Cinema – The Butler

The ButlerForest Whitaker allunga la mano verso un altro oscar con l’ultimo The Butler, storia vera (forse un po’ più rosa nella versione cinematografica) di Eugene Allen (divenuto Cecil Gaines nel film) che per una serie di coincidenze fortuite, tanto duro lavoro e un’indole gentile finì per servire alla Casa Bianca per trent’anni guadagnandosi la stima e la confidenza dei presidenti che si succedettero nel ruolo. Non sarebbe un caso da far scalpore se Eugene non fosse stato un afroamericano proveniente dagli Stati Uniti del sud dove fino agli anni ’60 si perpetrarono crimini ai danni della comunità afroamericana. Non uso questo termine a caso, perché parlare del colore della pelle continua ad essere una forma di intollerabile distinzione. Non sarebbe stato un caso quindi se Eugene fosse stato un afroamericano qualunque, avesse avuto un’infanzia felice e non si fosse dovuto guadagnare il rispetto dedicandosi al lavoro con costanza ed abnegazione. Il cast scelto dal regista Lee Daniels è di assoluto rilievo con alcuni dei più importanti rappresentanti dell’odierna comunità afroamericana che attraverso la carriera di maggiordomo di Cecil può rivivere oggi quelli che furono i passaggi più importanti del riconoscimento dei pieni diritti di questi cittadini, che nonostante Lincoln avesse reso liberi, continuarono per lungo tempo ad essere sottomessi, sottopagati e disprezzati. Un cast di prim’ordine: da Vanessa Redgrave a Liev Schreiber, da Oprah Winfrey a John Cusack, a Lenny Kravitz, Jane Fonda, Alan Rickman, Cuba Gooding Jr. e molti altri per un grande affresco che punta il dito contro quella che fu una persecuzione che forse  non viene ancora sufficientemente riconosciuta dallo stato americano, nonostante ci sia un afroamericano alla Casa Bianca. Le lotte di resistenza passiva dei movimenti per i diritti; Martin Luther King; Malcom X; il Black Panther Party; gli afroamericani che per farsi accettare lavorarono sodo rispettando le regole e quelli che cercarono con la protesta di rompere il muro della discriminazione sono tutti momenti toccati dalla vicenda cinematografica. In Italia il film uscirà appena il 1 gennaio 2014, in sala in Belgio in questi giorni ha strappato l’applauso. Forest Whitaker è perfetto e si conferma uno dei migliori attori del cinema americano in un’opera che a tratti può apparire emozionalmente semplicistica pur toccando temi altamente drammatici. Rimane un film da vedere, in versione originale se possibile.

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