Chk Chk Chk – 27 Febbraio 2016 @ Covo Club

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Vent’anni di carriera proprio quest’anno, i !!! tornano in Italia a presentare il nuovissimo “As If”, un disco che suona come tutti i precedenti, ovvero: mai banale, diverso, tutto da ballare.

Miscela esplosiva di punk, funk, disco e psichedelia i !!! riescono a fondere perfettamente le caratteristiche del rock con quelle della dance dando vita nei loro live a indimenticabili party infuocati. Non è esagerato affermare che non esiste nessun gruppo avvicinabile ai !!!
Con 5 album incredibili all’attivo, di cui 3 per la celebre etichetta Warp Records, i !!! (Chk Chk Chk) si sono imposti all’attenzione del pubblico e della critica soprattutto grazie ai loro show dal vivo, un vero concentrato di energia che fonde impulsi dance e funk con una attitudine decisamente punk.

Speedy Ortiz – 10 Ottobre @ Covo Club (BO)

 

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Gli Speedy Ortiz sono Sadie Dupuis (Voce , Chitarra), Darl Ferm (Basso, Ex-Day Sleeper) e Mike Falcone (Batteria, Piano, Ex-Ovlov); cresciuti tutti in Massachusetts, si sono formati nell’estate 2011. La band trova presto una calda accoglienza nel rock underground del Bay State, a Boston e nella scena sperimentale del Massachusetts occidentale. A marzo 2012 la band registra e autoproduce due singoli, Taylor Swift e Swim Fan, con la collaborazione di Paul Q. Kolderie (Pixies , Hole) e Justin Pizzoferrato (Chelsea Light Moving, Dinosaur Jr.)
A Luglio 2013 esce, per la Carpark Records, il loro disco d’esordio, Major Arcana, nominato Best New Music da Pitchfork. Questo lavoro permette agli Speedy Ortiz di evolversi e passare da un progetto lo-fi ad uno molto più collaborativo, caratterizzato dalle linee di basso di Darl Ferm, dai riempimenti chiassosi del batterista Mike Falcone, e dai riff angolari della frontwoman Sadie Dupuis.
Dopo l’arrivo lo scorso anno del chitarrista Devin McKnight, ex Grass Is Green – gruppo post-punk di Boston – gli Spedy Ortiz ritornano sulla scena musicale con un secondo album, Foil Deer, registrato al Rare Book Room di Brooklyn e in uscita il 21 aprile 2015.
Sin dai primi secondi del nuovo album appare chiara la missione di Sadie Dupuis, che recita in modo conciso: “I’ve known you not so very long / but watch your back, because baby’s so good with a blade.” In tutto il disco, la cantautrice e chitarrista fa ripetutamente riferimento a questo genere di immagini vivide e violente. Il messaggio è chiaro: le armi di Dupuis sono una chitarra abilmente maneggiata e una lingua tagliente.
Considerando il suo talento per i giochi di parole, non sorprende che Dupuis si sia recentemente laureata in poesia presso la UMass-Amhers: Dupuis è una delle più interessanti giovani voci e paroliere del rock.
A differenza dei quattro giorni che sono serviti alla band per registrare Major Arcana, per comporre Foil Deer Dupuis si è ritirata a casa di sua madre nei boschi del Connecticut.
Il risultato è un album ricco di armonie vocali, folate di arpeggi e texture atonali.

Is Tropical – 27 Marzo @ Il Covo (Bologna)

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La band londinese, oggi composta da Simon Milner, Gary Barber, Dominic Apa, e Kirstie Fleck, che col suo indie elettronico ha infiammato negli ultimi anni i club di mezzo mondo torna in Italia per tre date a marzo per presentare il nuovo album BLACK ANYTHING, pubblicato in 5 tappe da dicembre 2014 per la neonata label Axis Mundi.

Dopo il successo del penultimo I’m Leaving uscito nel 2012 arriva il nuovo album Black Anything la cui pubblicazione sarà infatti divisa in cinque tappe, ognuna composta da due tracce pubblicate sia in vinile 10’’ che in digitale.

La band ha registrato la nuova fatica durante il lungo tour che li ha tenuti impegnati per tutto il 2014 e che li ha visti esibirsi in Nord America, Africa, Europa, Asia e Sud America. Ogni vinile sarà un’opera d’arte, omaggio al continente in cui è stato registrato. L’idea è nata dalla volontà di concentrarsi su ogni brano senza dare troppa importanza ai singoli e senza quindi privilegiare certe tracce a scapito di altre.
Oltre ad introdurre la voce di Kirstie Fleck, già vocalist di “Dancing Anymore”, una delle track più amate degli Is Tropical, come membro a tempo pieno della band, “Black Anything” vanta la collaborazione con il produttore Luke Smith (Foals, Depeche Mode, Clor).

L’album è il risultato dei suoni, degli incontri e dei luoghi che la band ha visitato durante il tour, e riflette la continua emozione e impulsività del processo creativo, in perfetto stile Axis Mundi.

Marta sui Tubi – 28 Marzo – Covo Club (Bologna)

Marta Sui Tubi

 

Sono passati 10 anni dal loro ultimo concerto in Viale Zagabria 1, nel frattempo sono diventati uno dei gruppi più amati ed apprezzati del nostro paese… In occasione della ristampa del loro album d’esordio “Muscoli e Dei”, i Marta sui Tubi, eccezionalmente in formazione trio, riproporranno la scaletta dei loro primi concerti.
Sarà uno show potente, folle e non mancheranno le sorprese!

www.covoclub.it

Live – Albert Hammond Jr. @ Covo Club Bologna

aj2 Sabato 14 dicembre me la sono spassata al Covo, club underground di Bologna, nonché uno dei locali italiani che preferisco in assoluto.

E sul palco c’era Albert Hammond Jr., mica uno qualsiasi.
Già.
Albert Hammond Jr. ovvero il figlio di Albert Hammond, cantautore inglese anni ’60 di discreto successo (sua la nota “It never rains in southern California”, ndr), ma soprattutto chitarrista dei The Strokes assieme al talentuoso Nick Valensi.
Albert dei due, benché sia comunque un chitarrista coi fiocchi, non è di certo il più dotato tecnicamente, ma invece ha avuto delle gran belle intuizioni come solista, rilasciando due album e un EP, “AHJ”, uscito l’8 ottobre di quest’anno.
Chiariamo: a parer mio il genere, i suoni, alcuni riff ricordano quelli ideati dal frontman/genio dei The Strokes Julian Casablancas, ma nonostante questo denotano una maggior dolcezza, anche nei testi, e questo mi piace molto.
Albert insomma è un ragazzo che apprezzo davvero tanto e ciò, unito alla mia assoluta venerazione nei confronti dei The Strokes, mi imponeva di presenziare alla terza data del suo minitour italiano che si svolgeva nella capitale felsinea.

Il concerto inizia intorno alle 23, in un Covo strapieno, con un clima caraibico e un’inaspettata terza fila nonostante fossi arrivato in ritardo (così, tanto per cambiare).
Sul palco, oltre a Hammond con la sua fedele Stratocaster bianca, ci sono altri due chitarristi, un basso e una batteria confinata nelle retrovie: d’altronde lo spazio del palco del Covo è quello che è, si sa.
Mi colpiscono subito le tre chitarre: che potenza di fuoco! Ci piace!
Si inizia alla grande con due dei miei pezzi preferiti, “Everyone gets a Star” e “Scared”, direttamente dal primo album solista “Yours to Keep” per poi proseguire con roba nuova nuova come la bellissima “St. Justice” dell’ultimo EP, “AHJ” appunto, e con altre chicche come ad esempio “GfC”, dal secondo “‪¿‬Còmo te LLama‪?‬” del 2008.

E’ un incalzare di riff di chitarra straordinari, con musicisti, specialmente i chitarristi, che si esibiscono in finissimi virtuosismi e con un pubblico che si dimostra sempre caldo e coinvolto.
Albert è in gran forma e molto ispirato: i problemi (innumerevoli) con le droghe sono ormai cosa passata, e scusate se non è così scontato da parte di uno che si iniettava mix di eroina, cocaina e ketamina fino a 20 volte al giorno e che ha vissuto un periodo discretamente lungo vagabondando da una clinica all’altra (lo ammette molto candidamente e, oramai, con una certa consapevolezza lui stesso nelle interviste, altrimenti non vi riferirei mai nulla del genere su nessuno, figuratevi se su uno degli Strokes, ndr).
Lui, in barba alle malelingue, è lucido e indiavolato con la sua Stratocaster in mano, il gruppo risponde altrettanto bene e il culmine del godimento (per me soprattutto) arriva con “101”, sempre da “Yours to Keep”, pezzo semplicemente straordinario e che per me vale da solo l’intero prezzo del biglietto.

Un’ora e mezza di puro godimento, di musica di altissimo livello, di botta e risposta scherzosi con il pubblico, per poi salutare teneramente e abbandonare il palco scortato dai bodyguard in mezzo alle persone adoranti, conscio di aver regalato tanta emozione, soprattutto a me.
Questo è stato sabato 14 dicembre al Covo Club di Bologna.
Questo è stato Albert Hammond Jr.