ILVOCIFERO – il video di “Lucyd” feat. Dorina e le parole “a cuore aperto” di EDDA e Gionata Mirai!

novità disc-vociferoIn occasione dell’uscita del nuovo videoclip di”Lucyd“, ecco le parole di presentazione del regista Fabio Capalbo (già dietro la macchina da presa con Verdena, Vinicio Capossela, Pacifico, etc.), insieme a quelle di Edda e Gionata Mirai che hanno collaborato al nuovo album “Amorte”.

Il brano è co-firmato da Dorina Leka, in arte Doryland.

FABIO CAPALBO – Il regista
Per il video di “Lucyd” cercavo un’idea lontana dalle narrazioni e da simbolismi evidenti. Un gioco di luci sui volti dei due cantanti avrebbe creato la suggestione che cercavo. Ho chiesto aiuto al direttore di fotografia con cui collaboro, Nicola Cattani, che mi ha suggerito la visione di un vecchio filmato degli anni ’60 di Clouzot, il quale stava sperimentando dei movimenti di luce circolari per un film che poi non realizzò mai. Quella tecnica mi è piaciuta molto e ho deciso che poteva essere l’idea visiva portante del videoclip. Le luci che si muovono attorno a un viso creano un effetto controverso, ne modificano i tratti, le espressioni, mutano le ombre e le sfumature della pelle. Sanno mostrare in pochi istanti molte sfaccettature di cui è costituito l’essere umano.
Il resto l’ha fatto il lavoro sul set con i cantanti, Aldo Romano e Dorina Leka, due attori stupefacenti oltre che grandi cantanti. Mi interessava mostrare le contraddizioni dell’amore di coppia, enfatizzando senza filtri il bene e il male di noi.

 

http://www.youtube.com/watch?v=J0ENNgR_TNo

ILVOCIFERO – “Amorte”: ospiti d’eccezione Edda e Gionata Mirai (Il Teatro Degli Orrori).

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ILVOCIFERO nasce da un’idea di Walter Somà (già co-autore dei due dischi solisti di Edda «Semper Biot», Niegazowana 2009 e «Odio i Vivi», Niegazowana 2012 vincitore del premio PIMI 2012 come miglior album solista e finalista al Tenco), il quale nel 2009 contatta Aldo Romano, cantante conosciuto molti anni prima nella loro città d’origine, Torino. L’alchimia tra i due funziona istantaneamente e i brani prendono corpo partendo da delle improvvisazioni intense ed ispiratissime.

Aldo da anni ha scelto di vivere da vagabondo, per strada. Per lui un modo per stare al mondo. Anche di questo trattano queste nuove canzoni, vere e proprie «composizioni per l’anima».

Nello stesso periodo, Somà stringe un’intensa amicizia con Fabio Capalbo, di professione regista (diversi i suoi videoclip all’attivo, tra cui Capossela, Verdena, Pacifico, Edda, Toni Bruna, Lorre ecc), e che si occupa anche di musica e suona la batteria.

Gionata Mirai de Il Teatro degli Orrori, partecipa registrando la chitarra in alcuni dei brani. Del progetto dice: «ho trovato uno spessore umano e artistico notevole e se posso dare una mano portando un valore aggiunto ad un prodotto che è già buono di suo, sono ben disponibile».Memorabili anche le voci di Edda Dorina che si sono prestati in duetti, cori e vocalizzi da capogiro.

«Se vuoi ti stupisco/con il mio sangue misto»: «Amorte» è un album che sorprende, perché non c’è nulla di analogo nel panorama italiano. «Amorte» è una solenne dichiarazione di libertà, a tratti disperata ma sempre fiera, a testa alta. «Amorte» è una benedizione ed una condanna, è un viaggio zingaro per tutti i coraggiosi che scelgono di guardarsi dentro, esistere e resistere. Dagli inferi al cielo, andata e ritorno. Un giro senza itinerario, ma non senza meta.

Evviva l’anima. E così sia.

 

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https://www.youtube.com/watch?v=Vc7j1l-FB6M