Sono il capitano della mia anima

nelson_mandelaSecondo appuntamento* di questa piccola rubrica delle Tre Civette sul Comò! Il “pensiero sparso” di oggi riguarda un grande protagonista della Storia recente: Nelson Mandela. Come sentirete alla fine della registrazione, abbiamo inserito la poesia “Invictus” di W. E. Henley, tratta dall’omonimo film. La poesia era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l’apartheid.

Il titolo Invictus proviene dal latino, ma nel caso del film è stato liberamente tradotto con invincibile, anziché con il significato più corretto di invitto, imbattuto, indomito.

Vi ricordiamo che torneremo in onda a partire dal 6 febbraio e vi invitiamo a visitare la nostra pagina Facebook Tre cive per restare sempre aggiornati!

 

      rubrica-letture_04eva-invictus - Federica

 

INVICTUS di W. E. Henley (traduzione italiana)

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da polo a polo,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa della circostanza
Non ho esitato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d’ira e di lacrime
Il solo orrore delle ombre incombe,
E ancora il minaccioso scorrere degli anni
Mi trova e sempre mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il percorso,
Quanto piena di castighi sia la vita,
Io sono il padrone del mio destino;
Io sono il capitano della mia anima.

*Vi siete persi il primo articolo di questa piccola rubrica? Recuperatelo subito QUI.

Eva per le Trecive