Tre Allegri Ragazzi Morti – recensione – Venerdì 01 Aprile @ Il Deposito (Pordenone)

Recensione Massimo Adolph Nutini per TheGreatComplottoRadio – 03 04 16

I Tre Allegri Ragazzi Morti

 

 

Recensione in breve:
Sempre emozionanti, belle le nuove canzoni. Inserimento nuovo chitarrista forse superfluo?

Recensione:

La tournée 2016 INUMANI, dopo Ravenna, Torino, Padova, Napoli e Bari, raggiunge dunque Pordenone. Il Deposito è pieno; caldo e umidità aleggiano. I fan sono curiosi di sentire dal vivo le canzoni del nuovo omonimo album, e soprattutto di sentire l’apporto del chitarrista aggiuntivo,  il bravo e noto Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, nuovo membro della band.

Si parte, i primi brani sono tutti dell’ultimo album INUMANI. Stili e arrangiamenti diversi, ma che magicamente mantengono la caratteristica poesia e freschezza dell’immaginario TARM.

Tra queste canzoni, tutte affascinanti,  spicca come forse la più originale e armonicamente interessante “Ruggero”, cover di un bel brano dei Lupetto, pordenonesi anch’essi.

Poi, da Il Principe In Bicicletta in poi, si passa a una carrellata dei migliori brani sia di vecchia data, sia provenienti dagli ultimi album.

La cosa interessante. e anche leggermente misteriosa. è constatare che il loro spaziare da ritmi, arrangiamenti e stili musicali molto diversi (punk, pop, soul, reggae, folk, ritmi andini, etc.) non è mai velleitario o banale.

Per qualche ragione  il “nocciolo” dei Ragazzi Morti rimane sempre inalterato, originale e perfettamente riconoscibile.

Ed è proprio questa la loro “bellezza” artistica: la semplicità, la naturalezza e la grazia dei loro pezzi, sia dal punto di vista della musica che della parola. Con accordi semplici, che tutti abbiamo avuto tra le mani, riescono a confezionare immagini che incantano. Quindi lo stile in cui declinano questa piccola poesia, alla fine, è il fattore meno preponderante.

Proprio alla luce di ciò, l’apporto (di notevole livello artistico-strumentale) della nuova chitarra aggiuntiva di Viterbini, tende forse a “riempire” qualcosa che troverebbe la sua grazia, anche e soprattutto, in una visione un po’ più minimalista.

Gli interventi di chitarra sono belli, anche abbastanza sobri, ma non strettamente necessari all’economia del brano.

Certo che ora, con anche questo irrobustimento strutturale e professionale del suono della band, non ci sono più davvero scuse per una fruizione e un successo allargati anche a un pubblico più mainstream.

Recensione: Massimo Adolph Nutini per TheGreatComplottoRadio – 03 04 16

Prossimi concerti:

05 aprile Milano – Alcatraz
08 aprile Bologna – Estragon
09 aprile Roma – Atlantico
23 aprile Genova – Supernova Festival

Scaletta concerto:

Ad un passo dalla luna
La più forte
Libera
Persi nel telefono
C’era una volta ed era bella
Ruggero
Quasi adatti
Il principe in bicicletta
Occhi bassi
La poesia e la merce
Ogni adolescenza @Info[Davide Toffolo with Adriano Viterbini] Puoi dirlo a tutti
La faccia della luna
E invece niente
In questa grande città (La prima cumbia)
I cacciatori
La via di casa
La ballata delle ossa
I miei occhi brillano

Tubi innocenti
La mia vita senza te
Alle anime perse
Vivere fuggendo
Voglio
Il mondo prima
Di che cosa parla veramente una canzone?
La tatuata bella