LIVE – Pearl Jam a Trieste European Tour 22.06.2014

IMG_1001Il concerto inizia con dieci minuti di anticipo come a Milano prendendo tutti di sorpresa (tutti meno quelli che sapevano che anche a Milano avevano iniziato prima ovviamente) e fanno benissimo.

Perché i nostri hanno in programma di suonare per ben 3 ore, tirando il fiato solo di quando in quando tra un sorso d’acqua e l’altro. Stavolta Eddie si presenta con bottiglia di rosso al seguito, ma visto che due sere prima aveva esagerato quel poco che basta a dimenticare mezze canzoni, a Trieste dice che non berrà, o meglio, magari solo un poco.

Il concerto di Trieste dello European Tour 2014 inizia con l’incedere da ballata di Elderly Woman Behind the Counter in a Small Town che scalda da subito l’atmosfera dello Stadio Nereo Rocco (gremito in ogni ordine di posti disponibili) e sarà un crescendo ben pianificato. Si continua con Low Light di Yield, album del ’98, per poi saltare indietro a Black daTen, pubblicato nel 1991 e poi si fa un salto avanti nel tempo a Sirens, del 2013. Insomma il pubblico è già tutto con loro e cosa curiosa, la gran parte sono uomini. Cantano, si emozionano, ballano e così arriviamo a Given To Fly e poi a Lightning Bolt che da il nome all’ultimo album. Intanto il palco si trasforma, la grande massa che sovrasta il palco, groviglio di luci e metallo che sono un uccello astratto, si alza lasciando visibilità aperta sul telo nero che chiude il fondo del palco dove giganteggia il logo dell’ultimo album. Eddie ad un certo punto fa partecipe il pubblico del suo grande lutto: la settimana prima ha perso il suo migliore amico “ero con lui fino al suo ultimo respiro” e la voce è rotta e dice di far molta fatica a superare il dolore, invita il pubblico a salutare John insieme a lui per un’ultima volta e quando riprende a cantare ci cola dentro tutto il sentimento per l’amico perduto e sono brividi. Tutto lo stadio partecipa e s’illumina di luci per accompagnarlo.

Con Rearviewmirror si chiude la prima parte del concerto. Qualche minuto per riprendersi e si ricomincia. In scaletta anche Crown of Thorns, cover dei Mother Love Bone, nome del gruppo d’origine di Stone Gossard (chitarra) e Jeff Ament (basso) che assieme a Mike McCready dopo la morte del cantante Andrew Wood, trovarono in Vedder, al tempo ancora benzinaio di provincia a San Diego con la passione per il rock’n’roll, un nuovo frontman. E sono 24 anni che i 4 di Seattle trascinano le folle con i loro 21 album (e 10 figli negli ultimi vent’anni come ricorda Eddie sul palco).

Il ritmo incalza e nonostante un ginocchio non troppo in forma per colpa di un recente incidente e la tristezza che lo pervade Eddie trascina il gruppo tra gli assoli di chitarra di Gossard e McCready incalzati dalla batteria di Matt Cameron. Ospite del concerto Boom Gaspar all’organo Hammond. Ultimi tre brani: Alive, Rockin’ In The Free World e Yellow Ledbetter. Pubblico entusiasta, paonazzo, sudato e terribilmente soddisfatto. Le luci sono ormai alte, le mani si fa fatica a batterle, ma il cuore c’è tutto e si sente. Chissà se ai “ragazzi” di Seattle è piaciuto tanto quanto a noi.

L’organizzazione del concerto gestito da Azalea Promotion rientrava nel pacchetto Music&Live della Regione Friuli Venezia Giulia che offre la possibilità di vedere gratuitamente i concerti prenotando 1/2 notti in un albergo del Friuli Venezia Giulia. Più informazioni su www.musicandlive.it

A Villa Manin oggi si discute di Giardini Storici

Villa ManinSabato 22 febbraio, alle ore 17, nella sala convegni di Villa Manin, si terrà una “conversazione”, inserita nel programma di incontri organizzati dall’Istituto Regionale Ville Venete, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, e il patrocinio della Regione Veneto sul recupero e valorizzazione dei giardini storici.

Relatori saranno Giuseppe Rallo, direttore del Museo nazionale Villa Pisani di Strà (Ve) e Giuseppe Busnardo, naturalista e botanico, sul tema del recupero dei parchi e giardini storici e della loro fruibilità pubblica. Coordinerà l’incontro Giampi Zanata, rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Regionale Ville Venete.