E invece, colpo di scena, nell’era del digitale, della musica scaricata eccetera eccetera, la rivista NME ci dice che stando ai dati in arrivo dagli States il vinile non è affatto morto bensì in gran ripresa ed è arrivato nella prima metà del 2015 ad un fatturato di 222 milioni di dollari.
Del resto abbiamo sempre saputo che il disco per antonomasia rimane l’oggetto di vinile, delicato e bisognoso di cura nel maneggiarlo, a cui i CD non sono riusciti a togliere fascino.
Tiriamo fuori i giradischi quindi, il 33 giri è tornato in auge.