. Dopo la già annunciata data al Roma Europa Festival, si aggiungono nuovi appuntamenti live per il giovane talento Tuareg prodotto da Dan Auerbach dei The Black Keys.
Astro nascente del desert blues, Goumar Almoctar, conosciuto come Bombino, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”.

Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, l’esordio solista su disco (il primo album risale al 2009, Group Bombino – Guitars from Agadez, vol. 2).

Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali, con collaborazioni di tutto rispetto, tra cui quella con Keith Richards. Dan Auerbach (The Black Keys) incontra Bombino e ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad, il terzo disco uscito in tutto il mondo ad aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner. Registrato nello studio di Auerbach a Nashville, Nomad è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle abili mani di Bombino ed arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa.

Le sonorità di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, vicini suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. Una versione del blues densa e magmatica, a cui si aggiunge la particolarità di svincolarsi dalla classica metrica basata sul “call and response” tra cantante solista e coro (solitamente femminile) rimpiazzando quest’ultimo con le disgressioni melodiche della chitarra. Compositore e chitarrista desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.

14 luglio – Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Omar Sosa in concerto

trio fresu gurtu sosa_fotoTre voci musicali uniche e differenti insieme per uno speciale progetto in trio che combina elementi musicali tradizionali e moderni, provenienti da India, Italia e Cuba. Tre maestri della musica con carriere illustri, virtuosi di diritto, con particolare predilezione ad espandere i confini musicali e esplorare nuove culture. Tre straordinari performers che ricercano ispirazione e sfida gli uni negli altri, con l’intento di trasmettere e condividere con il pubblico quest’esperienza.

 

Lunedì 14 luglio a Villa Manin di Passariano Codroipo (UD).

Ingresso unico € 25,00 + d.p.
Prevendita online: Mailticket.it

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Omar Sosa

Il percorso musicale del compositore e pianista cubano, nominato cinque volte al GRAMMY, l’ha portato da Camagüey e L’Havana alle tournée in Angola, Congo, Etiopia e Nicaragua negli anni Ottanta; a una permanenza nella comunità di discendenti africani in Ecuador agli inizia degli anni Novanta; a un’estesa presenza nella scena Latin jazz di San Francisco Bay; alle sue attuali collaborazioni con artisti provenienti da Spagna, Francia, Brasile, Cuba, Stati Uniti, e diversi paesi dell’Africa. La sua carriera incarna lo sguardo estroverso di un artista visionario che serba nel cuore l’anima inflessibile di Monk, mentre lavora incessantemente per progettare e creare un’unica voce cosmopolita. Uno dei suoi ultimi album, Afreecanos, celebra la ricca eredità della musica africana nel jazz e nella Latin music.

Paolo Fresu

Vincitore di un’estesa lista di premi, professore e direttore di numerose istituzioni italiane e internazionali, Paolo Fresu si è esibito in tutto il mondo con i nomi più importanti della musica afro-americana degli ultimi 30 anni. Ha partecipato a circa 300 registrazioni, alcune come leader e altre come sideman, e ancora a tanti progetti che uniscono musica etnica, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Fresu è direttore artistico del festival di Berchidda Time In Jazz, del Bergamo Jazz Festival e del Seminario Jazz di Nuoro. È anche coinvolto nella produzione di numerosi progetti multimediali, collabora con attori, danzatori, pittori, scultori e poeti, e scrive musiche per film, documentari, video, balletti e spettacoli teatrali. Paolo Fresu vive fra Parigi, Bologna e la Sardegna. Il suono unico della sua tromba è riconosciuto come uno dei più caratteristici nella scena jazz contemporanea.

Trilok Gurtu

Percussionista di livello internazionale, Trilok Gurtu è stato cinque volte vincitore del Downbeat Critics Poll come migliore percussionista, e candidato al Best Artist Asia/Pacific per i BBC World Music Awards. È nato a Bombay da una famiglia di musicisti e ha iniziato a suonare all’età di 6 anni. Il suo stile, profondamente radicato nella tradizione indiana combinata con elementi jazz e rock, ne hanno fatto un maestro affermato della World Music. Il suo ardente senso del ritmo ha attirato una lunga serie di collaborazioni con artisti di fama internazionale, fra cui John McLaughlin, Joe Zawinul, Jan Garbarek, Don Cherry, Pat Metheny, Phoroah Sanders, Dave Holland e con molti musicisti da India, Africa e altre paesi. Da una vita di musica e tournée, Trilok ha donato al suo pubblico undici album e innnumerevoli apparizioni in tutto il mondo.

21 giugno – Pierpaolo Capovilla in concerto

Laura-Penna-Artist-Like-Them-Pierpaolo-CapovillaCantante, bassista, leader e fondatore di due dei gruppi che più hanno segnato la storia della musica indipendente degli ultimi 10 anni, Pierpaolo Capovilla è stato protagonista, oltre che con One Dimensional Man e Il Teatro degli Orrori (l’ultimo disco “Il mondo nuovo”  è del 2012), anche nel recente ciclo di letture tratte dal romanzo di Matteo De Simone “Denti guasti”, e nel reading “La Religione del Mio Tempo”, interamente dedicato a Pier Paolo Pasolini. Un lungo percorso che oggi vede Pierpaolo per la prima volta impegnato in un progetto solista con il nuovo album “Obtorto Collo” su etichetta Universal Music/La Tempesta.

Sarà in concerto sabato 21 giugno a Villa Manin di Passariano Codroipo (UD) con Guglielmo Pagnozzi (sax, tastiere, percussioni), Stefano Giust (batteria), Alberto Turra (chitarra), Kole Laca (tastiere), Francesco Lobina (basso).

Ingresso unico € 12,00. Prevendita online: Mailticket.it

21 giugno – Paolo Conte, Anfiteatro del Vittoriale

piemonte-paolo-conte_600x398Paolo Conte, l’artista italiano più amato nel mondo, si esibirà sabato 21 giugno per un grande concerto in una location perfetta per le sue atmosfere, l’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera (BS).

Elegante, raffinato, intenso, oramai un vero classico della musica e della poesia. Il Maestro sarà accompagnato dalla sua band storica.

Per info e biglietti www.anfiteatrodelvittoriale.it

2 maggio: Elvenking release party!

Gli Elvenking presentano al Naonian Concert Hall il 2 maggio la loro ultima fatica in studio “The Pagan Manifesto”. L’uscita dell’album è prevista per il 9 maggio e in occasione del Release Party, la band presenterà per la prima volta in assoluto le nuove canzoni.

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The Pagan Manifesto è un disco particolarmente sentito dalla band e rappresenta perfettamente il sound e l’essenza del gruppo, mescolando al metal melodico ed epico le radici folkloristiche e l’approccio poetico che li caratterizzano sin dagli esordi, rendendoli uno dei gruppi metal italiani più apprezzati all’estero.
Al Naonian Concert Hall, il 2 maggio, si esibiranno sul palco come band supporto due delle migliori band rappresentanti del modern hard rock pordenonese, i Fake Idols, che per l’occasione presenteranno il loro album di debutto omonimo, e gli Starsick System, che proporranno i brani inediti che andranno a comporre il loro primo full-lenght.

Vivi l’evento e approfitta dello sconto! 
Per tutti coloro che si presenteranno indossando la T-SHIRT di una delle tre band che si esibiranno in serata OPPURE oserà con un FACE PAINTING ispirato a “The Pagan Manifesto” avrà diritto all’ingresso ridotto di € 10!

Naonian Concert Hall (ex Deposito Giordani) – 2 maggio 2014

Organizzazione Nuove Tecniche – Apertura porte ore 21:00 – Inizio concerto ore 21:30 –  Ingresso 12,00€ – ridotto 10,00 €

Balcanici per una sera a Pordenone – 30 aprile 2014

La festa balcanica dei Radio Zastava inizia alle 22:30 al Naonian Concert Hall di Pordenone.

Ed è subito travolgente, con gli spettatori un po’ intimiditi dagli otto componenti esultanti sul palco, ma subito ondeggianti al ritmo familiare di “Vecchio Porco”. La grancassa si unisce al battere delle mani! E Leo Virgili invita tutti a saltare! Non è piena la sala, ma ognuno dei presenti vale per tre! Davanti al palco viene improvvisata una danza popolare, alternata da risate e tanta voglia di divertimento!

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Questo è quello di cui sono capaci i Radio Zastava: far divertire e ballare!! Il sax e la tromba sono proprio una festa, per noi che li ascoltiamo e per loro che li suonano! Ed ecco l’armonica di David Cej ad annunciare “Vibrator”, una sinfonia di trombe, cassa, piatti e saxofono! Esaltante! Presentazioni a step tra una canzone e l’altra. Leo inizia da Stefano Bragagnolo alle percussioni, definito il meno stimato . Per secondo, con l’intro a “Sete di Vendetta”, il trombettista Gabriele Cancelli, definito il più affaticato. E poi viene citata la mitica festa balcanica della Guča sul Carso e la festa continua, incalzante e concitata…

Ormai tra luci e balli, quasi ci siamo dimenticati di essere in Italia! L’atmosfera è zingara, tutti ballano, tutti si divertono, tra musica e birra! Il Naonian Concert Hall si è trasformato in una sagra dell’est, lontana dalla nostra cultura, dalla nostra abitudine all’armonia, ma ne è felice e ne chiede ancora. Presentazione di “Anastasia” con il sax baritono di Walter Grison. È un trionfo di tromboni con il loop della melodia suggerita dal sax! Fenomenale!

radiozastava2E il titolo del Gazzettino “Balkan che piace agli over 60” di certo non ha scoraggiato i Radio Zastava! Ironizzano un po’ per poi riprendere la festa! Ecco “Dumbo” citazione al cartoon della Walt Disney. E continuano le canzoni con le presentazioni dei componenti, “Canzone Arrabbiata” presenta il basso tuba di Marco Kappel. E poi ci sono anche Nico Rinaldi (sax contralto), Predrag Pijunović (tapan) e Leo Virgili (trombone) che interagisce con il pubblico in modo amichevole, coinvolgendolo con le parole e la musica!

Viene citato anche il film “Arancia Meccanica”, l’intro, a dimostrare che per fare festa bisogna anche aver studiato i classici! Ma i Radio Zastava non hanno bisogno di dimostrare più nulla, ci hanno già conquistati tutti e se non avete avuto ancora la possibilità di sentirli da vivo, vi consiglio di consultare il loro sitoweb e segnare in agenda il loro tour!

 

Massimo Volume – live 12 Aprile 2014

massimovolumeEcco a Pordenone un altro gruppo de La Tempesta: i Massimo Volume, che hanno presentato le canzoni dell’ultimo album Aspettando i Barbari. All’ex Deposito Giordani, ora Naoniam Concert Hall, il pubblico arriva presto, ma dovrà aspettare dopo le 22.00 per vedere la band sul palco.

I Massimo Volume inziano subito a suonare, senza presentazioni o convenevoli… Del resto questo gruppo esiste dal ’91 e la pausa che si erano presi tra il 2002 e il 2008 non ce li ha certo fatti dimenticare.
Il live è pulito, suonano e cantano come se dovessero registrare, con il ritmo delle bacchette della batterista, Vittoria Burattini, all’inizio di molte canzoni, come spesso accade ai concerti rock.

Molto apprezzata anche l’introduzione della seconda chitarra di Stefano Pilia, che insieme a Emidio Clementi e Egle Sommacal, crea un suono sofisticato, pizzicato sottovoce, che conferisce ai brani un suono più completo, che personalmente ho apprezzato molto.

Scaletta
Non perdetevi i prossimi live dunque:
– 18 Aprile a Taneto di Gattatico (Reggio Emilia)
– 28 Aprile a Silea (treviso)
– 29 Aprile a Macerata
Maggiori info al sito www.massimovolume.it dove trovate anche file video e audio, in streaming e download.

Ecco una delle canzoni che hanno suonato, (Vic) Chesnutt, chitarrista di cui anche noi Tre Civette sul Comò abbiamo parlato nella puntata del 10 Aprile, dedicata alla virtù della fortezza.

Massimo Volume – Vic Chesnutt (video Youtube)

Live – Editors @ Unipol Arena Bologna

editorsUnipol Arena o Palasport di Casalecchio di Reno, uno dei maggiori impianti sportivi indoor polivalenti d’Italia, quinto in Italia per capienza.
E’ qui che gli Editors venerdì 28 febbraio 2014 hanno dato inizio alla magia.

Non avevo mai visto un live di Tom Smith & soci e dato che, tra alti e bassi, li seguo dal 2005 ho pensato che era finalmente giunto il momento.
D’altronde come potevo non innamorarmi di una band che precedentemente si chiamava Pilot. Insomma. Mi sono sentito personalmente chiamato in causa.

 

Puntualissimi alle 21 i ragazzi di Birmingham escono sul palco tra il delirio dell’Arena che li attendeva trepidante.

Forse neanche loro si aspettavano un’accoglienza del genere: ottomila spettatori giunti da tutta Italia per l’unica data nel bel paese di quest’anno, spettatori che probabilmente hanno assistito al concerto italiano più in grande stile di sempre per la band, ormai adulta a tutti gli effetti.

Ci terranno pure a non essere identificati solo come la band tenebrosa che ha riportato in auge la dark wave, ma per gli Editors le tinte oscure sono quelle predominanti, sin dall’inizio. A partire dal suono naturalmente, ma anche da un semplice fatto cromatico rotto solo dalle fiamme (reali) che s’alzano dal palco dopo pochi istanti dall’avvio dello show.

La performance è di altissimo livello, eccellente sia l’esecuzione che la voce di Tom, il palco è loro, gli appartiene in toto, e noi dal parterre non possiamo che seguire a tempo con gli occhi sognanti il susseguirsi delle migliori tracce dei loro quattro album, da “All Sparks” a “Nothing”.

Il loro sound si conferma potente anche dal vivo e capace di riassumere le anime diverse degli Editors.
Dopo quasi due ore di concerto il meglio lo riservano in coda, nella seconda uscita, tra “Smokers outside the hospital doors” e la conclusiva “Papillon”.
E poi sono solo meritatissimi applausi, lustrini e “una tonnellata d’amore”.