Live in diretta social? #suoniamopervoi

Periodo molto difficile per i concerti. L’effetto Coronavirus sta mettendo in fortissima crisi il settore dei live: tutti i concerti di questo periodo, per i motivi ben noti, sono stati annullati o spostati in date successive.

Questi spostamenti difficilmente però si concretizzeranno. E’ molto probabile che tutti i tour di questo periodo vengano alla fine rimandati a data da destinarsi.

Il danno economico è enorme, il settore ormai da anni non vive più sulla vendita dei dischi ma sugli introiti dei concerti. Assieme ai musicisti inoltre sono andati in crisi i service audio, i fonici, gli organizzatori, i locali.

Cosa è possibile fare per dare un po’ di sollievo ad artisti e ai loro fan? Ci ha provato con il progetto #musicacontroilcoronavirus, Alice Mazzoni, con una serie di live in streaming, nei quali hanno partecipato una decina di gruppi. Il progetto, che ha ottenuto circa 45 mila visualizzazioni attraverso la propria pagina Facebook, a causa della zona rossa estesa a tutta Italia, adesso è in pausa.

L’idea però è quella giusta: gli artisti in questo momento potrebbero vendere o regalare dei live dai propri studi, da soli od in piccoli gruppi, mantenendo le distanze previste dai nuovi regolamenti. Anche se questa idea non rappresenta una soluzione al danno economico che sta subendo il settore, solleverebbe il morale di milioni di persone che sono chiuse nelle proprie case.

Da qui l’invito ai musicisti: condividete la vostra musica, in live sui social, con tutti gli italiani che hanno deciso di seguire la regola #iorestoacasa.

 #suoniamopervoi

Streaming e Vinili: mai così tanta musica dal 1998

Apple Music, Spotify e la rinascita del movimento del vinile: questo è il segreto per la più grande crescita del mercato musicale dal 1998

Il dato è relativo al solo Regno Unito ma è assolutamente significativo. 135 milioni di dischi considerando la vendita di tutti i supporti: cd, vinili, digital download e streaming. Il risultato è un +10% rispetto all’anno precedente, un risultato che porta il mercato ai fasti della fine degli anni 90, tempi in cui in cima alle classifiche trovavamo Massive Attack e Verve.

Di questi 135 milioni di dischi più della metà sono stati acquistati per essere ascoltati in streaming. L’equivalente di 68 milioni di dischi.  Molti anche i vinili venduti, più di 4 milioni di pezzi, il numero più alto dal 1991

Sono in caduta libera i CD che registrano un decremento del 12% e il download digitale che decresce del 23%. Nota curiosa l’aumento del 43% della vendita di cassette, quasi tutte legate alla colonna sonora di “Guardiani della Galassia 2”.

La cifra enorme legata a streaming e vinili descrive il mercato musicale in modo molto lineare: il supporto musicale ha un valore solo se ha senso di essere posseduto. Altrimenti chi ascolta musica preferisce, in molti casi, la soluzione liquida all’acquisto di mp3 e CD.

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