Live – The Veils @ Apartaménto Hoffman Conegliano

VVVEILSA voi piace la domenica?
A me fondamentalmente non fa impazzire, ma poi capita lei.
La domenica che non ti aspetti.
O la domenica che vorresti sempre, vedete voi, il senso è quello.

Fatto sta che domenica 13 Aprile ero a Conegliano, all’Apartaménto Hoffman, per il concerto dei The Veils.
I motivi per desistere erano molteplici, sono sincero: abito e lavoro a Trieste, a quasi due ore da Conegliano, il lunedì mattina lavoro e in più la band inglese iniziava a suonare alle 23.

Cioè.
Capite.
Ma lo fate apposta?

Poco male, non mi sono fatto fermare da niente, ho perseverato, ho perseverato soprattutto per amore di un gruppo del quale, non ricordo bene il perché, ho un ricordo indelebile legato al mio periodo delle superiori.
I The Veils però non sono esattamente la classica band che tutti conoscono e che viene incensata ed idolatrata ad ogni uscita.
Anzi.
Band di origini neozelandesi, ma nata a Londra nel 2001, è composta momentaneamente da 5 elementi, che peraltro sono stati più volte sostituiti, sempre capitanati dal fondatore Finn Andrews, figlio di Barry Andrews, tastierista degli oramai scomparsi XTC, gruppo inglese di rock alternativo dei anni ’70.

Il pubblico non è di quelli che la compagine londinese, abituata a ben altri palcoscenici, meriterebbe, ma i musicanti non si lasciano scoraggiare e così la performance ha inizio.
Il concerto è piacevolissimo, band e pubblico molto coinvolti, Finn si impegna alla grande e infatti suda quando un islandese al Cairo, ma la sua voce non ne risente e la performance risulta davvero di qualità.
Io poi sono posizionato in prima fila esattamente sotto Sophia Burn, la bella e bionda bassista , e devo dire che ciò contribuisce a farmi amare ancora maggiormente tutta l’esibizione.

Il repertorio spazia ed è vario, anche se si concentra in particolare sull’ultimo loro lavoro “Time Stays, We Go” uscito verso la metà dell’anno scorso.
L’oretta abbondante di performance di esaurisce ben presto, come sempre quando si ha a che fare con buona musica ed ottima esecuzione, con le perle “Calliope!” e “Nux Vomica”, anche se ammetto mi sarei aspettato qualche altro classico da brividi (e ce ne sono a bizzeffe diamine!) come ad esempio “Lavinia”, una delle loro canzoni che preferisco.

Poco male tutto sommato, è stato un gran bel concerto e ho finalmente potuto vedere i The Veils live.
Riparto alla volta di Trieste stanco e con un paio d’ore di strada da affrontare, ma soddisfatto e con il sorriso.
Questa è la musica.

14.02.14 THE FUNERAL SUITS + #WAT PARTY w/RUCKUS CREW ∆ @ APARTAMENTO HOFFMAN

FUNERALSan Valentino all’insegna della grande musica quest’anno all’Appartamento Hoffman.

Venerdì 14 febbraio infatti sul palco del carinissimo locale di Conegliano si esibiranno i The Funeral Suits, gruppo indie rock irlandese formatosi nel 2009 e che dal 2012, anno di uscita di “Lily of the Vally”, loro prima fatica discografica, non si è più fermato.
La loro è una melodiosa unione di elettronica ed indie rock, caratterizzata da suoni malinconici, ma al tempo stesso molto potenti.

A seguire l’Appartamento Hoffman inaugurerà la nuova serata #WAT, musica indipendente da ballare for free, ingresso gratuito e pezzi ricercati che metteranno a dura prova le rotule di tutti i presenti.
Al #WAT opening party il djset sarà affidato a J. Hoffman, padrone di casa e a quei tre scapestrati della Ruckus Crew ∆ : la buona musica è assicurata.
E’ attesa una grande partecipazione del movimento indie & hipster della zona e non solo.

Per info e news:
https://www.facebook.com/events/1459295047616990/?fref=ts

http://www.youtube.com/watch?v=5j4l_NdkYMQ

Negrita – Teatro dell’Accademia 23.11.2013

Negrita in concerto
Negrita in concerto

Lo devo ammettere: gli avevo sempre sottovalutati.

I Negrita li ho ascoltati sempre in modo casuale e superficiale, i singoli passati in radio e i pezzi “quellichenonpuoinonconoscere”, qualcuno mi piaceva anche, ma non mi avevano mai del tutto convinto. Pensavo che in fondo fossero il solito gruppo di pseudo rock all’italiana, tutto melodia, romanticherie e qualche assolo furbetto, ma sabato mi sono dovuta ricredere.Al Teatro dell’Accademia di Conegliano i Negrita si sono messi alla prova con un concerto unplugged, nel tour che segue l’uscita dell’album “Dejà Vu”, lavoro nel quale ripropongono i successi di una vita in chiave rigorosamente acustica.

L’esperimento riesce a trasformare e a rivitalizzare brani ormai consolidati, mentre l’assenza dei suoni elettrici valorizza l’abilità dei musicisti e la voce calda si Pau, che emerge protagonista assoluta della scena. Il concerto è un viaggio attraverso la memoria artistica della band, ma anche una riscoperta delle radici musicali e delle diverse influenze con cui i Negrita hanno sperimentato nel corso degli anni. Si passa così dal blues delle origini, rivissuto da “Bum bum bum” e “Cambio” allo swing irresistibile di “Malavida en Buenos Aires” fino agli amati suoni del sud, interpretati con “Soy Taranta” e “Radio Conga”.

Non mancano le ballate, come “L’uomo sogna di volare”, la toccante “Non ti buttare via” e la sensuale “Magnolia”, rese ancora più intense dall’arrangiamento morbido. Brani ritmati ed energici come “Mama Maè” e “Con libro in una mano e la bomba nell’altra” si sciolgono al suono degli archi e diventano quasi struggenti, mentre “Rotolando verso sud” e “Gioia infinita” fanno saltare in piedi tutto il teatro e infiammano il pubblico con tanto di assolo in puro stile hard-rock. Non mancano neanche due brani inediti “Anima lieve” e “La tua canzone”, eseguiti per la prima volta durante il tour.

Due ore volate, divertimento puro. Mi hanno fatto dimenticare di essere in teatro.

Niente male, questi Negrita!