Cinema – “Après Mai” avec “Something In The Air”

News-Cinema-AprèsMai“Après Mai” è un film scritto e diretto dal francese Olivier Assayas, in concorso alla 69° edizione del Festival del Cinema di Venezia ed ora nelle sale italiane. Il nome di Assayas ai più non dirà molto, ma il regista è figlio d’arte. Suo padre era Jacques Remy, scrittore e sceneggiatore, molto famoso per aver adattato per la televisione tra il 1967 ed il 1983 le storie di Simenon sul Commissario Maigret. Assayas entrò nel mondo del cinema sulle orme del padre di cui fu anche ghost writer quando la salute venne meno a Remy.

Assayas debuttò nel 1986 dopo aver diretto qualche cortometraggio e aver scritto per i Cahiers du Cinéma, sorta di Bibbia per i cinefili di tutto il mondo. Nella sua carriera nessun folgorante successo, ma piuttosto un mestiere portato avanti con devozione e tenacia alternandosi tra cinema e televisione così come il padre prima di lui. Dice che nel suo cinema si è sempre ispirato a Robert Bresson e Guy Debord, il primo tra i pionieri della Nouvelle Vague, il secondo un teorico politico in auge negli anni ’60 negli ambienti culturali parigini.

“Après Mai” è quindi un film che trasuda lievità, scritto con molta cura e pregno di citazioni autobiografiche oltre che di personalissime riflessioni su quella che fu la rivoluzione del 1968 ed il suo portato negli anni che immediatamente seguirono il grande movimento giovanile.

Il film è infatti ambientato nella Parigi del 1971, un’epoca che il regista affronta con piglio storiografico, spogliandola del mito, raccontandone i dettagli. E nel farlo si avvale di una colonna sonora scelta accuratamente e tipica di chi di musica se ne intende: Nick Drake, Syd Barrett, Tangerine Dream, Soft Machine condiscono campi lunghi, panoramiche, ascensori, primi e primissimi piani e piani sequenza. Assayas vuol far vedere che il cinema lo sa fare curando tecnica ed estetica, infarcendo il film di situazioni ed eventi senza tuttavia risultare troppo pedante, rendendo in pieno quello che è il concetto cardine della sua opinione sul ’68 che secondo Assayas fu il culmine di una rivoluzione estetica più che politica. Chissà se anche voi dopo aver visto il film la penserete come il regista, ma intanto una curiosità. Il titolo originale è come detto “Après Mai”, tradotto in italiano con “Qualcosa Nell’Aria”, che rimanda al titolo con cui si è scelto di distribuire il film a livello internazionale, ovvero “Something In The Air”, che chi è appassionato di musica forse saprà che a sua volta è il titolo di un famoso brano dei Thunderclap Newman, band creata dal chitarrista degli Who, Pete Townshend, e che durò un solo anno, dal 1968 al 1969, in tempo per scalare le classifiche britanniche con uno dei primi posti di sempre. “Something In The Air”, appunto.
http://www.youtube.com/watch?v=ckcJ6rcG45Y
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