The Bastard Sons of Dioniso – Live @ Home Rock Bar (TV) 4.04.2014

bastardPARTE PRIMA ATTO PRIMO “FLASHBACK”
Era il 2010 quando Giulian e l’amico Joe si stavano annoiando da imbucati a una festa di compleanno di uno sconosciuto e pensarono “ci sono i Bastard Sons of Dioniso al Giordani (Pordenone), andiamo a beccarli!”.  Li avevamo seguiti a X Factor e ci erano piaciuti parecchio sia a livello musicale sia nel modo che avevano di affrontare lo show.
Arrivati a concerto ormai finito andammo da loro dicendo “Lo confessiamo, non vi abbiamo ascoltato perché siamo arrivati ora ma se vi va vi portiamo a far festa” e i ragazzi risposero “Ok, però giusto un’oretta perché domani abbiamo un concerto a Bergamo”

PARTE PRIMA ATTO SECONDO – “ORE 5”
E fu così che alle 5 del mattino dopo mille chiacchiere su musica e dintorni accompagnati da vino a fiumi ci salutammo. Da li ci siamo tenuti in contatto, specie con Wice, via social network e possiamo dire sia nata una bella amicizia.

PARTE SECONDA – “4 ANNI DOPO!”
04-04-2014 Home Rock Club di Treviso. Un locale abbastanza pieno ospita la presentazione ufficiale del nuovo album dei BASTARD SONS OF DIONISO. L’ambiente è il solito groviglio di pubblico assetato di rock, alcol e divertimento che caratterizza il locale. Un posto perfetto per una band che deve testare le reazioni spontanee della gente ai nuovi brani.
La prima cosa, la caratteristica principale della band, sono i cantati e le armonie create dalle tre voci. Un marchio di fabbrica che, insieme ai cambi ritmici che fan si che i brani non siano mai banali, costruiscono un progetto musicale originale nel panorama musicale italiano. Una scelta che ormai è diventata un cliché dei Bastard è che, anche in questo album, i testi sono in italiano. Secondo Federico, una scelta quasi obbligata visto che per il loro “giro” l’estero non è praticabile. Una bella scelta secondo noi perché il genere che propongono fatto in inglese risulta “già sentito” mentre in italiano è unico.
Durante tutto il concerto Jacopo al basso e Federico alla batteria suonano a occhi chiusi vivendo i brani in modo anche fisico, come se fossero in trip, che diventa quasi un ballo spirituale. Wice invece mantiene un contatto diretto con il pubblico .

Il concerto fila liscio e sembra finire in un lampo: non c’è un momento nel quale dire “mi sto annoiando”.

I brani del nuovo album mantengono lo stile originario dei Bastard, ma si sente come questi ragazzi siano cresciuti; c’è più consapevolezza delle loro capacità e maggiore struttura per quanto riguarda la composizione.

Non possiamo che complimentarci con questi ragazzi che dimostrano come anche in Italia, volendo e sapendo ascoltare, la musica ha qualche elemento che canta fuori dal coro, insomma per essere chiari, dal solito melodramma proposto dal 90% degli artisti.

Un encomio alla copertina ed al libretto dell’album: spettacolare!

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