Gli Occhi dell’Africa a Cinemazero a Pordenone

Gli Occhi dell'AfricaDopo l’inaugurazione della mostra di dipinti TingaTinga di sabato 9 alla Bottega del Mondo L’Altrametà (Pordenone) la VII edizione de Gli Occhi dell’Africa inizia a calare uno dei numerosi assi cinematografici che quest’anno ha in serbo. Martedì 12 novembre alle 20.45 – dopo essere passato in festival internazionali a Dubai, Sao Paulo o Oxford – arriva a Cinemazero “Sta Per Piovere” di Haider Rashid. Per l’occasione il film sarà introdotto – grazie alla preziosa collaborazione con l’Associazione Neda Day – dal suo protagonista: Lorenzo Baglioni.

Dopo quattro lavori il giovane Haider Rashid, nato a Firenze da padre iracheno e madre italiana, sceglie di prendere spunto da un problema urgente e personalmente sentito, per raccontare l’evidente disconnessione tra la realtà italiana e l’obsoleto scenario legislativo. E lo fa evitando la trappola del film a tesi, mettendo invece generosamente il primo piano il suo convincente protagonista, Said, continuamente braccato da una macchina da presa d’ispirazione neorealista.
Quando il padre perde improvvisamente il lavoro, Said si vedrà negato il permesso di soggiorno e sarà costretto insieme al padre e al fratello a “tornare in patria”, in Algeria, un posto che lui non ha mai neanche visto. La sua natura combattente lo spingerà dunque ad appellarsi agli avvocati e alla stampa, nel tentativo di attirare l’attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione, intrappolati nei meandri dall’assurda e anacronistica legislazione italiana.
In una Firenze estiva, torrida e quasi irriconoscibile, lontana dalle belle immagini da cartolina, Said si muove tra strade deserte, case, uffici e studi televisivi, accompagnato dalle opprimenti musiche di Tom Donald a sottolineare l’incubo emotivo nel quale lo conduce questo viaggio negli assurdi meandri della burocrazia. “Sta Per Piovere” è un documento autentico a testimonianza di un problema urgente spesso ignorato e sottovalutato. Un documento in bilico tra cinema-verità e finzione, che grazie al tono lieve e a un personaggio forte, affiancato da credibili comprimari, sa anche emozionare. Un documento che si interroga con passione e profondità sull’identità e sul complesso concetto di ‘straniero’ nella nostra realtà.

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