Recensione disco JAMES WALSH – ‘TIME IS NIGH’ EP

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JAMES WALSH – ‘TIME IS NIGH’ EP

di Andrea Zucaro

 Dopo un intimissimo EP acustico registrato al Polo Nord con una orchestra  da camera (‘Live at the top of the world‘) e dopo la tenebrosa colonna sonora composta con Sacha Skarbek per il progetto ‘Lullaby‘ ispirato al   grottesco racconto di Chuck Palahniuk, ‘Il tempo è propizio’ per un nuovo EP targato James Walsh.

La title track si fionda nelle orecchie quasi in medias res: nemmeno il tempo di premere PLAY e si è già avvolti da un suono caldo e pieno, un upbeat quasi alla ‘Last Nite’ degli Strokes filtrato con rumori che ricordano un giradischi che sta suonando un album degli Abba arrangiato dai più moderni Doves. È un pop catchy della miglior specie, con quella inconfondibile voce d’altri tempi che rimane la protagonista anche in mezzo ai synth sincopati di ‘Barcelona’, pezzo molto interessante, a metà strada fra il miglior Justin Timberlake e i Muse più elettronici. Si scivola senza nemmeno accorgersi dentro il loop di batteria riverberata di ‘Precious Stolen Moments’, dove ritroviamo il Walsh più classico degli Starsailor, con chitarre elettriche e pianoforte vintage fusi alla perfezione. ‘All She Wrote’ ci obbliga a sederci e a contemplare ancora quel timbro vocale inconfondibile che non ha mai avuto nulla da invidiare a Jeff Buckley. ‘Summer dress’ infine ci riporta agli esordi degli anni 90, quando con la sua sporca chitarra acustica alla Lennon il buon James veniva battezzato da tutti come la ‘next big thing’. Oggi probabilmente un pezzo simile renderebbe spettacolare una pubblicità della Neutro Roberts, ma non sconvolgerebbe più nessuno. Ciò che rimane, e che mai stancherà, è l’impressionante caratura vocale di un artista dall’animo buono.

Voto 8

 

http://www.youtube.com/watch?v=mpyAJvsTMe8

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