Recensione – Dancing With Maria

11007739_404656272992624_4855798020812199360_nÈ nelle sale cinematografiche di tutta Italia da qualche settimana dopo la presentazione avvenuta a Venezia lo scorso settembre ed il film di Ivan Gergolet Dancing With Maria non arresta la sua corsa e non smette di emozionare.
Complice l’amore che traspare per la metropoli Argentina, il documentario si fonde con l’atmosfera di Buenos Aires dove da decenni Maria Fux opera come danzatrice e maestra in uno studio dove convergono allievi da tutto il mondo. E proprio grazie ad un’allieva, Martina Serban, moglie del regista che troviamo anche tra i protagonisti del documentario, la camera di Ivan è entrata in contatto con la magia e la teatralità di questa signora della danza, che a oltre novant’anni continua ad insegnare e a regalare momenti di leggera profondità ai suoi allievi attraverso la disciplina che ha fondato. Nella sua costante ricerca di nuove forme di espressione corporea è nata infatti la danzaterapia: un modo per superare i propri handicap, esteriori o interiori, tessendo con il proprio corpo figure spontanee e immaginifiche.
Il bel documentario dell’autore isontino si avvale delle musiche originali del compositore Luca Ciut, appositamente orchestrate e atte a sottolineare con “pennellate” di archi i passaggi più intensi del film in un omaggio alla danza e al suo potere liberatorio e salvifico attraverso la figura di una donna caparbia che gode anche attraverso il suo mestiere di insegnante ogni ultimo istante del suo percorso esistenziale. Quadri stretti e intensi con immagini di grande bellezza assieme a scene di danza corale caratterizzano questo documentario delicato e decisamente ispirato che continua ad emozionare sia nei festival che in sala.

https://vimeo.com/102633939