White Reaper – White Reaper Does It Again

 

white reaper does it again

Does it Again debutto dei White Reaper è sporco e veloce, punk e romantico e merita sicuramente un ascolto.

White-Reaper

White Reaper Does It Again, è l’album di debutto del giovane quartetto di Louisville, i White Reaper.
Un pop punk sporco e riverberatissimo che si rifà  ai suoni della fine dei 70, un mix tra i californiani Dickies ed i Ramones.

Il loro pop punk ha chiare influenze del sound americano, veloce, sporco ma non troppo, con qualche tastiera a dipingere dei riff leggeri e acidi.  Il chitarrista cantante Tony Esposito condisce tutto con una voce distorta, nasale e soffiata.
La band è leggera ed i pezzi di Does It Again viaggiano veloci e concisi, un mix di arroganza punk e romantiche linee vocali.

L’album apre con Make Me Wanna Die, un tuffo nel 1978, pezzo che avreste potuto sentire in un college californiano nei favolosi 70, con bella melodia del tastierista Ryan Hater. Basso e batteria dei fratelli Sam e Nick Wilkerson la fanno da padrone nei brani successivi “I don’t think she cares” con un testo stappa lacrime “…she don’t call me anymore” cantato a tutta velocità, “Pills” e  la dolce e violenta “On your Mind” che potrebbe essere una soundtrack, stile Who, della fine dell’amore delle vostre vacanze al mare.

L’album prosegue con “Last 4th July”, “Alone Tonight”, la glammissima “Candy”e “Sheila”.

“Friday the 13th” è l’unico pezzo in minore di tutto l’album, apre con un riff stile synth-horror di tastiera che viene ripetuto quasi all’infinito per tutto il brano, e sottolinea la bella linea vocale del pezzo. “Wolf Trap Hotel” è rabbiossisima e conclama il dna del ritmo inserito in questi 4 ragazzi, raffica di chitarre, voce, adenoidi non curate e un casino di adrenalina.

Chiudono l’album la bella “Don’t You Think I Know?” e la super punk “B.T.K.” dove il plettro di Esposito gratta le corde come un uncino preciso e accattivante.

Album è ricco di spunti con una produzione non proprio eccelsa che presenta alcune sbavature su riverberi e mixaggio,  ma che ne complesso crea un sound molto riconoscibile ed un po esterno dal noioso rock iperprodotto sentito ultimamente.
Come album di debutto si presenta piuttosto bene e merita almeno un ascolto.

https://whitereaper.bandcamp.com/

 

Pubblicato da

Luca

Luca

Station Manager The Great Complotto Radio