Cinema – NO. I Giorni Dell’Arcobaleno

Cinema -NO-I-giorni-dellarcobaleno-nuovi-spot-tv-in-italiano-due-video-e-una-clip-con-Roberto-SavianoUna campagna per uscire dalla dittatura, o forse per fare un piccolo passo fuori da essa. Nel Cile del 1988 il generale Augusto Pinochet saldamente al comando del paese sudamericano è costretto ad indire un referendum per giustificare agli occhi del mondo il mantenimento del potere e garantirsi la guida del Cile per altri 8 anni.

L’opposizione cerca un direttore creativo per la campagna pubblicitaria del “no” e lo trova in una giovane promessa del campo, René Saavedra impiegato presso la maggiore agenzia pubblicitaria del paese il cui capo è però consulente della gerarchia militare al potere. Nella clandestinità forzata che il caso richiede, René costruisce passo passo una campagna fresca e totalmente nuova, influenzata dal boom economico e dalla rivoluzione che la pubblicità ha portato nella televisione nazionale e di conseguenza nei costumi del popolo cileno.

E’ una battaglia di nervi e di genio, nel tentativo di convincere il popolo impaurito a sostenere la battaglia per la democrazia nel paese e tenere a bada una classe politica di sinistra che è stata ormai sorpassata dai tempi e che mal digerisce la leggerezza di comunicazione che il nuovo direttore creativo propone per la sua campagna.

Per questo suo film il regista Pablo Larrain ha scelto un curioso registro a metà tra Nouvelle Vague e filmato di famiglia in super 8, con una fotografia appositamente “invecchiata” come si trattasse di un vero documento dell’epoca. L’effetto è di pregevole coerenza con i filmati televisivi anni ’80 con i quali una regia moderna sarebbe risultata oltremodo contrastante, mentre riesce a trasmettere bene la sensazione di inquietudine e di mancanza di sicurezza personale che opprime i pur coraggiosi artisti impegnati nell’impresa.

Gael García Bernal ha la capacità innata di vestire comodamente i ruoli più disparati ed anche in questa interpretazione è convincente ed emozionante.

E’ improbabile che la pellicola segni il passo nella storia del cinema, ma è un’interessante riscoperta di tratti della storia internazionale che l’Europa conosce poco, perché poche erano le informazioni che dal paese cileno riuscivano a trapelare attraverso le strette maglie della censura e degli organi di controllo cileni.

La sceneggiatura di Pedro Peirano è a tratti forse un po’ troppo verbosa, ma il film fila via e non sai fino alla fine come andrà a finire, a meno che uno non conosca già la storia prima di sedersi al cinema.

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=veHCHhRx3Vk

Pubblicato da

Admin - Pinna

Admin - Pinna

Webmaster - The Great Complotto Radio