Mogwai – 6 luglio @ Ferarra

I Mogawi faranno ritorno in Italia con un’unica data estiva, prevista per il 6 luglio in Piazza Castello a Ferrara. La band scozzese si esibirà all’interno del festival “Ferrara sotto le stelle” e presenterà dal vivo l’ultimo album “Atomic”, uscito lo scorso aprile. Il disco, composto da dieci brani, è la rielaborazione del materiale utilizzato dai Mogwai per comporre la colonna sonora del documentario “Atomic – Living in Dread and Promise” prodotto da BBC Four. Il documentario costituisce il primo episodio di una serie dedicata al settantesimo anniversario dell’esposione nucleare che distrusse Hiroshima nell’agosto del 1945 ed è stato diretto dal regista irlandese Mark Cousins.

atomic

 

Mogwai @Alcatraz, Milano, 31 marzo 2014

Mogwai Alcatraz 2014Rave Tapes (per Rock Action/ Sub Pop, 2014), l’ultimo album dei Mogwai, ha intrapreso una via più melodica, abbandonando gli scrosci catartici di chitarre e synth che per molti sono il marchio di fabbrica della band.
Nessuna delusione in questo nuovo (o solo ultimo?) corso: le tracce non perdono in potenza sonora, quella che risulta diversa è solo l’aspettativa nell’ascolto.
Con che aspettative invece si assiste al live che la band sta portando in giro per il mondo, proponendo questo nuovo album?
“Faranno per lo più pezzi nuovi?”… “Riarrangeranno i pezzi vecchi con questo nuovo stile?”
E…. e i nostri super scozzesi profeti del post rock sanno sorprenderci ancora: suonano solo alcune delle tracce dell’ultimo album, molte le selezioni dal passato, lasciando da parte il main stream della loro produzione. Sul palco anche Luke Sutherland, scrittore e musicista che ha già lavorato con loro (CODY, per Chemikal Underground, 1999), al violino e alla voce.
La band si muove con la libertà di chi ha stile e talento e non teme di portare versioni quasi new wave o stoner del loro repertorio. Sono liberi nelle tirate progressive, nelle sospensioni post punk e si divertono a liberare le corde e i synth sulle loro cascate di suono.
Vanno ricordate anche le scenografie dello spettacolo: tre esagoni sospesi sopra la band, ripresi dalla copertina dell’ultimo album, che assecondano gli effetti di luce e i suoni. Non so se la scelta di queste figure abbia un significato per i Mogwai, ma vi posso assicurare che, sebbene si trattasse di forme iper geometriche e molto astratte, sulla suggestione dei suoni invasivi dei pezzi più potenti (in particolare “i pezzi vecchi”) e delle luci, quelle tre sembravano delle fauci di pescecane, primitive e divoranti.
I Mogwai hanno salutato il pubblico di Milano con un meraviglioso “Satan” (da Mogwai young team, etichetta Chemikal Underground, 1997).
Qui la scaletta della serata:
Heard about you
Friend of the night
Take me somewhere nice
Rano Pano
Deesh
Ex Cowboy
Mexican GP prix
White noise
I’m Jim Morrison I’m dead
How to be a werewolf
Remurdered
Batcat

I bis:
The lord is out of control
Auto rock
Mogwai fear Satan