Il disco de La Dodicesima Notte è la giusta fusione di comunicazione e musica. E’ l’esempio di come attraverso un suono potente e deciso possano venire trasmessi messaggi e provocazioni importanti.
Quello che colpisce da subito del “Venerdì dei mostri” è, inevitabilmente, l’associazione dei testi in lingua italiana ad un genere che, diciamocelo, ha caratteristiche più internazionali o quanto meno europee rispetto ai suoni che, anche ricercando nel genere, siamo abituati a sentire nel nostro paese. Ritmi serrati, veloci e potenti accompagnano e sostengono riff di chitarra chiari. La voce riesce a dare proprio l’idea di qualcuno che si vuole far sentire a tutti i costi, senza mezzi termini ed è proprio l’effetto che ottiene.
Il gruppo stesso definisce così i testi del loro lavoro: “La fase conclusiva di un lussuoso e conviviale banchetto, i commensali lasciano finalmente cadere la loro maschera indossata per opportunistica convenzione sociale o per mera abitudine, rivelando la loro indole reale, sapientemente celata nel vivere quotidiano per una sempre più rassicurante omologata integrazione”.
Il gruppo di Benevento porta a compimento questo lavoro nel marzo del 2013 con la direzione artistica curata da Davide Rosati.
Nota di merito per l’artwork in copertina che, come tutte le foto e la grafica del sito www.ladodicesimanotte.net, fa notare un’attenta cura dei dettagli grafici.
Tracklist:
1. Sul podio
2. Mobile fisso
3. Dalla gola
4. Zero
5. Vento sulla luna
6. Borderline
7. Il venerdì dei mostri
8. Vitriol
9. Vortice