Pordenonelegge 2014 : Nicolai Lilin – Il serpente di Dio

Lilin

 

Nicolai Lilin torna a Pordenone per presentare il suo nuovo libro : ” il serpente di Dio”, il primo vero romanzo di Lilin, l’unico ,fino ad adesso, che non contenga parti della sua vita.

“Ho nota una trasformazione del tipo di scrittura, da straniero che scrive in italiano a scrittore  italiano. In questo romanzo poi,a differenza dei precedenti, c’é  uno scontro netto tra bene  e male.” chiede Monestier all’autore di Educazione Siberiana.

“Per me la scrittura è un processo che non finisce mai, anche se il lettore si accorge dello scrittore solo in occasione di un  libro, io però scrivo costantemente tutti i giorni. A volte una pagina, a volte venti. Leggendo e vivendo nella società italiana quello che scrivo rispecchia quello che affronto in quel determinato periodo.”

“Il tema dell’ultimo libro è cambiato rispetto ai precedenti. Ho sentito la necessità di raccontare le situazioni su cui avevo un’ opinione, arrivando po’ più in profondità. Soprattutto quando si parla di guerra noto  che le opinioni di molti amici sono formate su ideologie. Essendo nato in Unione Sovietica dove le opinioni si basavano solo su ideologie e sulla propaganda della comunicazione,  ho imparato a riconoscere gli stessi meccanismi anche nei paesi occidentali.”

Prosegue Lilin : “Quando ci dicono che abbiamo nemici lontani che dobbiamo combattere capisco che questa situazione ha bisogno di approfondimenti. Dobbiamo essere più cauti nelle decisioni e più accurati nel giudicare, cercando fonti alternative.”

“Questo è il tuo primo vero romanzo, vero ?”

” Si è il primo in cui ho inventato tutto. Certo ho usato le esperienze personali. Per raccontare la guerra bisogna combatterla altrimenti nel raccontarla si rischia di essere grotteschi. La guerra non è affascinante ma è solo sporca. Nel libro racconto i meccanismi della guerra moderna e delle influenze sulle persone comuni. Racconto il meccanismo dietro gli avvenimenti della storia ufficiale..”

” Ho visto diverse guerre ” , prosegue Lilin ” e la guerra cecena è stata la guerra più violenta se guardiamo la sofferenza portata alle persone. Io non tifo mai per una delle parti ma cerco di capire chi sta dietro. C’è sempre un interesse dietro una guerra, parlo di  interessi economici e politici che sono il meccanismo trainante della geopolitica, gli interessi religiosi sono una copertura.  Questi interessi creano nazionalismi e odio tra popolazioni che sono state assieme per centinaia di anni. ”

“Qual’è la tua opinione sulla guerra in Ucraina ?”

“La guerra in Ucraina e stata presentata in occidente in modo criminale, siamo arrivati oltre la semplice disinformazione. Sui  social io critico Putin e il governo russo ma critico anche i democratici di Kiev. Per i russi l occidente in Ucraina ha fatto peggio della corruzione politica della Russia. Per farti un esempio “La Stampa” ha pubblicato 10 giorni fa circa un articolo nel quale sosteneva che le sanzioni contro la Russia funzionano. Mosca in questo articolo sembra un posto post apocalittico dove la gente non ha più da mangiare. A Mosca ho diversi amici tra cui comandanti dell FSB , gestori di supermercati, ex membri di bande. Li ho chiamati e mi hanno raccontato che due mesi prima dell inizio delle sanzioni hanno aperto  canali per l’acquisto di frutta e  carne dall’ Argentina, dal Vietnam. L’embargo alla Russia sta danneggiando solo i produttori europei.”

“Sapete cosa si dice in Russia ? Nel mondo  c’è la crisi ma a Mosca è sempre venerdì”