PATTI SMITH – 1 Agosto @ Villa Manin (Codroipo)

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PATTI SMITH AND HER BAND
Perform Horses, 1975-2015
Concert For Pasolini
Sabato 1 Agosto 2015, ore 21:30
Cortile d’Onore Villa Manin – Codroipo

«Un meraviglioso spirito rivoluzionario, figlio di questa terra». Solo pochi mesi fa, con queste parole, PATTI SMITH, autentica leggenda e icona rock in tutto il mondo, descriveva PIER PAOLO PASOLINI durante un incontro con gli studenti a Udine al Liceo Percoto, prima del concerto memorabile di quella sera del 5 dicembre in un Teatro Nuovo Giovanni da Udine esaurito in ogni ordine di posti, in cui l’artista ha omaggiato nuovamente la figura del poeta dedicandogli la bellissima “My Blakean Years”. Nell’anno del 40° anniversario della morte di Pasolini non poteva esserci miglior interprete per un grande evento musicale in sua memoria, sarà proprio la sacerdotessa del rock, Patti Smith, la protagonista del “CONCERT FOR PASOLINI”, che si terrà sabato 1 agosto (ore 21:30) nella cornice di Villa Manin nel Cortile d’Onore a Codroipo (Udine), che torna teatro di eventi musicali di livello internazionale.

Organizzato da Zenit srl in collaborazione con l’Azienda Speciale Villa Manin, la Regione Friuli Venezia Giulia, e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, il “Concert for Pasolini” si pone l’obiettivo di omaggiare la sua figura attraverso il linguaggio della musica, affidato a un’artista che da quarant’anni comunica con la sua meravigliosa arte e che in più occasioni ha dato dimostrazione di conoscere e stimare non solo il poeta, scrittore, regista ed editorialista, ma anche l’uomo, Pasolini.

“Soireé Dada” a Villa Manin di Passariano (UD)

1413791521513-JRBL0PSN-thumbnail-6194Venerdì 14 novembre 2014
ore 21:00
salone centrale
Soireé Dada du Coeur Barbe
Nel salone centrale di Villa Manin si ricrea l’atmosfera di irriverente dissacrazione della celebre “Soirée dada du Coeur à barbe” (letteralmente: “serata dada del cuore barbuto”), organizzata dall’artista Tristan Tzara nella serata del 6 luglio 1923 al Théâtre Michel di Parigi. Finirà a cazzotti tra dadaisti e surrealisti. Suonano e improvvisano Massimo De Mattia, flauti, Luigi Vitale, vibrafono, Nicola Guazzaloca, pianoforte. Voce recitante l’attore Roberto Pagura. Sulle pareti, le immagini dei trasgressivi film di Man Ray.
Massimo De Mattia flauti, Luigi Vitale vibrafono, Roberto Pagura voce recitante, Nicola Guazzaloca pianoforte.

Biglietti disponibili alla cassa di Villa Manin oppure tramite prenotazione al telefono e fino a mezz’ora prima dell’inizio il posto vi verrà riservato.
Costo 10,00 euro | Evento a numero chiuso (99 posti)

Su questa e le altre iniziative in corso www.villamanin.it

16 Luglio – Bombino, Nomad Tour

Mercoledì 16 luglio a Villa Manin, Passariano Codroipo (UD)

Ingresso unico € 16,00 + d.p. Prevendita online: Mailticket.it

Project3Il suono del deserto del Sahara ed il rock di Nashville con elettrizzanti groove desert blues che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione. Dopo la già annunciata data al Roma Europa Festival, si aggiungono nuovi appuntamenti live per il giovane talento Tuareg prodotto da Dan Auerbach dei The Black Keys.
Astro nascente del desert blues, Goumar Almoctar, conosciuto come Bombino, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Sin da giovane diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”.

Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Ma è solo un anno dopo che Wyman riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta. Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, l’esordio solista su disco (il primo album risale al 2009, Group Bombino – Guitars from Agadez, vol. 2).

Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali, con collaborazioni di tutto rispetto, tra cui quella con Keith Richards. Dan Auerbach (The Black Keys) incontra Bombino e ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad, il terzo disco uscito in tutto il mondo ad aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner. Registrato nello studio di Auerbach a Nashville, Nomad è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle abili mani di Bombino ed arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa.

Le sonorità di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, vicini suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. Una versione del blues densa e magmatica, a cui si aggiunge la particolarità di svincolarsi dalla classica metrica basata sul “call and response” tra cantante solista e coro (solitamente femminile) rimpiazzando quest’ultimo con le disgressioni melodiche della chitarra. Compositore e chitarrista desert-rock, Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.

14 luglio – Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Omar Sosa in concerto

trio fresu gurtu sosa_fotoTre voci musicali uniche e differenti insieme per uno speciale progetto in trio che combina elementi musicali tradizionali e moderni, provenienti da India, Italia e Cuba. Tre maestri della musica con carriere illustri, virtuosi di diritto, con particolare predilezione ad espandere i confini musicali e esplorare nuove culture. Tre straordinari performers che ricercano ispirazione e sfida gli uni negli altri, con l’intento di trasmettere e condividere con il pubblico quest’esperienza.

 

Lunedì 14 luglio a Villa Manin di Passariano Codroipo (UD).

Ingresso unico € 25,00 + d.p.
Prevendita online: Mailticket.it

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Omar Sosa

Il percorso musicale del compositore e pianista cubano, nominato cinque volte al GRAMMY, l’ha portato da Camagüey e L’Havana alle tournée in Angola, Congo, Etiopia e Nicaragua negli anni Ottanta; a una permanenza nella comunità di discendenti africani in Ecuador agli inizia degli anni Novanta; a un’estesa presenza nella scena Latin jazz di San Francisco Bay; alle sue attuali collaborazioni con artisti provenienti da Spagna, Francia, Brasile, Cuba, Stati Uniti, e diversi paesi dell’Africa. La sua carriera incarna lo sguardo estroverso di un artista visionario che serba nel cuore l’anima inflessibile di Monk, mentre lavora incessantemente per progettare e creare un’unica voce cosmopolita. Uno dei suoi ultimi album, Afreecanos, celebra la ricca eredità della musica africana nel jazz e nella Latin music.

Paolo Fresu

Vincitore di un’estesa lista di premi, professore e direttore di numerose istituzioni italiane e internazionali, Paolo Fresu si è esibito in tutto il mondo con i nomi più importanti della musica afro-americana degli ultimi 30 anni. Ha partecipato a circa 300 registrazioni, alcune come leader e altre come sideman, e ancora a tanti progetti che uniscono musica etnica, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Fresu è direttore artistico del festival di Berchidda Time In Jazz, del Bergamo Jazz Festival e del Seminario Jazz di Nuoro. È anche coinvolto nella produzione di numerosi progetti multimediali, collabora con attori, danzatori, pittori, scultori e poeti, e scrive musiche per film, documentari, video, balletti e spettacoli teatrali. Paolo Fresu vive fra Parigi, Bologna e la Sardegna. Il suono unico della sua tromba è riconosciuto come uno dei più caratteristici nella scena jazz contemporanea.

Trilok Gurtu

Percussionista di livello internazionale, Trilok Gurtu è stato cinque volte vincitore del Downbeat Critics Poll come migliore percussionista, e candidato al Best Artist Asia/Pacific per i BBC World Music Awards. È nato a Bombay da una famiglia di musicisti e ha iniziato a suonare all’età di 6 anni. Il suo stile, profondamente radicato nella tradizione indiana combinata con elementi jazz e rock, ne hanno fatto un maestro affermato della World Music. Il suo ardente senso del ritmo ha attirato una lunga serie di collaborazioni con artisti di fama internazionale, fra cui John McLaughlin, Joe Zawinul, Jan Garbarek, Don Cherry, Pat Metheny, Phoroah Sanders, Dave Holland e con molti musicisti da India, Africa e altre paesi. Da una vita di musica e tournée, Trilok ha donato al suo pubblico undici album e innnumerevoli apparizioni in tutto il mondo.

21 giugno – Pierpaolo Capovilla in concerto

Laura-Penna-Artist-Like-Them-Pierpaolo-CapovillaCantante, bassista, leader e fondatore di due dei gruppi che più hanno segnato la storia della musica indipendente degli ultimi 10 anni, Pierpaolo Capovilla è stato protagonista, oltre che con One Dimensional Man e Il Teatro degli Orrori (l’ultimo disco “Il mondo nuovo”  è del 2012), anche nel recente ciclo di letture tratte dal romanzo di Matteo De Simone “Denti guasti”, e nel reading “La Religione del Mio Tempo”, interamente dedicato a Pier Paolo Pasolini. Un lungo percorso che oggi vede Pierpaolo per la prima volta impegnato in un progetto solista con il nuovo album “Obtorto Collo” su etichetta Universal Music/La Tempesta.

Sarà in concerto sabato 21 giugno a Villa Manin di Passariano Codroipo (UD) con Guglielmo Pagnozzi (sax, tastiere, percussioni), Stefano Giust (batteria), Alberto Turra (chitarra), Kole Laca (tastiere), Francesco Lobina (basso).

Ingresso unico € 12,00. Prevendita online: Mailticket.it

A Villa Manin oggi si discute di Giardini Storici

Villa ManinSabato 22 febbraio, alle ore 17, nella sala convegni di Villa Manin, si terrà una “conversazione”, inserita nel programma di incontri organizzati dall’Istituto Regionale Ville Venete, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, e il patrocinio della Regione Veneto sul recupero e valorizzazione dei giardini storici.

Relatori saranno Giuseppe Rallo, direttore del Museo nazionale Villa Pisani di Strà (Ve) e Giuseppe Busnardo, naturalista e botanico, sul tema del recupero dei parchi e giardini storici e della loro fruibilità pubblica. Coordinerà l’incontro Giampi Zanata, rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Regionale Ville Venete.

Kiss live @ Villa Manin di Passariano (UD)

KIssSono passati 40 anni da quel 1973 in cui Gene Simmons e Paul Stanley fondarono i Kiss in quel di New York ed un po’ nella voce anche si nota, ma in fondo chi se ne importa, sono eroici per il solo fatto di infilarsi ancora improbabili calzamaglia lucide con annessi inserti in lurex a sessant’anni suonati, andare su e giù per il palco su zeppe che fanno invidia a Frank’n’Furter, farsi giri in aria attaccati a cavi d’acciaio o carrucole e suonare ancora meravigliosamente. Se la voce magari manca le mani sono ancora abilissime ed i riff che hanno echeggiato nel Monster Tour che ha fatto tappa a Villa Manin di Passariano (UD) lunedì 17 giugno sono da leggenda. Nello straordinario spettacolo a base di effetti speciali, split screen, teatralità portato in giro per il mondo da Barley Arts il microfono passa da Paul Stanley a Gene Simmons a Tommy Thayer a Eric Singer, l’energia che i quattro ci mettono è tanta e si misura in sudore, dopo pochi minuti sul palco sono già fradici ma reggono per due ore di spettacolo. La scaletta mescola brani del presente e del passato, il pubblico segue e supporta e stupisce candidamente di fronte alle pedane che si alzano dal palco sotto l’enorme ragno che lo sovrasta, si muove e muta colore, le fiammate, la pioggia di coriandoli, il fumo. Ok, sembra di essere al circo, ma è tremendamente divertente e poi la musica è impeccabile, anche quando la voce difetta un po’.

Due ore filate e dei classici nei bis. Tutti a cantare a squarciagola “Rock and Roll All Nite” e  “I Was Made For Lovin’ You” e alle 23.00 luci alte sul prato ed in marcia per tornare a casa che il giorno dopo si lavora. Ma i Kiss almeno una volta bisogna vederli. Sono passati (quasi) indenni attraverso 40 anni di musica, sono stati imitati (ed io continuavo a chiedermi sulla strada di casa se fosse venuto prima il Rocky Horror Show o i Kiss), sono diventati un brand di successo, sono ancora là a truccarsi per andare in scena e sembrano ancora divertirsi parecchio. Che vi devo dire? Chapeau!

La scaletta:

Psycho Circus
Shout It Out Loud
Let Me Go, Rock ‘N’ Roll
I Love It Loud
Heaven’s on Fire
Hell or Hallelujah
War Machine
Deuce
Say Yeah
Shock Me
Tommy and Eric Jam
Outta This World
God of Thunder
Lick It Up
Love Gun
Rock and Roll All Nite
Detroit Rock City
I Was Made for Lovin’ You
Black Diamond
God Gave Rock ‘n’ Roll to You II